VARIANTE OMICRON, PRIMO CASO SOSPETTO IN ITALIA. C’è un nuovo spettro che si aggira per il mondo, e viene dal continente che i Paesi ricchi hanno deciso di lasciare senza protezione. È stata ribattezzata Omicron la variante del Sars-Cov2 isolata in Sudafrica e che adesso rischia di mettere in ginocchio tutto il resto del Pianeta. A cominciare dall’Europa: un cittadino campano è in isolamento domiciliare insieme con la sua famiglia dopo essere rientrato positivo dall’Africa australe. Sessantuno persone arrivate ad Amsterdam dal Sudafrica sono in osservazione. Erano a bordo di due voli e sono stati messi in quarantena in attesa di capire quanti di loro siano affetti dalla nuova variante. Due casi si sono registrati in Gran Bretagna, altri due in Germania, un altro ancora in Repubblica Ceca. Riunione d’emergenza della Commissione europea per delineare le misure da prendere. Nel disperato tentativo di arginarne la diffusione, si moltiplicano intanto i Paesi che chiudono le porte a coloro che dovrebbero giungere dal continente africano. Sta accadendo in Europa – Italia compresa – ma sta accadendo anche negli Usa, dove l’amministrazione Biden ha vietato l’ingresso da otto Stati africani (a New York è scattato lo stato d’emergenza dopo un’improvvisa impennata dei contagi). L’Organizzazione mondiale della Sanità ha già certificato che la Omicron presenta 32 mutazioni della proteina spike che potrebbero teoricamente aumentarne la trasmissibilità e la capacità di eludere gli anticorpi. Che tradotto significa che non sappiamo ancora quanto sia in grado di “bucare” i vaccini (Pfizer ha promesso risposte in 15 giorni, periodo in cui però la diffusione potrebbe essersi moltiplicata a dismisura). La beffa, si diceva, è che il nuovo pericolo arriva da luoghi in cui il vaccino è ancora un miraggio. Qui i dati di giornata: 12.877 positivi e 90 decessi.
IL CAOS ITALIANO: LE NUOVE MISURE RISCHIANO DI ESSERE VECCHIE. Con la pubblicazione, ieri in Gazzetta Ufficiale, del nuovo decreto varato giovedì in Consiglio dei ministri, sono diventate legge le norme sul super green pass. Una sorta di obbligo mascherato che lascia perplessi alcuni costituzionalisti. Come abbiamo visto, saranno valide dal 6 dicembre al 15 gennaio. Ma, alla luce della nuova variante, chissà se e come ci arriveremo, verrebbe da dire. Per capirlo, servirebbe fare ciò che finora il nostro Paese non è stato in grado di fare: il sequenziamento. La “rete integrata” dei laboratori è partita nel luglio scorso: negli ultimi 3 mesi è stato analizzato solo il 2,9% dei tamponi. Sul Fatto di domani vedremo cosa non ha funzionato e continua a non funzionare, nonostante una nuova circolare emanata dal ministero della Salute e diretta alle Regioni. Purtroppo, come abbiamo raccontato oggi, non è l’unica cosa che non va. Esiste l’enorme tema dei vaccini sui bambini, approvati in fretta e furia. Vedremo che, oltre ad Antonio Cassone, c’è un altro illustre scienziato scettico sull’immunizzazione della fascia 5-11 anni. In questo caos, ci divertiremo a scoprire alcuni pasdaran del certificato verde, che fino all’altro ieri gridavano alla “dittatura sanitaria”.
NON SOLO OPEN, LE FONDAZIONI E IL CONCETTO DI TRASPARENZA. Lo abbiamo visto con le carte dell’indagine che riguarda Open che, secondo i magistrati della Procura di Firenze, era di fatto diretta da Matteo Renzi: le fondazioni politiche non sono affatto trasparenti. Sul giornale di domani, oltre a fare il punto su Open, la nostra inchiesta sui bilanci di questi organismi sulla carta indipendenti, ma di cui si sa poco o nulla.
JUVE, “TUTTA LA MERDA CHE STA SOTTO E NON SI PUÒ DIRE”. Intercettazioni, sequestri, perquisizioni: con l’operazione Prisma, la Procura di Torino sta facendo tremare la società bianconera. Nel mirino plusvalenze per 282 milioni di euro, che hanno portato la Guardia di Finanza nelle sedi della Juventus. Le ipotesi di reato sono false comunicazioni sociali ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli indagati sono sei: oltre ai vertici (dal presidente Andrea Agnelli al vice Pavel Nedved, passando per l’ex direttore generale Fabio Paratici), anche gli uomini dei conti bianconeri, Stefano Cerrato e Stefano Bertola, e l’ex dirigente finanziario Marco Re. Gli inquirenti vogliono ricostruire tutte le plusvalenze della Juve negli ultimi tre anni, per capire se grazie a questo espediente è stato realizzato un “ricavo di natura meramente contabile e in ultima analisi fittizio”. Sul giornale di domani le carte dell’inchiesta, che contiene intercettazioni come queste: una “carta famosa che non deve esistere teoricamente” o “Tutta la merda che sta sotto che non si può dire”.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Bollette, nuova stangata. Da gennaio potrebbe registrarsi un nuovo e consistente aumento. Il governo ha già stanziato una somma in Manovra, ma non basterà. Che farà l’esecutivo dei Migliori?
Iran, la rivolta degli agricoltori. Non solo Covid o ripresa dei negoziati sul nucleare: a pesare sulla popolazione ci si mette la siccità (e le scelte inadeguate della politica).
Francesco Moriero, da calciatore a ct (delle Maldive). La tradizionale intervista della domenica al giocatore che, da giovane, ha vestito la maglia di Lecce, Cagliari, Roma, Inter, Napoli e poi quella della Nazionale, e che oggi si ritrova sulla panchina di uno dei Paesi in cui in molti sognano di vivere.
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