GUERRA RUSSIA-UCRAINA, KIEV SORPRENDE ANCORA MOSCA E ATTACCA BELGOROD. ZELENSKY CHIEDE AGLI USA DI COLPIRE OBIETTIVI A LUNGO RAGGIO. Da un lato, il presidente Zelensky prosegue le incursioni sul suolo russo e dopo Kursk attacca Belgorod. Dall’altra, il leader ucraino parla di un piano di pace da presentare ai candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris e Donald Trump. Il presidente – che ha pure annunciato un test positivo sul primo missile balistico di propria produzione – ne ha parlato alla conferenza stampa per celebrare il giorno dell’indipendenza dell’Ucraina. Il piano prevede misure sul fronte diplomatico ed economico, e descrive l’incursione dell’Ucraina a Kursk come una strategia per convincere Mosca ad avviare colloqui di pace. Intanto la guerra si espande: quanto avviene a Belgorod è stato riportato dai canali Telegram russi: circa 500 soldati hanno attaccato due posti di blocco a Nekhoteyevka e Shebekino. Inoltre, secondo il media Politico, funzionari di Kiev presenteranno ai responsabili della sicurezza nazionale americani, un elenco di obiettivi a lungo raggio in Russia che potrebbero colpire, se Washington revocasse le restrizioni sulle armi. Su tutto ciò incombe sempre lo spettro di un incidente nucleare: lo ha denunciato il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, dopo un sopralluogo alla centrale di Kursk. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sul conflitto in corso dell’Est Europa.
IL PD DIVISO SULL’INGRESSO DI RENZI NEL CAMPO LARGO. COSA DICE LA BASE E COSA IMMAGINA LA LEADERSHIP DEL PARTITO. “Negli Stati Uniti hanno capito che vince chi si allea e se la giocano. In Italia noi ci proviamo: se non ci riusciamo vincerà di nuovo la Meloni con i Salvini, i Vannacci, i pistoleri e compagnia brutta”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si esprime sui social, facendo riferimento all’intervista rilasciata al Corriere. Come già raccontato oggi sul Fatto, Renzi sgomita per tentare di entrare in una alleanza con Pd e 5 Stelle, ma la stessa base del Partito democratico non concorda. Anche Graziano Delrio, senatore del Pd, in una intervista al Fatto dice la sua: “È la domanda di partenza che è sbagliata, perché bisogna partire dalla testa e non dalla coda, ovvero dalle proposte e non dai nomi. Al centrosinistra non serve incartarsi sui personalismi. senza un progetto forte la gente non ci voterà”. Insomma, buona parte del Pd a sentire nominare Renzi si tira indietro; ma, allora, perchè la segretaria Schlein vede di buon occhio un campo largo con la partecipazione del “Renzi d’Arabia”?. Per saperlo, potrete leggere il Fatto di domani, dove troverete un approfondimento sul dilemma dei democratici e che fine ha fatto chi si è fidato del capo di Italia Viva.
