LIGURIA, INCHIESTA TOTI: IL GOVERNATORE SARÀ INTERROGATO NON PRIMA DEL 27 MAGGIO. LUI PREPARA LA SUA DIFESA: “FINANZIAMENTI REGOLARI, NON MAZZETTE”. Mentre sulla stampa fioccano i dettagli dell’interrogatorio di garanzia di Aldo Spinelli (per la procura il grande corruttore di Giovanni Toti) il governatore ligure preme per incontrare il prima possibile i magistrati. Secondo il suo legale Stefano Savi, l’interrogatorio avverrà non prima del 27 maggio. Solo dopo il faccia a faccia con gli inquirenti, Toti scioglierà la riserva sulle dimissioni, sempre più probabili. Ma se Toti non otterrà la revoca dei domiciliari dopo l’incontro in Procura, allora potrebbe presentare un ricorso al Tribunale del riesame. A quel punto, i tempi del passo indietro si allungherebbero. Ma non è un mistero che Giorgia Meloni punta a liberarsi di Toti al più presto, per non essere penalizzata nella campagna per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Intanto, Toti studia le carte dai domiciliari, prima di dare la sua versione agli inquirenti. La linea difensiva trapela sui quotidiani: il governatore punterebbe sulla regolarità dei finanziamenti elettorali, tutti registrati. La corruzione elettorale, invece, sarebbe un abbaglio: con la comunità dei riesini, solo cene elettorali. Le pressioni sul Comitato tecnico del Porto di Genova e sul presidente Paolo Emilio Signorini? Toti avrebbe agito per il bene comune evitando una guerra nel porto con l’armatore Gianluigi Aponte. Sul Fatto di domani, nuovi dettagli sull’inchiesta in Liguria.
SLOVACCHIA, IL PREMIER FICO ANCORA GRAVE. L’ATTENTATORE È UN “LUPO SOLITARIO”. IL PRESIDENTE PELLEGRINI AI PARTITI: “STOP A CAMPAGNA PER LE EUROPEE”. “Quello di ieri è stato un tentato omicidio premeditato”. A dirlo è il ministro della Difesa, Robert Kalinak, riferendosi all’attentato subito dal premier Robert Fico. Kalinak ha ribadito che “le condizioni del primo ministro restano molto serie”. Per gli investigatori, il responsabile – Juraj Cintula, 71 anni, pensionato – è “un lupo solitario, non fa parte di movimenti politici ma era insoddisfatto dell’esito delle elezioni”. Cintula è accusato di aver imbastito l’attentato per vendetta; secondo i media slovacchi, il pensionato ha detto di essere orgoglioso di quello che ha fatto. Fico, partito da posizioni europeiste, nel tempo ha mutato visione politica, diventando nazionalista e schierandosi con l’Ungheria contro molte decisioni dell’Unione europea, tra cui quella di inviare armi all’Ucraina dopo l’aggressione russa. Cintula rischia 25 anni di reclusione per tentato omicidio premeditato. Il presidente Peter Pellegrini, ha invitato i partiti politici a “sospendere” la campagna elettorale per le elezioni europee in programma l’8 giugno: “Invito tutti i partiti a sospendere temporaneamente o a ridurre considerevolmente le loro campagne. La Slovacchia non ha bisogno di ulteriori scontri e accuse reciproche in questo momento”. Sul giornale di domani leggerete altri particolari, su quello che è considerato il più grave attentato in Europa ad un leader politico negli ultimi anni.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY A KHARKIV: “SITUAZIONE MOLTO DIFFICILE”. MOSCA E PECHINO RAFFORZANO I “LEGAMI MILITARI”. La visita del presidente russo Vladimir Putin in Cina è servita, tra le altre cose, a rafforzare i “legami militari” tra Mosca e Pechino. In base alla dichiarazione congiunta firmata da Putin e dall’omologo Xi Jinping, i due Paesi si impegnano a “tenere regolarmente pattugliamenti navali e aerei congiunti, a rafforzare il coordinamento e la cooperazione a livello bilaterale e multilaterale, e ad aumentare il potenziale e il livello delle risposte congiunte alle sfide e alle minacce”. Parlando