COVID, ORA I GOVERNATORI DI DESTRA SE LA PRENDONO COI NO VAX. Ormai è incontestabile, la curva dei contagi ha ripreso a salire, in Italia parallelamente al resto d’Europa. Anche oggi i nuovi positivi sono oltre 10 mila e i morti 69. Nel suo monitoraggio settimanale, la fondazione Gimbe ha rilevato che nell’ultima settimana c’è stato un “netto incremento della circolazione virale, con impatto sugli ospedali: +32% di casi rispetto alla settimana precedente, +15,5% i ricoverati con sintomi e +14,3% le terapie intensive”. Ma nessuna Regione ha ancora i numeri da zona gialla, ha precisato il sottosegretario all’economia Andrea Costa. Se la curva non si impenna (come in Germania, dove è stato votato alla Camera l’obbligo di green pass al lavoro), è grazie ai vaccini. Anche se le prime dosi sono ormai al palo, e il governo sta puntando tutto sui richiami. Le Regioni, invece, soprattutto quelle amministrate dal centrodestra che hanno i numeri peggiori in questa fase, stanno facendo pressing sull’esecutivo per introdurre più restrizioni per i non vaccinati. Il vero obiettivo è non far ricadere le chiusure sulla popolazione generale, per evitare nuovi blocchi all’economia. Pensiero sintetizzato da Giovanni Toti, presidente della Liguria: “Il 90% degli italiani non può essere tenuto in scacco da un 10% che non comprende l’importanza del vaccino”. Da Palazzo Chigi hanno già fatto sapere che per ora non se ne parla, ma Regioni e governo si incontreranno. Sul Fatto di domani affronteremo la questione con un’intervista al microbiologo Andrea Crisanti. Intanto, oggi il ministero della Salute ha dato a Figliuolo l’incarico di comprare 50 milioni di rifornimenti delle pillole anti-Covid di Merck e Pfizer.
ITALIA VIVA VOTA COL CENTRODESTRA CONTRO IL GOVERNO. La “safety car”, si sa, a volte stanca. Così Renzi aveva definito Mario Draghi nei giorni di formazione del suo governo, dopo che aveva fatto cadere il Conte 2. Oggi, però, al Senato il suo partito ha deciso di non seguire le indicazioni del premier. Durante la discussione sul decreto capienze, quello che riguarda la limitazione dell’affluenza in alcuni luoghi a causa del Covid (dagli stadi alle discoteche allo sci), il governo aveva chiesto alla sua maggioranza di votare contro due emendamenti ma, mentre il Pd si è adeguato, Italia Viva e centrodestra, ormai sempre più esplicitamente in sintonia, hanno votato in un altro senso, associandosi a Fratelli d’Italia, che è all’opposizione. Senza la fiducia la tenuta dell’esecutivo evapora, è la critica del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto la sospensione dell’aula e denunciato le manovre della destra e Italia Viva.
RAI, IL CDA CONFERMA LE NOMINE. LA CONCORRENZA RINGRAZIA. La frattura tra 5 Stelle e destra si è fatta ancora più profonda dopo le nomine Rai, che hanno escluso totalmente dai vertici nomi vicini al partito. Le scelte, oggi, sono state certificate dal Cda dell’azienda. Molto dura la reazione di Conte che, denunciando l’esclusione del Movimento, ha annunciato che gli esponenti del partito non parteciperanno più a trasmissioni sul servizio pubblico. Oggi l’ex direttore generale della Rai Pier Luigi Celli ha attaccato il direttore Carlo Fuortes. Si è limitato a eseguire i desiderata dei partiti, ha argomentato, e dovrebbe dimettersi, perché “è più dignitoso andarsene che fare i camerieri”. Tra le forze politiche il dibattito è proseguito per tutto il giorno, con la corrente trasversale draghiana che, ovviamente, difende le nomine come un gesto illuminato. Sul Fatto di domani analizzeremo la questione anche dal punto di vista degli ascolti e, con un’intervista al sociologo esperto di comunicazione Francesco Siliato, vedremo che la decisione non è solo contro i 5S, ma anche a favore delle reti concorrenti.
I NAVIGATOR PROTESTANO CONTRO LA DATA DI SCADENZA. Diverse centinaia di navigator hanno protestato oggi pomeriggio sotto il ministero dello Sviluppo economico per chiedere una continuità professionale, dopo che il governo nella manovra di bilancio ha deciso di mandare in soffitta il loro ruolo di consulenti per i percettori del reddito di Cittadinanza e affidare le politiche attive alle società interinali. I navigator sono circa 2500, assunti per tre anni dopo aver vinto il concorso in seguito all’introduzione della legge sul Reddito. I loro contratti scadranno a dicembre e al momento nessuna norma ne prevede il reintegro. Loro chiedono di essere ricollocati nei Centri per l’impiego. Dopo il presidio, una delegazione di nove sindacalisti è stata ricevuta al ministero del Lavoro. Sul giornale di domani raccoglieremo le voci della piazza e le loro istanze. Poi parleremo della misura dell’assegno unico per i figli.
A VARSAVIA I NAZIONALISTI CON FORZA NUOVA: REPORTAGE VIDEO. Nella capitale polacca l’11 novembre si festeggia l’anniversario dell’indipendenza nazionale. Migliaia di nazionalisti arrivano da tutte le città per rivendicare la “Polonia sovrana”, con lo slogan “Dio, patria e famiglia”. A celebrare il nazionalismo polacco c’è anche Forza Nuova, che da queste parti è considerata un “esempio di vero fascismo e baluardo nella difesa dei valori cristiani”. Nella sezione video di FQ Extra il reportage di Giulia Cerino da Varsavia.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Il programma della Leopolda. È uscito il programma della kermesse renziana, che quest’anno, per forza di cose, è particolarmente sensibile ai temi della giustizia.
Non solo mascherine: l’inchiesta su Pivetti. Si è allargato il cerchio dell’indagine sulle mascherine importate dalla Cina che coinvolge l’ex presidente della Camera ed ex esponente leghista. Pivetti e un suo consulente sono indagati per riciclaggio e frode fiscale, la Guardia di finanza ha sequestrato 4 milioni di euro. Un’altra ipotesi di reato è l’autoriciclaggio, per fatti del 2016.
Il software preferito da Bin Salman. È un malware molto aggressivo che spia telefoni e comunicazioni digitali, ed è prodotto da una società israeliana.
Un “Pibe” che non ce l’ha fatta. Ascesa e caduta di un centrocampista che ha giocato nel Napoli negli stessi anni di Maradona.
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Renzi, Travaglio ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Il piano di Rondolino? Altro che ‘ipotesi di scuola’. Lo hanno sempre usato per delegittimarmi”
Bassetti ad Accordi&Disaccordi (Nove): “I contagi? Saliranno, ma giù le mani dal Natale. Il governo si sbrighi con il super green pass”
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