LA QUESTIONE COVID in primo piano sul Fatto di domani, con il fenomeno dei “no vax” nella sanità e nella pubblica amministrazione, ossia quei medici e infermieri degli ospedali e delle Rsa per anziani (ma anche impiegati degli uffici pubblici) che non vogliono sottoporsi al vaccino anti-coronavirus. In quel caso, visto che svolgono un compito delicato a contatto con pazienti e cittadini, cosa si deve fare? Poi in Campania, dove il governatore De Luca che si è subito vaccinato ha scatenato un mare di polemiche, specie tra i camici bianchi che si sono sentiti scavalcati. Oggi 8.585 positivi con oltre 68mila tamponi e 445 vittime.
LA POLITICA si occuperà di Renzi che oggi torna rottamatore, ma del governo di cui fa parte. Daremo conto delle sue (ennesime) richieste sul Recovery Fund e le risposte del premier Conte che non vuole stare sotto ricatto. Troverete un fact checking su tutte le “balle” che Matteo ha detto non solo sulla cabina di regia ma anche su come gestire i fondi europei.
IL FOCUS sarà dedicato alla partita a dama per le amministrative (di cui trovate un’anticipazione), vedremo che le pedine più importanti si muovono su Roma e Napoli, poi a cascata il gioco si sposta sulle altre città vicine al voto. Nel comparto un’intervista a Max Bugani dell’M5S.
CON LA CRONACA andremo in Liguria dove un’importante città è infiltrata dalla ‘ndrangheta. Inchiesta che partirà da un caso di cronaca.
NEGLI ESTERI il caso diplomatico tra Egitto e Libia, con lo stato di Al Sisi che scarica Haftar. Vedremo perchè e quali saranno le conseguenze. Poi negli Usa dove Trump sta sparando le ultime cartucce per far ottenere un salvacondotto al principe saudita bin Salman, mossa che metterebbe il membro della famiglia reale al riparo anche dal caso Khashoggi.
NEL RADAR la nostra firma, Luca Mercalli, e le pagelle ai personaggi di sport e spettacolo del 2020.
IL SECONDO TEMPO con articolo sulle serie tv che riscrivono la storia. Poi il fumetto, con l’ultima opera irriverente di Leo Ortolani.
Il risiko delle amministrative si gioca sull’asse Roma-Napoli
di Vincenzo Bisbiglia, Sarah Buono, Vincenzo Iurillo, Giacomo Salvini, Elisa Sola
Il futuro dell’alleanza giallorosa, e del governo nazionale, si gioca sull’asse Roma-Napoli. Le candidature nelle altre città che andranno al voto nel 2021 verranno dopo, in un gioco ad incastro che porta fino a ministeri chiave come l’Economia, gli Affari Europei o l’Università. È sul Campidoglio e su Palazzo San Giacomo che si stanno concentrando Pd e M5S per trovare una quadra e correre insieme alle amministrative di primavera che, causa covid, potrebbero essere posticipate a settembre quando sarà conclusa la campagna vaccinale. Si vota in sei capoluoghi di Regione (Roma, Napoli, Milano, Torino, Bologna e Trieste) e altri 14 capoluoghi di provincia: una sorta di elezione di medio termine visto che subito dopo scatterà il semestre bianco e le tentazioni di cambiare governo saranno fortissime.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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