MEDIO ORIENTE, NETANYAHU PARLA ALL’ONU, DEFINISCE L’ASSEMBLEA UNA “PALUDE ANTISEMITA” E POI AVVISA L’IRAN: “SE CI ATTACCATE VI COLPIREMO. HAMAS DEVE ANDARSENE DA GAZA”. Tra proteste, sia in patria che a New York, e una guerra aperta su due fronti – la Striscia di Gaza e il Libano – il primo ministro Netanyahu ha tenuto il suo discorso all’Onu. Netanyahu non ha risparmiato critiche alla stessa Assemblea definendola “una palude antisemita”; ha poi parlato della “minaccia iraniana a Israele e al mondo” e della situazione a Gaza: “Sono venuto a ristabilire la verità contro le falsità. Israele vuole la pace”. Il capo del governo ha fornito la sua prospettiva: “Non ci fermeremo fino a quando non riporteremo a casa gli ostaggi”, riferendosi a quanti sono stati catturati da Hamas durante il massacro del 7 ottobre e si trovano ancora nei tunnel di Gaza. A proposito di Hamas, Netanyahu ha ribadito che “deve andare via dalla Striscia, altrimenti attaccherà ancora”. Poi il premier si è rivolto direttamente all’Iran: “Se ci attaccate, vi colpiremo”. Al fronte, proseguono gli scambi di colpi tra esercito israeliano e Hezbollah. Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha dichiarato che il quartier generale centrale della milizia sciita, situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya a Beirut, è stato colpito questa sera. Intanto, si parla di una possibile operazione via terra. Anche gli Houti dello Yemen hanno preso di mira Israele, con un missile che è stato abbattuto dalla contraerea. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente e ulteriori particolari sul discorso di Netanyahu all’Onu.
LIGURIA ALL’ULTIMO SANGUE: I GIALLOROSA LITIGANO SU RENZI, CHE ALLA FINE SI SFILA. Il colpo di teatro è giunto nel primo pomeriggio: “Italia Viva non parteciperà alle elezioni regionali liguri, lasciando ai propri elettori e militanti la piena libertà di voto avendo a cuore sempre e solo il futuro della Liguria”, ha dichiarato la coordinatrice nazionale, Raffaella Paita. I renziani, dunque, fanno un passo indietro dopo aver spaccato la coalizione di centrosinistra che appoggia il candidato dem, Andrea Orlando. L’ex ministro della Giustizia ha commentato rilanciando il tema dell’unità: “È una delle parole che sento ripetere quando incontro le persone. Giro questo appello al campo largo e ai suoi dirigenti. Alla vigilia delle regionali e di una legge di bilancio che colpirà le fasce più deboli serve l’unità delle forze che si oppongono al governo”. Domani scade il termine per la presentazione delle liste, ma fino a questa mattina nulla era dato per scontato (e lo stesso ex ministro della Giustizia, fiutando la malaparata, aveva disdetto tutti gli incontri previsti). Come abbiamo scritto oggi, Giuseppe Conte voleva i renziani fuori dalla coalizione, mentre Elly Schlein e i suoi cercavano una mediazione, per tenere dentro i Cinque Stelle, ma non far saltare la lista “Riformisti uniti”, con dentro anche gli italovivi, assieme a Più Europa e Socialisti. Pd e Movimento se ne sono dette di tutti i colori nei giorni scorsi, con il voto sul cda della Rai e l’Aventino del Nazareno. E oggi a mettere ulteriore zizzania era arrivato proprio lui, Matteo Renzi, dalle colonne della Stampa: “La scelta del Pd era condivisa da tutti. Poi Conte s’è tirato indietro perché lui è così: quando vede mezza poltrona ci si butta – ha dichiarato a proposito della Rai –. I Cinque Stelle erano un partito contro il sistema, oggi pur di sistemare qualcuno si alleano con chiunque”. Sul giornale di domani vedremo com’è andata a finire.
MUSK E IL PRIMO REPORT DI “X” (PER COMPIACERE L’EUROPA): 5 MILIONI DI UTENTI SOSPESI E 10 MILIONI DI POST RIMOSSI O SEGNALATI. SOSPESO IL PROFILO DEL GIORNALISTA KEN KLIPPENSTEIN. Il social X ha presentato il primo report sulla trasparenza da quando la piattaforma è stata acquistata da Elon Musk due anni fa. Prima dell’acquisizione dell’imprenditore, il microblog pubblicava questi report ogni sei mesi evidenziando la rimozione di contenuti segnalati dagli utenti e le richieste di informazioni da parte dei governi. Del resto, il pressing delle isitituzioni europee sulla moderazione dei contenuti – in applicazione del digital service cat – è forte: basta ricordare la lite di metà agosto, quando l’ex commissario alla concorrenza Thierry Breton ricordò a Musk gli obblighi europei contro le fake news. Il rapporto copre i primi sei mesi del 2024: X ha ricevuto oltre 224 milioni di segnalazioni da parte degli utenti, ha sospeso più di 5 milioni di utenti e ha rimosso più di 10 milioni di post tra gennaio e giugno. Oltre alle sospensioni, X afferma di aver “rimosso o etichettato” più di 10,6 milioni di post: le violazioni delle regole sul linguaggio d’odio sono quasi la metà. Tra gli utenti sospesi dalla piattaforma però, c’è un caso che fa discutere; quello del giornalista indipendente Ken Klippenstein: quest’ultimo ha condiviso il documento riguardante il senatore JD Vance proveniente dal presunto hackeraggio iraniano della campagna di Donald Trump. Sul Fatto di domani vi racconteremo la censura di X, anche contro i giornalisti sgraditi, malgrado Musk si proponga come libertario.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Milano, il Comune contro l’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi. La giunta ha approvato la delibera relativa al ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, che sarà portato avanti insieme ad altri Comuni. Il ricorso verrà depositato al Tar. “Ci siamo associati al ricorso come altri comuni” ha confermato il sindaco Giuseppe Sala.
Bonus Natale, passa l’emendamento del governo: escluse le famiglie di genitori non sposati. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato giovedì sera l’emendamento del governo al decreto omnibus, che introduce il discusso Bonus Natale da 100 euro. La somma andrà ad una platea ristretta di circa un milione di persone, un lavoratore ogni 20: si tratta di dipendenti con redditi bassi ma non troppo, sposati e con un figlio fiscalmente a carico. Spetterà anche ai nuclei monogenitoriali con figli a carico, sempre ovviamente che abbiano sufficiente capienza fiscale: chi è troppo povero (sotto gli 8.500 euro annui di reddito) non lo riceverà perché l’indennità in arrivo con la tredicesima spetta solo a chi versa l’Irpef.
Morta Muriel Furrer, dramma ai Mondiali di ciclismo a Zurigo: la 18enne svizzera era caduta in gara. La promessa sportiva, 18 anni, non ce l’ha fatta: è deceduta in seguito alla brutta caduta durante la prova in linea della categoria juniores ai Mondiali di Zurigo. Le sue condizioni era apparse drammatiche fin da subito: aveva subito un trauma cranico ed era stata portata in ospedale da un elicottero di emergenza. Il mondo del ciclismo è in lutto. Furrer aveva vinto l’argento sia nella cronometro juniores che nella gara su strada ai campionati nazionali di quest’anno.
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