Aleppo è nelle mani dei gruppi jihadisti appoggiati dalla Turchia: migliaia di civili in fuga. L’Onu evacua, italiani nei convogli. L’attacco non è avvenuto a sorpresa, ma con inaspettata rapidità. I ribelli hanno preso possesso della metropoli nel nord della Siria a lungo contesa nella guerra civile scoppiato nel 2011 e dal 2016 tornata sotto il controllo del regime di Bashar Al Assad. Il gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e le fazioni alleate hanno preso la maggior parte della città, dei centri governativi e delle prigioni”, ha reso noto l’Osservatorio siriano per i diritti umani, compresi il quartier generale della polizia e l’edificio del governatorato e hanno annunciato l’imposizione di un coprifuoco di 24 ore da oggi alle 17 ore locali (le 16 in Italia) fino alla stessa ora di domani. Secondo la ong, da mercoledì solo 327 le persone uccise nei combattimenti. Le Nazioni Unite hanno avviato un’evacuazione dalla città martire verso Damasco. Nel primo convoglio di auto ci sono mezzi con alcuni italiani a bordo. Sul Fatto di domani troverete la cronaca e l’analisi di ciò che sta avvenendo in Siria.
Libano, traballa la tregua: Israele bombarda: “Hezbollah ha violato gli accordi, colpite attività minacciose”. Le Israel Defense Forces hanno condotto diversi attacchi oltre il confine contro “attività che rappresentavano una minaccia per lo Stato di Israele, violando gli accordi di cessate il fuoco”. In particolare, comunica il portavoce in lingua araba Avichai Adraee, un raid aereo ha colpito un veicolo su cui i miliziani di Hezbollah stavano caricando lanciarazzi, scatole di munizioni e “altro equipaggiamento militare”. Inoltre, viene riferito, “è stata monitorata un’attività terroristica in una struttura di Hezbollah” alla periferia del villaggio di Baisariyeh, a sud di Sidone, che conteneva “piattaforme missilistiche”. Infine, l’aeronautica ha condotto un attacco su un veicolo militare che operava nell’area di un sito di produzione di razzi del gruppo a Majdal Zoun, poco lontano dal confine. I raid proseguono anche nella Striscia di Gaza. A Khan Younis un drone ha ucciso 5 persone tra cui 3 operatori umanitari della “World Central Kitchen”, ong statunitense già colpita il 2 aprile. Secondo l’esercito una delle vittime era un terrorista che aveva preso parte ai massacri del 7 ottobre 2023.
Salvini: “Già 15 scioperi a dicembre, pronto a intervenire”. Landini: “Ribellarsi contro le ingiustizie”. “A dicembre si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale. Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini”, ha detto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini all’indomani dello sciopero generale di Cgil e Uil. Per Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, “senza rivolta contro le ingiustizie non c’è libertà. La messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone”.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Napoli, gli parte un colpo di pistola e ferisce la figlia di 7 anni: “Proiettile vagante”. Mentre maneggiava una pistola nella sala da pranzo della sua abitazione, un uomo ha esploso accidentalmente un colpo, ferendo sua figlia di sette anni. L’episodio è avvenuto a San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli. L’uomo, un 46enne pluripregiudicato che sarebbe legato al clan Mazzarella, è stato denunciato dalla Squadra Mobile per lesioni colpose e detenzione abusiva di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.
Il Sistema di Garanzia 2023 per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza non promuove la Lombardia. Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna si confermano le tre Regioni al top della sanità italiana. Bene anche Piemonte, Marche e Umbria, mentre rispetto all’anno precedente la Lombardia scende all’ottavo posto (e potrebbe quindi uscire dalla cinquina cui spetta una quota premiale). Male Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta.
Feltri: “Gli extracomunitari? Gli sparerei in bocca. I musulmani sono una razza inferiore”. “Non frequento le periferie, non mi piacciono. Sono caotiche, brutte e soprattutto piene di extracomunitari che non sopporto. Basta guardarli, vedi quello che combinano qui a Milano. Gli sparerei in bocca. Non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori”. Sono le parole pronunciate da Vittorio Feltri, giornalista e consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia, durante la trasmissione La Zanzara due giorni fa. “Ci aspettiamo le dimissioni di Feltri”, ha detto il segretario del Pd Milano Alessandro Capelli.
|