PAGANINI NON RIPETE. Sul Fatto di domani il racconto della seconda giornata del premier in Parlamento. Draghi non ha ripetuto – come da prassi – il discorso per gli onorevoli che devono dargli la fiducia, ma si è proceduto con il dibattito (questa sera è prevista la votazione finale, ma sarà la solita maggioranza bulgara). Il presidente del Consiglio poco fa ha ripreso la parola, parlando di tutela delle imprese e dell’importanza della lotta alla corruzione: in particolare come “la semplificazione dell’attività amministrativa sia una misura preventiva” per combattere il malaffare. Ma quando Draghi è entrato nel merito dei problemi della Giustizia e delle carceri, il parlamento ha risposto con un lungo applauso.
MES, QUELLO SCONOSCIUTO.Un tema che è completamente sparito dalla scena è il famigerato Mes: Camillo D’Alessandro di Italia Viva propose un intergruppo che aveva come centro proprio l’uso del Meccanismo Salva Stati. Oltre 100 parlamentari dissero di voler aderire. Ora che fine ha fatto il progetto, visto che Draghi non ne vuol sapere di inserirlo nel programma? Sul giornale di domani troverete i pareri delle nostre firme sul programma di Super Mario: Andrea Scanzi, Gianni Barbacetto e Barbara Spinelli.
L’IMPLOSIONE A 5 STELLE. La votazione di ieri al Senato ha lasciato sul campo morti e feriti: 15 grillini hanno votato contro la fiducia, mentre altri 7 non si sono presentati. Tra i “dissidenti” ci sono nomi di peso, come l’ex ministra Lezzi e il presidente della Commissione antimafia, Morra. Oggi Vito Crimi ha espulso chi non ha votato sì, cosa che ha aperto uno scontro nel Movimento tra chi annuncia ricorso contro la decisione e chi (Lezzi) si candida al direttivo dei 5 Stelle. Anche Beppe Grillo ha fatto sentire la sua voce per cercare di rinsaldare i ranghi: “Siamo nell’era della resilienza, dell’antropocene, e dobbiamo necessariamente effettuare un salto quantico, passare da un regime di equilibrio (che realmente non lo è più) a un altro e l’unità, il patto verde, è l’unica strada”, ha scritto su Facebook. E in un altro post sul suo blog: “Non siamo più marziani”. Ma anche questa sera alla Camera sono previste defezioni: 10 parlamentari grillini hanno annunciato che interverranno a titolo personale sulla fiducia.
I TEMI CHE DIVIDONO. Conclusa la parentesi fiducia, da domani riprende l’attività parlamentare e inizierà la votazione sul Milleproroghe. Sul tavolo della maggioranza allargata ci saranno temi come le trivelle per l’estrazione di petrolio e gas, il nucleare e la proroga del blocco degli sfratti. Tutti argomenti su cui le sensibilità dei partiti divergono.
IL SUPER MINISTRO. Il ministro ha risposto alle nostre domande sulle critiche che gli erano state mosse in questi giorni. Vedrete cosa ha da dire a riguardo. Inoltre il successore di Cingolani all’Iit in una nota interna se la prende con il Fatto.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Il Covid: la questione vaccini, con il flop della Lombardia e un’intervista all’economista Zingales sui ritardi europei. Poi, in tema varianti, i problemi dell’Italia per fare il sequenziamento dei virus. Infine i dati dai quali si capiscono le Regioni che possono cambiare colore. Qui i numeri di giornata.
Assassinio di Stato. Valeria Pacelli e Marco Lillo intervistano il regista del documentario “The Dissident”, Bryan Fogel. Il film ricostruisce l’efferata uccisione di Khashoggi da parte degli uomini del principe saudita Bin Salman.
Secondo tempo. Il ritratto di Umberto Eco, scomparso 5 anni fa, dalla penna del suo amico Furio Colombo.
Rocco Casalino ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Più grave lo strappo di Salvini o di Renzi? Il secondo, gli italiani non dovrebbero perdonargli una crisi in piena pandemia”
Draghi, Rocco Casalino ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Il discorso? Interessanti le facce dei ministri: sembrava un funerale”
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