LIGURIA, LE INCHIESTE NON SPOSTANO L’ASSETTO DELLA REGIONE. BUCCI AVANTI NELLE PROIEZIONI, TESTA A TESTA NELLO SPOGLIO. Chi, nel centrosinistra, si aspettava uno scossone dovuto alle inchieste che a maggio hanno terremotato la Regione Liguria, con l’arresto di Giovanni Toti, è rimasto deluso. Così come chi sperava che l’esperimento del campo largo potesse d’ora in avanti decidere le sorti del Paese. I seggi si sono chiusi alle 15 e lo spoglio va a rilento, ma le proiezioni hanno già stabilito il vincitore: secondo la quinta realizzata da Opinio-Rai, il candidato del centrodestra, attuale sindaco di Genova, Marco Bucci, sarebbe in vantaggio al 48,4% sullo sfidante del centrosinistra, l’ex ministro Andrea Orlando, fermo al 47,6%. Diversa la situazione guardando lo spoglio reale: a metà delle sezioni scrutinate, quest’ultimo sarebbe avanti di un migliaio di voti. Un’incertezza che finora ha impedito agli esponenti politici di commentare. Per quanto riguarda le coalizioni (ma siamo sempre alle proiezioni), quella di centrodestra raccoglierebbe il 48,5%, mentre quella di centrosinistra avrebbe il 47,9%. Il Pd sarebbe il primo partito con il 27,8% seguito da Fdi con il 15,6%. Sul terzo gradino del podio la lista civica per Marco Bucci Vince Liguria al 9,5%, seguita dalla Lega all’8,7%, da FI al 7,8% e dalla civica per Bucci Orgoglio Liguria al 6,2%. Nel centrosinistra Avs viene dato al 6%, la civica Orlando presidente al 5%. Crollo dei 5S, che non raggiungerebbero il 5%. Il dato certo è l’astensione: l’affluenza definitiva è pari al 45,96%, in netto calo rispetto alla precedente tornata elettorale, quando si recò alle urne il 53,42%. La provincia ligure in cui si è registrata l’affluenza più alta è quella di Genova, con il 48,29%. Quella con l’affluenza più bassa è invece Imperia, con il 38,10%. Sul Fatto di domani l’analisi dei risultati definitivi.
BANDA DEI DOSSIER, 800MILA PERSONE SPIATE. COSÌ SONO STATE BUCATE LE BANCHE DATI DELLO STATO. Equalize, la società di investigazione al centro dell’inchiesta della procura di Milano che ha portato a smantellare una presunta associazione per delinquere finalizzata al dossieraggio illegale, sarebbe riuscita a spiare oltre 800mila persone: il numero – impressionante – è contenuto in un’intercettazione nella quale Samuele Calamucci, uno degli arrestati, riferisce di avere a disposizione, nel proprio ufficio, “un hard disk contenente una mole di dati enorme, pari almeno a 15 Terabyte”. L’organizzazione aveva accesso a tutte le banche dati dello Stato, comprese quelle dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di soggetti – scrivono gli inquirenti – che “godono di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri, e che spesso promettono e si vantano di poter intervenire su indagini e processi, per bloccare iniziative giudiziarie”. Oggi il governatore lombardo Fontana ha parlato dell’amico indagato Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera di Milano e socio di maggioranza di Equalize: “È una persona che ho sempre stimato e che continuo a stimare. Di questa faccenda sono stupito”. Per lui oggi la Procura ha chiesto i domiciliari. Tra gli indagati compare anche Pierfrancesco Barletta, attualmente vice presidente di Sea e numero due degli aeroporti milanesi, ma già nel consiglio di amministrazione di Leonardo, Milanosport e nella MI-Stadio srl, la società che gestisce lo stadio San Siro di Milano. La Procura, che ha sequestrato un server in Lituania, sta valutando anche una rogatoria in Inghilterra, dove c’era una sorta di centrale di hacker guidata da una donna. Sul Fatto di domani, oltre a seguire gli sviluppi dell’inchiesta, vi racconteremo la struttura dell’organizzazione, che poteva contare su molti clienti e un elevato numero di collaboratori. E vi spiegheremo com’è stato possibile, per gli indagati, avere accesso indisturbato ai dati degli italiani (non solo La Russa e Renzi).
