GIUSTIZIA, L’ALLARME DEI MAGISTRATI CONTABILI SULLA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI: “PROCURE REGIONALI COME INVOLUCRI VUOTI, COMPROMESSA L’AUTONOMIA E L’EFFICIENZA”. Dopo aver imposto la tagliola di 45 giorni per le intercettazioni riguardanti gran parte dei reati (ad eccezione di mafia e terrorismo), il governo Meloni prosegue sulla via dell’impunità. Stavolta nel mirino c’è la Corte dei Conti, con la proposta di legge Foti in discussione nella commissione Giustizia e Affari costituzionali. Stamane in conferenza stampa Paola Briguori, presidente dell’Associazione dei magistrati contabili, ha lanciato l’allarme sul rischio di allentare i controlli sulla spese dell’amministrazione pubblica. Le toghe hanno chiesto all’esecutivo maggiore ascolto delle loro istanze, sottolineando le criticità delle norme in discussione. In primis, il depotenziamento delle procure regionali e la struttura verticistica che affida poteri di ingerenza e controllo al Procuratore generale. Ad esempio: quest’ultimo potrà avocare le indagini del pubblico ministero contabile, avrà potere di firma su atti d’indagine decisivi come l’invito a dedurre (paragonabile all’avviso di garanzia). “Tutto questo – ha dichiarato Briguori – intollerabilmente compromette l’autonomia e l’efficienza della magistratura requirente. Le Procure Regionali (…) non possono essere ridotte a involucri vuoti”. La manovre sulla giustizia non riguardano solo la Corte dei conti. Dopo il taglio dei tempi disponibili per le intercettazioni, il centrodestra ha un altro obiettivo: rallentare le procedure per il sequestro di smartphone e device digitali e l’analisi del loro contenuto. La norma è stata approvata in Senato ad aprile scorso, ora si attende lo sprint alla Camera. Non solo: il centrodestra e il ministro Carlo Nordio non vogliono abbandonare la bandiera della separazione delle carriere. Sul Fatto di domani, vi racconteremo la denuncia della Corte dei conti e le manovre sulla Giustizia.

GIORNATA PER LE VITTIME DELLA MAFIA, DON CIOTTI AI FAMILIARI: “L’80% DI VOI NON CONOSCE LA VERITÀ”. Si è svolta a Trapani la trentesima Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime di mafia. Don Luigi Ciotti, fondatore del movimento Libera, si è rivolto a coloro che hanno perso un familiare negli anni cruenti in cui Cosa Nostra non esitava ad ammazzare chi si opponeva alle sue strategie, non solo in Sicilia. “L’80% di voi non conosce la verità – ha detto – eppure non dimentichiamo che le verità passeggiano per le vie delle nostre città. Senza verità non si può costruire giustizia e la verità non può andare in prescrizione”. Don Ciotti ha anche fatto riferimento al lungo periodo in cui Matteo Messina Denaro era il ricercato numero uno ma si muoveva indisturbato nella Sicilia Occidentale e usufruiva di cure mediche: “La latitanza di Matteo Messina Denaro denuncia le altre latitanze che ci sono state in più di 30 anni. Latitanze politiche e sociali che l’hanno resa possibile”. Sul Fatto di domani potrete leggere la cronaca della giornata – un corteo con 50.000 persone si è snodato per le vie della città – approfondimenti su come è cambiato il contrasto al crimine organizzato in base alle nuove norme, ed interventi di chi ha lottato la mafia in prima linea, come l’ex procuratore Giancarlo Caselli.

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, L’ONU IPOTIZZA “QUATTRO ANELLI DI SICUREZZA” MA ZELENSKY BOCCIA UNA POSSIBILE MISSIONE: “NON CI PROTEGGERÀ DA PUTIN”. EUROPA, IL PIANO DI SPESE BELLICHE CAMBIA NOME. Lo sfruttamento delle terre rare ucraine è l’interesse principale di Donald Trump, che vuol barattare la possibilità di gestirle a piacimento con l’intermediazione verso la Russia per portarla al tavolo della tregua. Dopo la lite alla Casa Bianca tra il presidente Zelensky e io duo Trump-Vance proprio su questo tema, la fase delicata sembrava superata. Ma il Financial Times torna sull’argomento rivelando che l’amministrazione Trump vorrebbe porre nuove condizioni. Oggi, il presidente americano ha ribadito che ormai dopo i suoi colloqui con Putin e Zelensky “le linee guida” per giungere al cessate-il-fuoco sono state tracciate. Se si parla di tregua, l’Onu immagina quattro anelli di sicurezza così strutturati: caschi blu dell’Onu, provenienti da Paesi non europei, schierati nella zona demilitarizzata per far rispettare la tregua. Il secondo anello sarebbe costituito dalle forze ucraine. Il terzo dal contingente dei volenterosi. Il quarto sarebbe la linea Usa. Il presidente Zelensky, durante una conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel, ha bocciato una eventuale missione Onu: “Non può essere un’alternativa alle garanzie di sicurezza, perché l’Onu non avrà alcun mandato per proteggere l’Ucraina se Putin si rivolgerà di nuovo a noi con la guerra”. Intanto tiene ancora banco la questione delle spese militari dei Paesi europei. La presidente Von der Leyen, accogliendo le perplessità di Spagna e Italia sul nome Rearm Europe, ha deciso di cambiarlo in Readiness 2030. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sul conflitto con un approfondimento su quello che succede nella regione russa di Kursk, dove gli ucraini, entrati settimane fa, ora sono costretti alla ritirata, ma negano, come affermano sia Trump che Putin, di essere circondati.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Israele, L’Alta Corte blocca il licenziamento del capo dello Shin Bet. L’Alta Corte di Giustizia israeliana ha congelato il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, finchè non avrà esaminato le petizioni presentate contro il licenziamento. L’esame proseguirà entro e non oltre l’8 aprile. Il licenziamento di Bar, voluto dal primo ministro Netanyahu, ha scatenato proteste massicce sia a Tel Aviv che Gerusalemme; viene contestato il premier sia per la ripresa dei combattimenti a Gaza che per il tentativo di bloccare l’inchiesta Qatargate.
Chiuso l’aeroporto Heathrow di Londra per l’incendio di una sottostazione elettrica: cancellati 1.351 voli. Le fiamme hanno provocato un’interruzione di corrente che ha colpito anche decine di migliaia di abitazioni. La situazione è ora sotto controllo, ma sono comunque previsti “notevoli disagi nei prossimi giorni” nello scalo più trafficato d’Europa per 300 mila passeggeri. Alcuni voli sono stati accettati dall’aeroporto di Gatwick.
I single potranno adottare minori stranieri abbandonati, svolta storica della Corte costituzionale. La legge che impediva l’adozione internazionale è stata dichiarata illegittima dalla Consulta, in quanto ostacolo alla libertà di autodeterminazione del singolo e al benessere del minore. La Corte, nel verdetto, ha citato gli articoli 2 e 117, primo comma, della Carta, quest’ultimo in relazione all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Esultano Pd, Radicali Italiani e Più Europa per il “passo avanti di civiltà”.
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