LO SCAZZO FINALE (FORSE). È stato un altro, lungo pomeriggio sul decreto Sostegni: il Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto licenziare il testo, inizialmente previsto per le 15, è cominciato alle 18.30. Fino all’ultimo, sono rimasti molti nodi sul tavolo, a cominciare dalla questione delle cartelle fiscali. Tanto che il premier Draghi ha incontrato di persona la delegazione della Lega (e anche Forza Italia sta puntando i piedi). Sul Fatto di domani capiremo com’è finito il braccio di ferro. A leggere bene il decreto (o la sua bozza), tuttavia, scopriremo che non si tratta che di una copia, con piccole modifiche, di quanto avrebbe voluto fare Gualtieri subito prima che il governo Conte cadesse sotto le pressioni di Renzi. Solo che, possiamo scommetterci, adesso tutti plaudiranno all’ormai famoso (e fumoso) “cambio di passo”. Con le famiglie abbandonate da settimane, registreremo anche gli sconfortanti dati dell’Inps sui licenziamenti: per aggirare il blocco, sono aumentati a dismisura quelli disciplinari.
IPSE DIXIT (in ritardo). Anche Draghi costretto a rinviare la conferenza stampa per fare i conti con le divisioni della maggioranza, le difficoltà ad approntare misure gradite a tutti e, insomma, con i problemi enormi di una pandemia che non è semplice da gestire. Chissà in quanti grideranno ora per la conferenza stampa all’ora di cena?
COVID COMANDA COLOR. La pandemia, intanto, continua a seminare paura e morte (qui i numeri di giornata). Nel consueto monitoraggio settimanale, l’Istituto superiore di Sanità ha ribadito come sia necessario mantenere “rigorose misure di mitigazione nazionali”, alla luce dell’“elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri”. L’indice Rt è stabile a 1,16, ma alcune regioni peggiorano: Sardegna e Molise vanno verso la zona arancione, mentre per la Puglia si valuta addirittura il “rosso rafforzato”. La Sardegna potrebbe perde il bianco.
ATRAZENECA A CHI? Alle 15 di oggi l’Italia ha ripreso a somministrare il siero, dopo lo stop di questa settimana. L’Aifa ha nuovamente rassicurato i cittadini, fornendo altre indicazioni: “No all’uso di eparina preventiva, nessuna avvertenza per chi assume pillola”. Non tutti la pensano così, però: la Francia è ripartita con le vaccinazioni ma solo per gli over 55 (leggi l’articolo dalla nostra newsletter Internazionale), la Finlandia ha deciso di fermarsi. In queste pagine troverete anche tutte le bizzarre teorie sulla diffusione del virus: l’ultima vuole più esposti coloro che camminano velocemente.
TRASFORMISMO, LO SPORT NAZIONALE. I nuovo segretario del Pd, Enrico Letta, vuole cambiare i regolamenti parlamentari per mettere in un limbo senza soldi i trasformisti. Vedremo allora quanti sono i deputati e i senatori che in questa legislatura hanno già cambiato casacca. Eppure ci sono alcuni costituzionalisti che continuano a essere scettici sul vincolo di mandato.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Crac Popolare di Vicenza, Gianni Zonin condannato. Sei anni e sei mesi per l’ex presidente nel processo di primo grado per le irregolarità legate alla gestione dell’istituto, poi dichiarato fallito.
Bibi, lo spettro di un film già visto. Il 27 marzo Israele tornerà al voto, ma non è affatto detto che Netanyahu – che pure può tornare a vincere – riesca a formare un governo. Leggerete anche un commento del nostro Gad Lerner sulla sinistra israeliana sparita.
Sono sadici questi francesi. Una mega-colletta privata per dare la possibilità alla Biblioteca nazionale di acquistare il Fondo contenente i manoscritti di Sade. Nel Secondo Tempo, infine, torna l’appuntamento con l’inserto culturale “Che c’è di Bello”.
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