MELONI E L’AMICO TRUMP: A DESTRA PRONTO IL RIPOSIZIONAMENTO SULLA GUERRA IN UCRAINA. L’opposizione ha tentato di farla demordere, dopo il saluto nazista esibito ieri da Steve Bannon, ma Giorgia Meloni, dopo un lieve tentennamento, ha deciso di non rinunciare al suo momento di gloria oltreoceano. E così, alle 19 di oggi, si collegherà in video con la Cpac di Washington, la convention repubblicana, anche per ribadire che il suo rapporto con Donald Trump non è in discussione. Certo, non potrà schierarsi apertamente contro l’Europa e il suo sostegno incondizionato a Kiev (anche se non sarà al G7 la prossima settimana), e quindi la premier dovrebbe glissare affermando che serve uno scenario con meno guerre e sottolineando l’importanza di una “pace duratura” (non più giusta) grazie a “una collaborazione tra Usa e Ue”. Prima di lei è intervenuto anche l’omologo slovacco Robert Fico: “L’energia e la determinazione con cui il vostro presidente Donald Trump è entrato nel processo di pace in Ucraina sono ammirevoli… sta riportando la verità e, speriamo, la pace in Europa”. Stamane da Forza Italia è arrivato un suggerimento: “Il gesto di Bannon è gravissimo perché corrisponde a un rituale di richiamo di saluti nazisti, di una storia sepolta che non bisogna smuovere, che è concimata dal sangue di milioni di persone morte – ha dichiarato il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè –. Sono certo che Giorgia Meloni non avrà difficoltà a prenderne le distanze. Non c’è da scherzare, non bisogna dare in nessun modo adito a vellicare la pancia di pericolosissimi estremisti”. Eppure, come vedremo sul Fatto di domani (dove vi racconteremo anche il discorso di Meloni), il riposizionamento di Fratelli d’Italia è un dato di fatto. Il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha già rotto un tabù: “Fatta la pace, si può tornare a comprare il gas russo”.

TERRE RARE, IL BRACCIO DI FERRO ZELENSKY-MUSK. STARMER PROVOCA GLI USA. Volodymyr Zelensky non è disponibile al momento a firmare un accordo con gli Stati Uniti sullo sfruttamento di minerali e terre rare ucraini: lo ha riferito Sky News Uk, citando fonti informate ucraine: “Ad oggi, la bozza di accordo non rispecchia un’intesa fra partner, ma contiene solo un impegno unilaterale da parte dell’Ucraina”. Al contrario, secondo il Wall Street Journal, la firma potrebbe arrivare a breve, forse già oggi. A minacciare Zelensky, secondo la Reuters, sono arrivati i negoziatori americani per conto di Elon Musk: l’Ucraina potrebbe vedersi interrompere l’accesso a Starlink in caso di mancata adesione al patto sulle terre rare. Il presidente ucraino ieri sera è tornato a chiedere l’appoggio europeo e oggi dalla Gran Bretagna è trapelata una notizia: lunedì, in occasione del terzo anniversario dell’inizio dell’invasione russa, il premier Starmer potrebbe annunciare un sostanzioso pacchetto a favore di Kiev, che include nuove sanzioni e nuovi aiuti militari. Una mossa che rischierebbe di indispettire pesantemente Donald Trump, che la prossima settimana dovrebbe ricevere lo stesso primo ministro britannico e il presidente francese Macron. Il tycoon ha già accusato entrambi di non aver fatto nulla per far cessare il conflitto.

GERMANIA AL VOTO: LA EX LOCOMOTIVA D’EUROPA ALLE PRESE CON LA CRISI INDUSTRIALE E LA SPINTA DELL’ESTREMA DESTRA. Urne aperte domani in Germania per il nuovo Parlamento federale, il Bundestag, che esprimerà poi un cancelliere e un nuovo governo. Saranno chiamati a votare 59 milioni di persone. C’è un vincitore annunciato da oltre un anno: il leader dei cristiano-democratici, Friedrich Merz. Ma le possibilità di un governo stabile e autorevole sono poche. L’Unione tra la Cdu e la Csu bavarese dovrebbe essere primo partito: i sondaggi le assegnano il 29,5% dei voti, il doppio rispetto ai socialdemocratici. Ma i veri protagonisti delle elezioni saranno gli esponenti dell’Afd, Alternative für Deutschland, il partito di estrema destra che secondo i sondaggi dovrebbe raggiungere almeno il 21%. Da tempo chiede al governo di ridurre gli aiuti a Kiev, riallacciare i rapporti con Putin e riprendere a usare il gas siberiano. E poi spinge sul contrasto all’immigrazione, che è uno dei temi che animano anche la vigilia elettorale. È un 19enne richiedente asilo siriano, infatti, l’uomo che venerdì sera ha accoltellato un turista spagnolo di 30 anni davanti al Memoriale della Shoah a Berlino. La polizia, che lo ha fermato oggi, ha dichiarato che nel mirino dell’attentatore c’era la popolazione ebrea. Benzina sul fuoco, dunque. Sul giornale di domani, oltre alle ultime notizie, leggerete anche un reportage dalla città tedesca di Chemnitz, che nel 1953 venne rinominata Karl-Marx-Stadt.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Gaza, Hamas consegna sei ostaggi alla Croce Rossa. L’ultimo della giornata è stato Hisham al-Sayed, beduino israeliano del villaggio di Hura, nel deserto del Negev, che era nelle mani di Hamas dal 2015. Per lui, come per gli altri, il solito show sul palco.
Poliziotta transgender aggredita a Trento da parte di un gruppo di ultras. Tre giovani tifosi di ultradestra hanno insultato e picchiato una poliziotta transgender di 52 anni in un bar di Trento. È successo la notte di San Valentino. Per la donna una diagnosi di 30 giorni: 22 punti di sutura, trauma cranico, naso rotto e diverse contusioni. La vittima ha invitato tutti a denunciare questi atti, mentre il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha espresso solidarietà all’agente.
Eurovision, Olly rinuncia: al suo posto Lucio Corsi. Il vincitore del Festival di Sanremo rinuncia alla partecipazione all’Eurovision Song Contest, e dunque sarà Lucio Corsi, secondo classificato, a rappresentare l’Italia nella manifestazione canora internazionale che si svolgerà a Basilea dal 13 al 17 maggio.
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