Sul Fatto di domani in primo piano ancora l’emergenza Covid: il governo, riunito con i capidelegazione, è alle prese con scelte decisive per le prossime settimane (Natale compreso) e c’è ancora in ballo il nome del commissario alla Sanità calabrese. Oltre all’analisi dei numeri di giornata, faremo un nuovo punto vaccini e analizzeremo la situazione delle scuole, che è diversa da regione a regione.
Chiuso il capitolo coronavirus, nel nostro Focus, invece, potrete leggere dei documenti inediti che riguardano le stragi e la Trattativa Stato-mafia.
Domani è la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne e affronteremo il tema da più punti di vista: oltre agli impressionanti numeri di quest’anno, Selvaggia Lucarelli si occuperà del caso Genovese, Vinicio Marchioni e la moglie Milena Mancini stanno lavorando a un monologo teatrale, l’Istat certifica che a perdere il lavoro a causa della pandemia sono state soprattutto le donne (e questo ha inevitabili conseguenze sull’indipendenza economica anche da potenziali mariti violenti).
La Politica si occuperà di Matteo Renzi che, nel giorno in cui solleva la questione di incompetenza territoriale per il Tribunale di Firenze (inchiesta Open), in commissione Regeni difende incredibilmente l’operato di Al Sisi.
Gli Esteri dedicheranno due pagine agli “assetti di guerra”, con un’intervista al whistleblower che ha denunciato le violenze delle truppe australiane in Afghanistan e con i consulenti militari del neo presidente Usa, Joe Biden (di cui di seguito potete leggere un’anticipazione).
Nel Secondo Tempo, infine, il nostro Antonio Armano “smonta” il mito della scrittrice Andrea Marcolongo.
I nuovi positivi al coronavirus sono 23.232, frutto di 188659 tamponi processati. I contagi aumentano di appena 300 unità rispetto a ieri. Tornano a salire, invece, e di molto, i decessi: per trovare numeri così alti bisogna tornare al 27 marzo. Mentre scende il rapporto tamponi/positivi: 12,3% (era al 15,4%). E per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, calano i ricoveri nei reparti in area medica: 34.577 persone ricoverate, 120 meno di lunedì. Recovery fund, von der Leyen: “L’Italia è sulla strada giusta”. Bolzano revoca il lockdown, nuove restrizioni in Veneto.
Le nomine di Biden: tante porte girevoli e consulenze militari
di Salvatore Cannavò
Il primo allarme era apparso sul New York Times con un appello di progressisti infastiditi per le nomine che Joe Biden, neo presidente eletto, stava per fare. L’ex vice di Barack Obama ha una lista di ex dirigenti di Amazon Web Services, Lyft, Airbnb, WestExec, società di consulenza in diversi campi, soprattutto quello militare. Una protesta contro le lobby con la richiesta di creare una maggiore separazione tra gli interessi privati e quelli pubblici. Le cose non stanno andando in questa direzione.
La WestExec mette in bella mostra sul proprio sito la pianta della strada da cui prende il nome, la West Executive Avenue collocata tra la Casa Bianca e l’Eisenhower Executive Building, il palazzo degli uffici governativi. Il motto dell’azienda sintetizza tutto: “Portare la Situation Room nella sala riunioni”. Dove per Situation room si intende la sala operativa della presidenza Usa per le questioni di Sicurezza nazionale.
Tra i suoi dirigenti ci sono due nomi di spicco, Michele Flournoy e Anthony Blinken che dopo aver servito nell’amministrazione Obama sono ora Segretario di Stato, lui, e probabile Segretario alla Difesa, lei.
Liberatisi di Donald Trump si può guardare con più libertà all’entourage democratico che si appresta a “guidare il mondo libero”. Si scorgerà così la vecchia trama di interessi incrociati che spesso si nasconde dietro il mondo magico delle consulenze strategiche. Oltre a Blinken e Flournoy della WestExec ha fatto parte anche Avril Haines, oggi a capo della National Intelligence mentre il nuovo Consigliere alla Sicurezza, Jake Sullivan, è senior fellow presso la Carnegie Endowment for International Peace finanziata da Boeing, Northrop Grumman, US Navy, US Air Force e Defense Intelligence Agency.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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