FRASI ANTISEMITE DEI GIOVANI DI FDI: INTERVIENE LA COMUNITÀ EBRAICA. IL PARTITO COSTRETTO A PRENDERE PROVVEDIMENTI. Non era bastata la prima, c’è voluta anche la seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, e in particolare sulle frasi antisemite e sugli attacchi alla senatrice meloniana Ester Mieli, affinché qualcuno reagisse. E quando quel qualcuno è la comunità ebraica di Roma, di cui Mieli è stata a lungo portavoce, Fratelli d’Italia non può fischiettare. Nel filmato si sentono e si leggono (dagli scambi whatsapp) affermazioni ingiuriose, pronunciate da giovani militanti, alcuni dei quali con ruoli di piccolo potere: “Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto – afferma una ragazza anonima – . Sono troppi, io la disprezzo come razza, perché oggettivamente è una razza. C’è la razza ariana, c’è la razza ebraica, c’è la razza nera”. E poi c’è la frase contro Mieli, pronunciata da Flaminia Pace, segretaria del circolo romano Pinciano di GN: “La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c… per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli…”. Se in un primo momento, ieri pomeriggio, il responsabile nazionale del partito, Giovanni Donzelli, aveva minimizzato (“inchieste faziose”), in serata lui stesso si è dovuto esporre: “Fratelli d’Italia interverrà con grande fermezza nei confronti dei responsabili”. Responsabili che, uno dopo l’altro, oggi stanno lasciando i propri incarichi: Flaminia Pace si è dimessa (il 21 giugno) dal Consiglio Nazionale dei giovani; Elisa Segnini da capo segreteria della deputata Ylenja Lucaselli. Altro nome venuto fuori è quello di Ilaria Partipilo, presidente di GN a Bari, legata al sottosegretario Marcello Gemmato. Stamattina, dicevamo, è intervenuta la comunità ebraica di Roma (silente dopo la prima puntata): “Chiediamo che vengano presi provvedimenti adeguati”; e pure il presidente del Senato, La Russa (“Frasi che vanno contro i valori del nostro partito”), e il ministro Crosetto (“È imperativo reagire con durezza”). Insomma, un putiferio alla vigilia della battaglia di Meloni (tirata in ballo invano da Pd e 5S) in Europa. Sul Fatto di domani vedremo cos’è successo e capiremo perché, dietro la facciata istituzionale di FdI, si nasconde ancora una realtà di estrema destra.
NOMINE UE, LA TENTAZIONE DI GIORGIA: VOTARE URSULA MA ASTENERSI SULLE ALTRE CARICHE. IL PIS LA MINACCIA: “NOI FUORI DAL GRUPPO ECR”. LA SOCIALISTA SPAGNOLA GARCIA PEREZ E IL TEDESCO SCHOLZ: “NESSUN ACCORDO CON L’ESTREMA DESTRA”. “Bloccare l’accordo di oggi significa bloccare il futuro dell’Ue”, dice Iratxe Garcia Perez, capogruppo dei Socialisti Ue, a Bruxelles. “Ci aspettiamo che l’accordo raggiunto tra le tre famiglie politiche venga ratificato oggi, ci opporremo a coloro che cercano di lavorare contro l’Ue, non c’è collaborazione possibile con l’estrema destra”. Una posizione condivisa dal cancelliere tedesco Scholz durante il vertice dei socialisti a porte chiuse. Il riferimento, nemmeno tanto velato, è alla premier Giorgia Meloni e ai suoi alleati in Europa, i polacchi del Pis che ieri hanno fatto saltare la riunione per la costituzione di Ecr, il gruppo dei Conservatori e riformisti europei che nel Parlamento europeo può contare su 83 eletti. La questione centrale è la conferma di Ursula Von der Leyen alla Commissione, che Meloni potrebbe votare, e le nomine correlate agli incarichi di vertice, sulle quali la premier potrebbe astenersi: il portoghese Costa al Consiglio europeo e l’estone Kallas come Alto rappresentante per gli Affari esteri. Importante, per la leader italiana, la trattativa su Raffaele Fitto e su quale ruolo gli possa essere assegnato. Il Pis ha già fatto sapere che, se Meloni voterà Von der Leyen, uscirà da Ecr per formare un nuovo gruppo con populisti e l’ungherese Orban, secondo cui l’accordo sui top jobs è “vergognoso, gli elettori sono stati ingannati”. Possibilista sulle nomine scelte dalle forze di maggioranza è il ministro degli Esteri, Tajani: “La mia posizione è favorevole, ma senza alcuna apertura ai Verdi. Bisogna invece guardare e aprire un dialogo con i Conservatori”. Chi cerca di placare gli animi è il premier polacco, Tusk: “Non c’è decisione senza il primo ministro Meloni”. