Sul Fatto di domani, in primo piano ancora il Covid: oltre all’analisi dei numeri di giornata, cercheremo di capire come potranno cambiare – dopo le richieste delle regioni al governo – i parametri per la definizione dei diversi colori che dividono l’Italia. C’è poi una notizia incredibile che riguarda la Lombardia: l’azienda Moncler, che aveva destinato un’ingente somma di denaro per l’ospedale Fiera, ha intenzione di riprendersi gran parte della donazione, e vi spiegheremo perché.
La Calabria diventa un caso nazionale, dopo il terzo commissario dimissionario: l’ex rettore della Sapienza Gaudio ha fatto un passo indietro, motivando la decisione con “problemi familiari”. Il nostro Marco Lillo ci racconterà alcuni retroscena della vicenda. Adesso l’esecutivo dovrà procedere con una nuova nomina (e non sarà Gino Strada).
La Politica si occuperà del caso Giarrusso (l’europarlamentare 5S segnalato ai probiviri per alcune donazioni ricevute in campagna elettorale) e degli 800 milioni messi a disposizione dei parlamentari. Esiste poi una vicenda Di Maio-Ethiad, di cui troverete i particolari domani dalla penna di Antonio Massari.
Il nostro Focus sarà dedicato alla guerra interna alla famiglia De Cecco, azienda leader nel settore della pasta, di cui potete leggere di seguito un’anticipazione.
L’Economia tornerà sulla vicenda Autostrade, perché adesso anche la Procura di Roma indaga su Aspi, e sulla lista delle opere da commissariare (modello Genova) che la ministra De Micheli aveva sottoposto al Tesoro e che la Ragioneria ha invece clamorosamente bocciato.
Gli Esteri andranno in Etiopia, per raccontarci che la guerra civile potrebbe innescare un pericoloso processo di migrazione, e in Bielorussia, dove proseguono manifestazioni con arresti e vittime.
Nella sezione Radar l’anticipazione del nuovo libro di Andrea Scanzi, La congiura dei peggiori, e una lettura dell’arcivescovo di Modena, Erio Castellucci, sulla povertà nella Chiesa. Infine il Secondo Tempo, con un confronto tra Giorgio Gaber e Francesco Guccini (che era stato pubblicato nel 1976 sulla rivista Re Nudo).
Contagi in calo, ma nuovo record di morti: nelle ultime 24 ore sono decedute 731 persone. I nuovi casi giornalieri sono 32.191 su 208mila tamponi effettuati. Se si guarda al rapporto tra contagi accertati e numero di tamponi totali, il miglioramento rispetto a ieri è netto: oggi l’incidenza è al 15,4%, ieri era al 17,91%. Crescono anche i posti letto occupati nelle terapie intensive: sono3.612 (+120 in 24 ore), il 42,9%dei posti attualmente già attivati in Italia. La Lombardia rimane la Regione con più casi: oggi sono 8.448.
Scontri, spie e dossier: la guerra in De Cecco
di Nicola Borzi
Se fosse un impasto di semola, questa storia sembrerebbe il frutto a grana grossa di una cattiva setacciatura. Su De Cecco, terzo produttore mondiale di pasta dopo Barilla ed Ebro Foods, non pesano solo le indagini per frode in commercio raccontate dal Fatto per l’acquisto di 4.575 tonnellate di grano francese riportate invece come materia prima pugliese – nonostante l’accordo con l’Antitrust del dicembre scorso che prevede la trasparenza ai consumatori sulla provenienza della materia prima – ma anche problemi di altra natura.
L’azienda che da 134 anni ha sede a Fara San Martino (Chieti) e Pescara è in mano ai tre rami della famiglia del fondatore Giovanni, con le azioni distribuite tra 22 parenti. Nel 2019 il gruppo, con 859 dipendenti, ha prodotto 200mila tonnellate di pasta che esporta in 120 Paesi. Dal 1985 la De Cecco produce anche olio; dal 2006 i sughi pronti firmati dallo chef pluristellato Heinz Beck; e dal 2012 prodotti da forno. Nei mesi scorsi, per la seconda volta in 12 anni, ha rinviato la quotazione in Borsa. In passato il fondo di private equity Advent aveva condotto una due diligence mirata all’acquisto, poi sfumato, di una quota di minoranza. Da lungo tempo la De Cecco è teatro di durissimi scontri di governance con l’esodo di dirigenti tra accuse penali, dossieraggi e denunce per mobbing.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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