MEDIO ORIENTE, A DOHA SPIRAGLI SULLA TREGUA TRA ISRAELE E HAMAS. PIACE LA PROPOSTA EGIZIANA. MA LA CNN RIVELA:”NON CI SARÀ CESSATE-IL-FUOCO PRIMA DELL’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE USA”. In apparenza, l’incontro avvenuto a Doha, a cui hanno partecipato i capi del Mossad, della Cia e il premier quatariota Mohammed Al-Thani, fa segnare “lievi progressi” verso una tregua a Gaza. In particolare, sia Israele che Hamas aprono alla proposta egiziana: due giorni di tregua per uno scambio tra quattro ostaggi e un certo numero di detenuti palestinesi. Ma la Cnn fornisce una lettura diversa: non bisogna aspettarsi “progressi significativi” nei colloqui, fino a quando non sarà dichiarato il vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In Israele la questione degli ostaggi resta al centro delle proteste contro il governo Netanyahu. Il primo ministro è stato contestato alla Knesset, mentre uno dei leader dell’opposizione, Benny Gantz, ha chiesto a Netanyahu di raggiungere un accordo. Durante un incontro con i deputati del suo partito Unità Nazionale, Gantz ha affermato che “è più che mai giunto il momento di impegnarsi per riportare a casa gli ostaggi”. Secondo Gantz, i combattimenti a Gaza dureranno ancora “anni”, ma ora la priorità per Israele è riportare a casa coloro che furono rapiti il 7 ottobre, giorno del massacro in Israele firmato da Hamas. Secondo il media Haaretz, 101 persone sono costrette a Gaza – 35 delle quali già morte – mentre 154 sono quelle rientrate. Anche il ministro della Difesa, Gallant, ha rivolto critiche molto dure al primo ministro sul modo di condurre il conflitto. Al fronte, si combatte in Libano, dove Hezbollah prosegue nei suoi lanci di razzi verso lo Stato ebraico, e l’esercito israeliano ha risposto attaccando Tiro. Sul Fatto di domani leggerete le novità sul conflitto in Medio Oriente.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Volkswagen vuole chiudere almeno tre fabbriche in Germania, sindacati in rivolta. Ad annunciare la decisione senza precedenti, sarebbe stato il consiglio di fabbrica del colosso dell’auto tedesca, riportato da alcuni media, secondo cui sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Nessuno stabilimento, dei 10 presenti nel Paese, sarebbe al sicuro e anche tutti gli altri siti sarebbero ridimensionati. “È una profonda pugnalata al cuore”, hanno dichiarato i sindacati definendo il piano “inaccettabile”.
Dati Onu, mai così tanta Co2 nell’atmosfera. La concentrazione di Co2 nell’atmosfera è arrivata, nel 2023, al livello record di 420 parti per milione (ppm), il 151% in più rispetto ai livelli pre-industriali. Lo rende noto l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo). Nel 2022 la Co2 era a 417,9 ppm, nel 2021 a 415,7 ppm. Nel 1750 era a 280 ppm. Negli ultimi 20 anni l’anidride carbonica in atmosfera è aumentata delll’11,4%.
Francia, rinviato al prossimo marzo il processo a Depardieu per abusi sessuali. È stato rinviato al 24 e 25 marzo 2025 il processo a Gérard Depardieu, 75 anni, l’attore francese accusato di abusi sessuali. Convocato oggi in tribunale, l’imputato non si è presentato. Il suo avvocato ha parlato di motivi di salute. Il presidente del tribunale ha ordinato una perizia medica a inizio marzo, per valutare le capacità dell’attore di poter comparire o meno dinanzi ai giudici. Ad accusare Depardieu sono due donne, che lavoravano nel mondo del cinema.
|