Sul Fatto di domani in primo piano ancora il Covid: la maggioranza continua a discutere sulle misure da prendere (o da allentare) in vista del Natale e alla luce degli ultimi numeri sul contagio. Vi daremo conto del vertice di oggi pomeriggio tra i capi delegazione e, considerato l’altro dibattito importante intorno alla disponibilità e all’efficacia dei vaccini, ospiteremo un’intervista al direttore della rivista Science.
Nel nostro Focus la memoria depositata in Procura dal comitato di familiari di vittime del Covid in Val Seriana “Noi denunceremo”: nel documento l’equiparazione tra la gestione dei focolai non arginati in tempo e l’incendio alla Thyssen Krupp di Torino. Riporteremo anche i rilievi sulla malagestione dell’emergenza avanzati dalla Corte dei Conti nei confronti di dieci regioni.
La Politica si occuperà del voto sullo scostamento di bilancio: contrariamente a quanto annunciato, stamattina è arrivato il sì di tutta l’opposizione. C’è ancora maretta, invece, nella maggioranza: i 5S, evidentemente preoccupati, hanno diramato una nota durissima contro il Mes. È uno dei fronti aperti con il Pd, insieme con la proroga di Gennaro Vecchione al Dis e alla questione Morra. A cavallo con la cronaca si inserisce poi la notizia che la presidente del Senato Casellati è stata ascoltata in procura perché il suo ex consigliere è accusato di traffico di influenze.
In Cronaca troverete importanti novità dalla Procura di Roma sul caso Regeni. Si apre poi un nuovo capitolo sulla strage di Bologna: dietro i soldi alle formazioni di estrema destra ci sarebbe stato Licio Gelli.
Nelle pagine dell’Economia torniamo sulla vicenda Open Fibra: c’è uno scontro tra Enel e Cassa depositi e prestiti visto che la prima vorrebbe vendere la sua parte, prendendosi tutti i vantaggi e lasciando le perdite alle due partecipate.
Avremo ancora due pagine dedicate al re del calcio Maradona, scomparso ieri: l’Argentina è in lutto, così come tra i vicoli di Napoli le persone continuano a piangere. Vi racconteremo anche alcuni particolari inediti sulla vita del Pibe de Oro.
Nella sezione Radar un intervento di Barbara Spinelli sul Recovery Fund e la divertente lista delle ospitate di Bruno Vespa per la promozione del suo ultimo libro (di cui di seguito potete leggere un’anticipazione).
Gli Esteri voleranno negli Stati Uniti, per analizzare la lista degli altri possibili indulti nella lista di Trump (se stesso compreso). Infine il Secondo Tempo, con un anniversario che non si può festeggiare: domani Bruce Lee avrebbe compito 80 anni.
Sono 29.003 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore con 232.711 tamponi. Ancora tragico il conto dei decessi: i morti sono stati 822. Si conferma il trend delle ospedalizzazioni, con un calo dei posti letto occupati nei reparti Covid per il terzo giorno consecutivo (-275). In calo anche le terapie intensive (-2). Da lunedì a giovedì sono state accertate 101.018 positività, negli stessi giorni della scorsa settimana erano state 130.003: il calo quindi è attorno al 23%. Giù anche i tassi di positività: il rapporto tra contagi e tamponi è pari al 12,6%. Misure anti-assembramenti? Le promesse mancate di sindaci e governatori.
Ballando con Vespa. L’ultima invasione in Rai del suo libro
di Tommaso Rodano
Per l’ultima opera di Bruno Vespa il servizio pubblico ha dato tutto se stesso, si è messo a disposizione completamente. Il libro è uscito il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. Tiene insieme, in uno sforzo intellettuale sovrumano, la doppia tirannia del fascismo e della pandemia: “Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del Covid)”. Anche Vespa – se ne sentiva proprio il bisogno – fa un po’ di sano revisionismo sul ventennio. Rimette in circolo quelle quattro o cinque informazioni errate o incomplete sul duce che ha fatto anche cose buone, si è inventato le pensioni agli italiani e la settimana lavorativa di 40 ore, ha goduto di un enorme consenso tra le masse grazie alle sue politiche sociali.
Vespa lo ripete ovunque. Si sdoppia, si triplica, riempie i palinsesti, si insinua con cadenza orwelliana. C’è Vespa nei Tg, c’è Vespa nei talk della mattina, c’è Vespa che pontifica il pomeriggio e Vespa che balla la sera.
Si capisce che l’azienda voglia pubblicizzare un suo prodotto (il volume è edito da Rai Libri insieme a Mondadori), ma qui siamo oltre la marchetta: siamo alla perversione. Era già successo quest’estate con il tour de force per presentare un’altra opera imprescindibile: Bellissime! Le donne dei sogni italiani dagli anni ‘50. Vespa era comparso nei programmi Rai 8 volte in 10 giorni. Almeno però parlava delle gambe delle Kessler e non della mascella del duce.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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