DUROV DETENUTO IN FRANCIA, MOSCA: “QUALCUNO VUOLE I CODICI DI TELEGRAM, MA L’OCCIDENTE NON AVRÀ I DATI DEGLI UTENTI”. ZUCKERBERG: “PRESSIONI DALLA CASA BIANCA PER CENSURARE NOTIZIE SU HUNTER BIDEN E IL COVID”. Dopo l’arresto a Parigi del fondatore di Telegram Pavel Durov, trema il Cremlino. L’app di messaggistica criptata era utilizzata anche nelle alte sfere dell’esercito. Ma il capo dei servizi d’intelligence russi per l’estero, Serghei Naryshkin, ha messo in guardia l’Occidente: i dati sensibili degli utenti russi resteranno al sicuro e Durov non concederà l’accesso alle autorità. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha accusato l’Occidente di aver montato un caso “politico”, nel caso in cui mancassero indizi forti di colpevolezza. “Le accuse sono davvero molto gravi e richiedono una base di prove”, ha detto Peskov. Senza alcuna prova, del resto, il presidente della Duma Viaceslav Volodin ha indicato gli Usa come i veri artefici “dietro l’arresto”. Secondo il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, qualcuno vuole mettere le mani sui codici di crittografia di Telegram, a costo di imprigionare Durov. Intanto, “i rapporti tra Mosca e Parigi sono al punto più basso, anche a causa della posizione che Parigi assume sulle questioni della libertà di parola”, ha aggiunto Lavrov. Le parti appaiono capovolte, con Mosca ad accusare l’Occidente di minare la libertà d’espressione. In una lettera inviata lunedì al Congresso americano, Zuckerberg ha ammesso di aver subito pressioni dalla Casa Bianca per censurare sulle sue piattaforme – Facebook, Instagram, Whatsapp – contenuti e notizie sul Covid e sul figlio del presidente, Hunter Biden. Intanto, Russia ed Emirati Arabi hanno chiesto alle autorità parigine l’accesso di Durov ai rispettivi consolati. Il Ceo di Telegram resterà in custodia altre 48 ore, poi i magistrati dovranno rilasciarlo o incriminarlo. I capi d’accusa sono 12: dalla complicità con la criminalità organizzata a quella nella diffusione di immagini pedopornografiche fino al traffico di sostanze stupefacenti.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Guerra Israele-Hamas, ostaggio in mano agli islamisti liberato a Gaza. Un ostaggio israeliano è stato tratto in salvo, questa mattina, dall’esercito dello Stato ebraico. Qaid Farhan al-Qadi, 52 anni, era in un tunnel nel sud della Striscia di Gaza; al-Qadi era stato rapito dai miliziani di Hamas il 7 ottobre nella comunità di Mivtahim, poco distante dalla fabbrica di imballaggi in cui lavorava, nel kibbutz Magen. Secondo il quotidiano Haaretz, rimangono 108 ostaggi nella Striscia: 36 sarebbero già morti, 146 sono le persone tornate in Israele dopo il rapimento del 7 ottobre.
Naufragio del Bayesan, il comandante si è avvalso della facoltà di non rispondere. Davanti ai pm di Termini Imerese, James Cutfield si è rifiutato di rispondere. I magistrati vogliono far luce sul dramma del veliero affondato davanti a Porticello, nel palermitano, il 19 agosto. Il comandante Cutfield è indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Per ora non ha alcun obbligo di restare in Italia, ma potrebbe rimanere per parlare con i suoi legali e decidere una strategia difensiva.
Omicidio di Sharon Verzeni, le ipotesi degli inquirenti sull’identità del testimone in bici. Le analisi delle telecamere, in corso da circa un mese, avrebbero fornito elementi definiti “utili”. Tra le persone riprese nei filmati, anche l’uomo in bicicletta che potrebbe fornire elementi utili sull’assassinio, ma la cui identità non è stata ancora accertata. La 33enne è stata uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, nella Bergamasca. Gli investigatori continuano a sentire i residenti, lavorano sull’analisi dei sistemi di videosorveglianza e proseguono i controlli sui conti bancari. Il compagno Sergio Ruocco (non indagato) ha già consegnato computer e telefoni.
LA NEWSLETTER DI OGGI IL FATTO FOR FUTURE
Corrente del Golfo, il consulente Onu Lorenzo Colantoni: “Sparirà in 100 anni, con l’Europa stravolta e l’Inghilterra nel gelo”
di Elisabetta Ambrosi
Si studiava a scuola, e i libri lo raccontavano come un fenomeno ricorrente e costante, un po’ come il succedersi delle stagioni. Invece la crisi climatica è riuscita a stravolgere anche lei, la corrente del Golfo: sempre più debole, a causa di afflussi massicci di acqua dolce. A questo cambiamento dalle conseguenze imprevedibili il giornalista ambientale Lorenzo Colantoni, consulente per agenzie Onu quali Unicri e Unodoc e ricercatore dell’Istituto affari internazionali (Iai), nonché documentarista sul campo, ha dedicato il libro Lungo la corrente. Viaggio nell’Europa che affronta il cambiamento climatico (Laterza).
(Continua)
|