INCUBO VACCINI. Per il ministro della Salute Speranza quella della Federazione dei medici è “una richiesta giusta”, il governo sta lavorando allo scudo penale per i vaccinatori. Il perché è presto detto: molti dottori si rifiutano di somministrare i sieri per paura (come è successo) di cause penali per le reazioni avverse al farmaco. Sempre in tema, sul Fatto di domani vedremo i primi dati dell’Istituto Superiore di Sanità sui vaccinati e quanti sono stati i positivi tra anziani e personale sanitario da quando sono iniziate le somministrazioni. In netta discesa, ad esempio, per operatori sanitari e per gli over 80. Poi vi daremo conto dell’orientamento dell’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) su Astrazeneca, in vista della decisione di domani.
EUROFURBI E NON SOLO. Restando all’Europa, il parlamento Ue si prepara a vaccinare tutti gli eletti e i funzionari: “Si inizia settimana prossima dalle persone più fragili (chi ha patologie gravi) e dagli over 65, poi si procederà con tutti gli altri”. Anche gli italiani, dunque, riceveranno il vaccino molto prima che qua da noi. Altra questione è quella della Sardegna, a oggi unica regione bianca. Il timore è che, specie in occasione delle vacanze pasquali, l’isola venga assalita dai villeggianti che possiedono una seconda casa, visto che anche in zona rossa c’è la possibilità di spostarsi anche fuori Regione. Qui i numeri di giornata.
CTS A MISURA DRAGHI, MA NON LA SCUOLA. Dopo le dimissioni del coordinatore, Agostino Miozzo, comincia a delinearsi il profilo del nuovo Comitato tecnico scientifico. Locatelli (nella foto in basso) dovrebbe essere il nuovo coordinatore, affiancato da Brusaferro. Ma, come vedremo, si fanno i nomi di ideatori di inaffidabili modelli matematici. Per quanto riguarda la scuola, il “tutti a casa” rischia di creare seri problemi, oltre ai milioni o quasi di ragazzi in dad, anche ai disabili: la circolare del ministero imponeva che anche in zona rossa venisse garantita la didattica in presenza per loro, accompagnati a turno da un ristretto numero di compagni di classe. Molte scuole però non lo stanno facendo e i genitori protestano.
IL PONTE TRA DESTRA E RENZI. Incredibile ma vero: dopo 50 anni di inutili discussioni, inchieste e milioni buttati, ieri si è costituito il gruppo interparlamentare per il Ponte sullo stretto. A farne parte Forza Italia, Lega e Italia Viva. In teoria ci sarebbe anche un’apposita commissione ministeriale che doveva fare un rapporto sulla base della stessa discussione surreale già risolta mezzo secolo fa: fare un ponte o un tunnel? La questione interessa anche il ministro delle Infrastrutture Giovannini che non sa come uscirne e rimanda la discussione.
SMONTARE LA RIFORMA BONAFEDE. Il Csm è ancora impegnato nella discussione per dare un parere sulla riforma della Giustizia targata Bonafede. Organo di autogoverno della magistratura, spaccato tra gli 8 laici e i 16 togati. Oggi Nino Di Matteo ha rotto il fronte del no alla riforma (che per alcuni, in tema di nomine, lede il principio dell’autonomia): vedremo quali sono le sue motivazioni e l’esito finale della votazione.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
In fondo a sinistra. Nulla di fatto nell’incontro odierno tra Letta e Gualtieri sulla candidatura a Roma. Mentre il segretario ha chiesto a Irene Tinagli e a Peppe Provenzano di affiancarlo per la vicesegreteria del Pd. Sul fronte elezioni lo studio di YouTrend/Cattaneo sull’ipotesi di voto con il Mattarellum: il centrosinistra, come vedremo, ne uscirebbe con le ossa rotte.
Eni, tutti assolti. Dopo anni di indagini sulle presunte mazzette pagate in Nigeria, il Tribunale di Milano ha emesso un verdetto di assoluzione. Esulta Descalzi che in caso di condanna si sarebbe dovuto dimettere. Ma anche Bisignani: “C’è un giudice a Berlino”, il suo commento.
Torna Micromega. L’intervista di Silvia Truzzi a Flores D’Arcais.
La Francia delle idee. Oggi Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, lancia il suo movimento “Idées en commun” in vista del voto: non un partito, dice, ma una “piattaforma di idee”. Vedremo di cosa si tratta.
Secondo Tempo. L’intervista a Colapesce e Dimartino dopo Sanremo.
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Fabrizio Pregliasco e Massimo Giannini ospiti di Accordi&Disaccordi stasera alle 21.25 su Nove. Con Marco Travaglio
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