SCIOPERO GENERALE CONTRO LA MANOVRA, A ROMA SI CANTA “BELLA CIAO”. LANDINI: “500 MILA IN PIAZZA PER DIFENDERE LE LIBERTÀ E I DIRITTI DI TUTTI. QUESTO GOVERNO NON RAPPRESENTA IL PAESE”. Secondo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini sono state 500 mila le persone scese in piazza oggi per protestare contro la manovra economica del governo; cortei si sono svolti in 46 città. “Possiamo dire, dopo la giornata di oggi – ha detto Landini – che questo governo non rappresenta la maggioranza di questo Paese. E lo vogliamo dire al governo e alle imprese: abbiano l’umiltà di saper ascoltare le persone e il Paese. Grazie a voi e alla lotta che tutti insieme proseguiremo non abbiamo intenzione di fermarci, né con lo sciopero né con il referendum”. A Roma il corteo si è chiuso con i manifestanti che hanno intonato “Bella Ciao”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha partecipato al raduno. Qui una raccolta di notizie rispetto alla giornata di mobilitazione. Il Movimento 5 Stelle attacca il ministro Urso sventolando i dati Istat: “Proprio oggi che i lavoratori riempiono le piazze italiane per lo sciopero generale, l’Istat fornisce un altro tragico bollettino di guerra. Il fatturato dell’industria è ai minimi da quasi tre anni, l’export extra-Ue è al palo, il carrello della spesa vola a livello di prezzi e il potere d’acquisto delle famiglie si erode minuto dopo minuto”. Le tensioni maggiori si sono registrate a Torino, tra gruppi di antagonisti e forze dell’ordine vicino alla stazione di Porta Nuova. Davanti alla prefettura sono state lanciate uova con vernice rossa, e scanditi slogan contro Salvini e la Tav Torino-Lione; inoltre, sono state bruciate sagome con le foto della premier Meloni, del ministro Crosetto e dell’Ad di Leonardo, Cingolani. Manifestanti pro-Palestina hanno bloccato anche la stazione di Porta Susa. Sul Fatto di domani leggerete i particolari di questa giornata di mobilitazione.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY A SCHOLZ: “LA VERA PACE SI RAGGIUNGE SOLO CON LA FORZA”. E SOSTITUISCE IL COMANDANTE DELLE TRUPPE DI TERRA. Durante un colloquio telefonico, il presidente ucraino Zelensky – che oggi ha deciso di sostituire il comandante delle truppe di terra, Pavliuk, con Mykhailo Drapatyi – ha detto al cancelliere Olaf Scholz che “la vera pace si può raggiungere solo con la forza”. Il leader ucraino ha anche ringraziato la Germania “soprattutto per rafforzare le nostre capacità nella difesa aerea con Patriot e Iris-T, che hanno già salvato migliaia di vite”. Zelensky ritiene che sia necessario “aumentare la pressione sulla Russia e rafforzare le posizioni dell’Ucraina su tutti i fronti; è cruciale per costringere l’aggressore a una pace reale”. Una linea che è stata sposata appieno dalla risoluzione del Parlamento europeo sul sostegno a Kiev, che ha dato il via libera all’utilizzo di missili a lungo raggio con obiettivi da colpire in territorio russo. Una decisione che ha spaccato in più parti le posizioni degli europarlamentari italiani. In generale, l’Europa si prepara al peggio: la Germania sta sviluppando una app che permetterà ai tedeschi di raggiungere il bunker più vicino, la Svezia ha preparato un opuscolo di 32 pagine da divulgare alla popolazione per metterla a conoscenza sui comportamenti da tenere in caso di guerra. Sul Fatto di domani leggerete le novità rispetto al conflitto nell’Est, e un seguito sulle scelte, piene di contraddizioni, degli europarlamentari italiani nel voto alla risoluzione a favore di Kiev.
MEDIO ORIENTE, IN SIRIA I JIHADISTI ENTRANO AD ALEPPO. GAZA, ANCORA OPERAZIONI ISRAELIANE E SCONTRI CON HAMAS: 30 MORTI. I miliziani dell’Organizzazione per la liberazione del Levante – radunati sotto la sigla Hayat Tahrir al-Sham – sono entrati ad Aleppo. Si tratta della prima grande offensiva dal 2020, quando il regime di Assad, sostenuto da Russia e Iran, aveva confinato l’opposizione e le forze jihadiste nella regione di Idlib. L’esercito siriano sostiene di respingere l’offensiva ma le cose non sembrano così facili. Secondo David Carden, vice coordinatore regionale delle Nazioni Unite, la situazione nel nordovest peggiora, soprattutto per i civili, e si contano quasi 15 mila sfollati in tre giorni. Ad Aleppo il campus universitario è stato chiuso. L’offensiva dei ribelli ha riguardato almeno dieci aree sotto il controllo del presidente Assad, i morti sarebbero più di 250. Hayat Tahrir al-Sham è nato dalle ceneri di Al-Nusra, la frangia di Al Qaeda che si era inserita nella rivolta siriana del 2011 contro Assad. Dalla Siria a Gaza. I combattimenti proseguono nella Striscia. Secondo fonti palestinesi, 30 sono stati i morti. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulle tensioni in Medio Oriente, ed un reportage da Jenin.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Bancomat in tilt in Italia per una “interruzione della rete”: tranciati cavi in Svizzera. Nexi, Bancomat e Pagobancomat hanno ricevuto una comunicazione da Worldline di un incidente “relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia che sta avendo impatti su vari servizi di pagamento”. Alcuni cavi sono stati tranciati in Svizzera, durante lavori per la posa di tubi del gas, generando l’interruzione. I lavori per ripristinare la rete sono in corso.
Napoli, incendio in un b&b in piazza Municipio: morta una ragazza. L’incendio che ha provocato la morte di Emanuela Chirilli, 28 anni, pugliese, sarebbe scoppiato a causa di un corto circuito nella sauna. È questa l’ipotesi elaborata dalla Procura di Napoli , che ha aperto un’inchiesta sulla morte della ragazza. Chirilli è stata sorpresa nel sonno, letale l’asfissia. La Procura ha stabilito di procedere con l’autopsia per fugare ogni dubbio.
Roma, Totti indagato per omessa dichiarazione al fisco. Omessa dichiarazione di una parte di redditi legata a sponsorizzazioni e pubblicità. Una cifra che, a causa di sanzioni e interessi, avrebbe raggiunto i 200 mila euro. È quanto contestato all’ex calciatore della Roma, Francesco Totti dalla Procura. L’ex calciatore ha proceduto al pagamento di quanto dovuto all’erario, e questo potrebbe portare ad un archiviazione del procedimento.
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Contro lo spread val bene una guglia: Macron inaugura Notre-Dame. La cattedrale rinasce ma il presidente rischia sulla manovra
di Luana De Micco
Il governo Barnier rischia di cadere sulla manovra da un giorno all’altro, la Francia ingoia a difficoltà il rospo di valere come la Grecia sui mercati finanziari e i francesi sentono parlare per la prima volta di spread, ma oggi è un giorno di grandeur a Parigi. A cinque anni dall’incendio dell’aprile 2019 che ha devastato Notre-Dame, Emmanuel Macron ha messo in scena la visita della cattedrale rinata dalle sua ceneri.
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