SGARBI L’INDAGATO CANDIDATO IN EUROPA CON FRATELLI D’ITALIA. LUI: “ME L’HANNO CHIESTO E HO ACCETTATO”. L’onere della scelta lo addossa ad altri. “La volontà di candidarmi è stata dei vertici del partito, di Meloni, Donzelli e La Russa, con cui ho parlato e a cui ho dato la mia disponibilità”, dichiara oggi Vittorio Sgarbi, dopo che i giornali hanno dato la notizia che il suo nome sarà nelle liste delle elezioni europee con Fratelli d’Italia, poco lontano da quello di Giorgia Meloni. A neanche tre mesi dalle sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura, forzate dopo lo scandalo del quadro di Rutilio Manetti rubato e ricomparso in sua priorità in una versione molto simile, Sgarbi ha un nuovo orizzonte verso cui tendere: il Parlamento europeo. La destra non sembra sensibile alla palese ironia della vicenda: “Giorgia Meloni tiene così tanto all’immagine dell’Italia da candidare a rappresentarla un personaggio la cui vicenda ha destato un clamore mediatico anche sulla stampa estera talmente grande da ingenerare ironie e stupore in tutta Europa e non solo – chiariscono due deputati M5S -. Di questo passo non ci sorprenderebbe se in futuro candideranno Daniela Santanchè al Quirinale”. Ma, ironia a parte, la decisione appare molto grave, se vista dal lato dell’etica pubblica. Fratelli d’Italia, che si spaccia come partito della legge e ordine, candida senza problemi un indagato. Sul Fatto di domani ricorderemo le condanne, gli scandali e le inchieste aperte sul sottosegretario.
MULTI-CANDIDATURE E LEADER NELLE LISTE: LE EUROPEE ALL’ITALIANA (E PERCHÉ ALTROVE NON SUCCEDE). Non c’è solo Sgarbi, le novità dell’ultima ora in fatto di liste europee ha portato per un po’ di ore il marchio dell’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. I retroscena politici avevano fatto filtrare un’intesa con Matteo Renzi ed Emma Bonino per candidare il compagno della figlia, Marco Zambuto, nella circoscrizione Isole per la lista poutpourri degli Stati Uniti d’Europa. Con una nota però la Dc cuffariana ha comunicato “con rammarico di non aver raggiunto alcun accordo con la lista Stati Uniti d’Europa”. Ma la lista è ancora in evoluzione e per molti alla fine la candidatura arriverà. Sarà invece in campo con Stati Uniti d’Europa la moglie di Clemente Mastella, Sandra Lonardo. Si presenterà con il cognome del marito però, visto che il suo è legato al ricordo dell’inchiesta per presunta concussione nell’Asl di Caserta, finita con un’assoluzione in primo grado. Oltre agli impresentabili, comunque, il problema delle Europee è la frode politica che molti partiti hanno scelto di rifilare ai loro elettori, con i leader di partito, e nel caso di Meloni anche leader del Paese, che figureranno in primo piano nelle liste dei candidati ma non andranno mai a occupare il seggio a Bruxelles, lasciando il posto a qualcuno dei non eletti. Sul Fatto di domani ci occuperemo di un’altra anomalia tutta italiana sul voto europeo: le multi-candidature (la prassi cioè, per i nomi di richiamo di presentarsi nelle liste di varie circoscrizioni, pur potendo essere eletti una sola volta): vedremo cosa succede negli altri Stati membri Ue, dove la politica non ricorre a queste scorciatoie.
DECRETO 1° MAGGIO, MATTARELLA CONTRO IL LAVORO POVERO, BOMBARDIERI PARLA AL FATTO. L’OPPOSIZIONE RIPRESENTA IL SALARIO MINIMO. “Non dobbiamo dimenticare le disparità sociali e territoriali che perdurano; gli esclusi; il fenomeno dei lavori precari e sottopagati. Il basso livello retributivo di primo ingresso dei giovani, che induce tanti di loro a recarsi all’estero”, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concludendo il suo intervento a Cosenza per le celebrazioni della Festa del Lavoro ci va giù pesante. A qualcuno nel governo dovrebbero fischiare le orecchie: ieri la compagine meloniana ha presentato ai sindacati lo sbiadito pacchetto per il Primo maggio (varato oggi in Consiglio dei ministri), fatto di mance, misure spot e incentivi alle imprese. Pacchetto che ha sollevato critiche da parte di sindacati e opposizioni. Oggi non è mancato l’ennesimo morto sul lavoro, per fare un esempio (un allarme, quello dei decessi, rilanciato anche oggi dal Quirinale). Un operaio è stato colpito da una gru a Fiume Veneto, in provincia di Pordenone. Del deludente decreto parleremo, sul Fatto di domani, con il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, cui chiederemo anche com’è andato l’incontro di ieri tra sigle sindacali e governo. Ma ci occuperemo anche dell’iniziativa di M5S, Pd e Avs che hanno presentato una nuova proposta di legge per il salario minimo. Vedremo infine, dati Istat alla mano, come in Italia i salari continuino a scendere rispetto a un’inflazione che rimane sostenuta. Sempre in tema, oggi hanno scioperato i dipendenti della fabbrica Stellantis di Pomigliano D’Arco per protestare, tra l’altro, contro “la carenza delle norme di sicurezza in fabbrica ed il mancato ripristino della scala mobile per la mensa”.