del conflitto in Ucraina, i due leader si sono detti concordi nell’evitare “qualsiasi passo che contribuisca al prolungamento delle ostilità”. Oltre le dichiarazioni rituali però, la guerra prosegue e non si vedono spiragli per colloqui costruttivi. Mosca ha già detto che non parteciperà alla conferenza di pace prevista in Svizzera, e lo stesso Putin ha definito l’appuntamento di poco valore, nonostante la presenza del Vaticano. Sul fronte di Kharkiv, i russi spingono per guadagnare ancora terreno, sfruttando la mancanza di uomini e mezzi degli ucraini. L’emittente Rbc-Ucraina denuncia che nell’area le truppe del Cremlino hanno attaccato il villaggio di Vovchansk con bombe a grappolo. A Kharkiv si è recato il presidente Zelensky: per lui la situazione è “sotto controllo anche se rimane estremamente difficile”. Per gli analisti dell’American Institute for the Study of War (Isw) “dal 10 maggio le forze russe sono riuscite a portare a termine un’offensiva tattica nel nord della regione di Kharkiv”, ma ora, più che andare in profondità, mirano a creare una “zona cuscinetto”. Sul Fatto di domani leggerete le novità sul conflitto nell’Est e un reportage da Kharkiv, dove si fanno più insistenti le richieste di arruolamento verso i civili che non indossano la divisa.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Omicidio Cecchettin, Filippo Turetta lo aveva premeditato. Non un delitto d’impeto ma un omicidio pianificato nei dettagli, culminato con 75 coltellate. Sul caso di Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre 2023 da Filippo Turetta, gli investigatori della Procura e del Comando provinciale di Venezia hanno ormai diversi riscontri: l’assassino aveva fatto delle ricerche accurate tanto che nel suo computer sono stati trovati appunti su come legare la ragazza. Turetta aveva studiato sia la sua fuga che come far sparire il cadavere della fidanzata; inoltre l’omicida, con una app-spia installata sul cellulare della vittima, ne seguiva gli spostamenti e controllava i messaggi.
Sassari, il rettore Mariotti indagato per associazione mafiosa. Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari, candidato sindaco del centrodestra alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno è coinvolto nell’inchiesta “Monte Nuovo”, chiusa ieri con l’invio di 34 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Le accuse sono pesanti: associazione mafiosa e associazione segreta. I magistrati hanno ricostruito “una serie indeterminata di delitti di peculato, abuso d’ufficio, corruzione di pubblici ufficiali, detenzione e spaccio di droga” per “favorire la latitanza di affiliati” e “assicurare protezione ad appartenenti alle istituzioni pubbliche, imprenditori o professionisti”.
Guerra Israele-Hamas, l’Anp accusa i fondamentalisti. La Lega Araba: “Caschi blu Onu nella Striscia”. Per la prima volta dal 7 ottobre, giorno del massacro firmato da Hamas con 1.200 morti e la cattura di centinaia di ostaggi, l’Autorità nazionale palestinese accusa i fondamentalisti. Il presidente Abu Mazen ritiene che Hamas abbia dato “pretesti” ad Israele per attaccare Gaza e ridurre i civili allo stremo. Abu Mazen lo ha detto al vertice della Lega Araba che si è aperto oggi a Manama, in Bahrein. La stessa Lega ha lanciato un appello all’Onu per una forza di pace “nei territori palestinesi occupati”. Nella Striscia, gli scontri proseguono: cinque soldati israeliani sono morti, e sette sono rimasti feriti a Jabalya, a causa del “fuoco amico” di un tank. A Rafah prosegue l’operazione voluta dal premier Netanyahu, molto criticata dagli Stati Uniti; il ministro della Difesa, Gallant, ha confermato che altre truppe entreranno nell’area.
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