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca della giornata a Bruxelles, e come la premier ha deciso di districarsi tra le alleanze europee.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY A BRUXELLES CHIEDE UN SECONDO SUMMIT DI PACE. IL PAPA: “FERMATEVI, NESSUNO SARÀ VINCITORE”. “Dobbiamo prepararci per un secondo summit di pace, è molto importante, e ne discuterò con i leader”. Ha esordito così il presidente ucraino Zelensky arrivando questa mattina al Consiglio Europeo. Il primo vertice si è tenuto a metà giugno, in Svizzera. “Dobbiamo compiere i prossimi passi, ovvero un piano dettagliato e metterlo sul tavolo e dobbiamo farlo nei prossimi mesi perché non abbiamo molto tempo, ci sono morti e feriti sul terreno. Non vogliamo che il conflitto duri anni, Mosca invece punta a prolungarlo”. Ad accogliere Zelensky è stato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, che ha ribadito il sostegno dell’Unione a Kiev, impegnata nel conflitto con la Russia da più di due anni: oggi c’è stata la firma di accordi di sicurezza tra Ucraina e Unione europea. Sul terreno, la situazione appare in stallo: le truppe di Mosca mantengono la pressione nella regione di Kharkiv e nel Donbass, in questo Oblast ci sono state vittime per le bombe russe. Oggi il sindaco di Kiev ,Vitaly Klitschko, ha riferito di un’esplosione e un incendio in un impianto energetico della capitale. Papa Francesco ha rinnovato il suo appello a fermare i conflitti, compreso quello in Medio Oriente: “Basta guerre, la violenza non porterà mai la pace e nessuno sarà vincitore”. Sul giornale di domani leggerete un focus sul conflitto nell’Est, con particolare attenzione ai contatti presi dal presidente Putin a livello internazionale per neutralizzare le sanzioni occidentali e l’isolamento della Russia.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Allarme Corte dei Conti: troppa “evasione diffusa”, servono “più controlli”. I giudici contabili fanno il punto sulla situazione italiana con la relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2023. Invocano “ulteriori investimenti” sulla sanità e nuove gare per le concessioni balneari. Sulla riscossione delle tasse, la richiesta è di rafforzare i controlli. Anche perché, “continuano ad essere inferiori ai risultati pre-pandemia (e a ridursi ancora nel 2023) gli accertamenti dell’Agenzia delle entrate”.
Conflitto Israele-Hamas e crisi con il Libano: si riunisce il gabinetto di guerra. Si riunirà stasera il gabinetto di sicurezza israeliano, per discutere dello scenario con il Libano. Le milizie di Hezbollah negli ultimi giorni hanno aumentato i loro attacchi verso il nord di Israele. Cinque Paesi, tra cui Stati Uniti e Germania, hanno invitato i propri connazionali ad andare via dal Paese dei Cedri. Intanto, prosegue anche il conflitto nella Striscia di Gaza, mentre Egitto e Emirati Arabi Uniti si sono detti disponibili ad amministrare la fase post guerra nella regione.
Giovani con tumori dopo uso anabolizzanti: 7 arresti tra Bolzano, Roma e Milano. Le misure cautelari per gli indagati sono state ordinate dal gip Elsa Vesco. La procura bolzanina ha chiesto gli arresti per via della pericolosità delle sostanze commercializzate, con spedizioni anche a Roma e in provincia di Milano. A raccogliere i soldi degli acquirenti, secondo i pm, sarebbe stato Manuel Peer, 26 anni, body builder e personal trainer.
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