GUERRA ISRAELE -HAMAS, IL PREMIER NETANYAHU CONFERMA: “CON O SENZA ACCORDO ENTREREMO A RAFAH”. STATI UNITI CONTRARI. Israele entrerà a Rafah per distruggere i battaglioni di Hamas “con o senza un accordo” sulla tregua. Il premier Benjamin Netanyahu rassicura così i “falchi” del suo governo. Le dichiarazioni di Netanyahu hanno scatenato la contestazione dei parenti degli ostaggi; l’accordo con Hamas ruota attorno alla liberazione di quelle persone che il 7 ottobre – giorno del massacro firmato dai fondamentalisti con 1.200 morti e 3.000 feriti – a centinaia sono state portate via con la forza per essere rinchiuse nei tunnel della Striscia. Secondo il Wall Street Journal, la tregua dovrebbe prevedere due fasi; la prima prevede tre settimane di cessate-il-fuoco con il rilascio di almeno 20 ostaggi in cambio di diverse decine di detenuti palestinesi. Nella seconda fase, la pausa dai combattimenti sarebbe di dieci settimane per la liberazione dei restanti ostaggi, e potrebbe essere prolungata di un anno. La risposta di Hamas a questo piano dovrebbe arrivare mercoledì. Su questo scenario pesa la decisione se dare il via all’operazione a Rafah dove si sono trincerati i battaglioni di Hamas, argomento che ha determinato lo scontro tra la Casa Bianca e il premier israeliano, per la presenza di un milione di sfollati. Gli Stati Uniti hanno detto più volte di essere contrari e lo hanno ribadito anche oggi con il portavoce del Consiglio per la sicurezza, John Kirby. Sul Fatto di domani leggerete ulteriori notizie sulla guerra in Medio Oriente – Netanyahu ha anche criticato la Corte penale internazionale che starebbe valutando un mandato di arresto nei suoi confronti – e aggiornamenti sulle proteste pro-Palestina nelle università americane.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Chiuse le indagini sul patrimonio di Dell’Utri: “Così B. pagò il suo silenzio”. Secondo i magistrati della Procura di Firenze, che hanno depositato l’avviso di chiusura indagini, l’ex premier avrebbe pagato l’amico Marcello al fine di “occultare la più grave condotta di concorso nelle stragi”. A marzo a Dell’Utri sono stati sequestrati 10 milioni e 840mila euro. Oltre che per concorso nelle stragi del 1993 (inchiesta in cui era coinvolto fino alla sua morte pure Berlusconi), Dell’Utri è stato indagato per la violazione della normativa antimafia.
Gianfranco Fini condannato a 2 anni e 8 mesi per la casa di Montecarlo. L’ex presidente della Camera e leader di AN è stato condannato a 2 anni e 8 mesi nel processo legato all’acquisto di un appartamento a Montecarlo. L’accusa è di riciclaggio. Condannati a 5 anni Elisabetta Tulliani e il padre Sergio, a 6 anni il fratello. “Non ho autorizzato la vendita ad una società riconducibile a Giancarlo Tulliani. Quando ho dato l’ok non sapevo chi fosse l’acquirente”, ha ribadito Fini dopo la sentenza. I suoi difensori annunciano che faranno appello.
Balneari, il Consiglio di Stato dà torto al governo. Il Consiglio di Stato conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024. Facendolo, si richiama “ai principi della Corte di Giustizia Ue” per dare “immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”. Nella sentenza si sottolinea che la risorsa spiaggia “è scarsa”.
Sciopero nazionale dei trasporti nel fine settimana. Trenitalia ha annunciato che, dalle 21 di sabato 4 maggio alle 20:59 di domenica 5 maggio, si fermerà il personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord . Un stop di 24 ore durante le quali i treni potranno subire variazioni o cancellazioni. Non saranno assicurate fasce di garanzia.
Londra, un uomo accoltella i passanti in una stazione della metropolitana. Un ragazzo di 13 anni è morto e altre 5 persone sono rimaste ferite stamattina nella metropolitana di Hainault, a Londra, dove un uomo armato di katana ha colpito a caso i presenti. L’aggressore, un 36enne, è stato fermato. La polizia ha subito escluso la pista terroristica.
OGGI LA NEWSLETTER FATTO FOR FUTURE
Livio De Santoli: “La transizione ecologica giusta non può che essere anche sociale”
di Elisabetta Ambrosi
“Affrontare la crisi climatica richiede un rinnovato ambientalismo progressista in grado di contrastare sia il negazionismo delle destre, che la religione del capitalismo: e occorre oggi scegliere con decisione da che parte stare”. Non ci sono dubbi secondo il prof. Livio De Santoli, professore ordinario di Energetica alla Sapienza Università di Roma – dove è prorettore per la Sostenibilità – e autore del libro Rigenerazione. Giustizia ambientale ed Energia nell’Europa del Futuro (in uscita il prossimo 3 maggio per Castelvecchi).
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