UCRAINA E DIALOGO CON RENZI, IL PD DIVISO NON AZZANNA LE DESTRE IN TILT SU KIEV. CONTE: “RESUSCITARE MATTEO È UN HARAKIRI”. Mentre nella maggioranza si accendono i contrasti con la Lega sulla guerra in Ucraina, il Pd perde l’occasione per incalzare il governo. Anzi lo critica da destra, da una posizione filo-atlantica che predilige le armi alla diplomazia. Ieri la dem Pina Picierno (vicepresidente del Parlamento europeo) ha superato il governo sul terreno del bellicismo. Mentre Antonio Tajani ribadiva il No del governo all’uso delle armi italiane nel territorio russo (con la fine dei vincoli sugli strumenti bellici) l’esponente dem rimproverava così il ministro degli Esteri: “Pone il nostro Paese su un pericoloso crinale antieuropeo. Assicurare sicurezza e l’integrità territoriale dell’Ucraina significa proteggere l’Europa”. Sul Fatto di domani sonderemo gli umori dei parlamentari del Nazareno per capire l’orientamento del partito. Ma il conflitto ucraino divide anche a destra. Ieri, dopo il vertice di maggioranza e il lancio del comunicato congiunto, la Lega ha lasciato circolare una nuova nota con un passaggio aggiuntivo (assente dal primo testo): “Appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini”. Subito dopo Salvini ha minimizzato: “Stesso contenuto”, “un semplice errore, non c’è alcun problema ‘o caso’ nella maggioranza”. Ma le divisioni del Pd lasciano l’opposizione azzoppata di fronte alla maggioranza divisa: nel suo intervento sul Fatto di oggi, Goffredo Bettini ha invitato a “rompere con un atlantismo durato troppo”. Ma ha anche criticato il dialogo con Renzi e l’idea di “consegnargli le chiavi del centro”. Il leader M5s Giuseppe Conte stronca l’apertura del Pd al segretario di Italia Viva come un suicidio: “Scelta inaccettabile, se vogliamo che il progetto politico progressista sia costruito nel segno, per noi imprescindibile, dell’etica pubblica”. Dopo gli abbracci a favore di telecamera tra Elly e Matteo, Schlein non si sbilancia sull’alleanza con Renzi. Alle 19 la segretaria parteciperà alla festa dell’Unità di Procida insieme a Vincenzo De Luca. Poi sarà ospite di In Onda su La7. Sul Fatto di domani, vi racconteremo le contraddizioni democratiche con la maggioranza in difficoltà sull’Ucraina.
UCRAINA-RUSSIA, STOLTENBERG: “NATO ESCLUSA DALL’OFFENSIVA DI KIEV NEL KURSK”. MOSCA, L’ECONOMIA DI GUERRA VERSO IL DECLINO (MA PIL E SALARI SONO CRESCIUTI). La guerra procede nel territorio di Kiev e nelle regioni russe di confine, come Kursk e Belgorod. Danimarca ed Estonia hanno esortato gli alleati di Kiev a consentire l’impiego dell’arsenale occidentale anche nei territori di Mosca. Della stessa idea, non da oggi, è il segretario della Nato Jens Stoltenberg: “L’Ucraina aveva il pieno il diritto di lanciare la sua offensiva a sorpresa nella regione di Kursk come atto di autodifesa: i soldati russi, i carri armati e le basi in quell’area sono obiettivi legittimi secondo il diritto internazionale”. Stoltenberg escluso il coinvolgimento della Nato nell’attacco ucraino in territorio russo. Kiev ha affermato di aver conquistato decine di insediamenti e più di 1.200 chilometri quadrati di territorio: durante l’attacco di ieri sera nella città di Belgorod, sarebbero morte 5 persone con 36 feriti. In Ucraina, intanto, prosegue l’offensiva Russa. A Kharkiv, dopo l’attacco di ieri ad un edificio residenziale con una bomba planante, il bilancio è salito ad almeno sette morti e 97 feriti, tra cui 22 bambini. Le autorità ucraine hanno annunciato di aver neutralizzato 24 droni russi in volo verso Kiev. Vanno avanti i lavori per ripristinare le rete elettrica dopo i raid di Putin sulle infrastrutture energetiche. Dall’alto lato, Mosca ha annunciato di aver preso il controllo del villaggio di Kirovo nell’autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk. Nella stessa regione, il mirino è sulla località di Chasiv Yar: almeno 5 persone avrebbero perso la vita in un attacco del Cremlino avvenuto in mattinata. Ma in patria, emergono crepe nel consenso di Putin per via dell’invasione ucraina nel Kursk. Sul Fatto di domani vi racconteremo la guerra e l’economia della Russia: all’orizzonte si scorgono problemi, mentre sono cresciuti il Pil e i salari, smentendo le ottimistiche previsioni sugli effetti delle sanzioni.
ISRAELE, I FAMIGLIARI DELI OSTAGGI ATTACCANO NETANYAHU E PUBBLICANO VIDEO CON LE DONNE RAPITE INCINTE. GAZA, AL VIA LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONI CONTRO LA POLIOMELITE. Mentre proseguono le operazioni dell’Idf nella Striscia, a Gaza è iniziata oggi la campagna di vaccinazioni contro la poliomelite, dopo il primo caso di contagio negli ultimi 25 anni: un bambino di 10 mesi, ora paralizzato alla gamba. L’iniziativa è condotta dal ministero della Sanità di Hamas, insieme all’Onu e alle ong. Il piano prevede la dose del siero per 640.000 bambini, uno sforzo importante durante una guerra che ha distrutto il sistema sanitario. In Israele, invece, i familiari degli ostaggi nelle mani della milizia islamica lanciano un duro attacco a Netanyahu pubblicando un video vietato dalle autorità. Il filmato racconta, secondo l’emittente Channel 12 che ne ha trasmesso uno stralcio, come alcune donne siano state violentate dai sequestratori e abbiano messo al mondo un bambino nei covi di Hamas. Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha dichiarato: “Che ogni cittadino sappia che se verrà rapito, il premier farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas”. I raid di Israele lungo la Striscia non si fermano: decine di civili sarebbero stati uccisi e feriti oggi negli attacchi aerei a Gaza City, nel campo profughi di Jabalia e in quello di Nuseirat. Almeno 89 morti e 205 feriti nelle ultime 24 ore. L’altro fronte è in cisgiordania: sei palestinesi sono stati arrestati dopo i due attentati con autobomba che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver sventato nella zona di Gush Etzion. Nel frattempo, nelle scorse ore le Idf hanno circondato Hebron e altre località limitrofe.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Brasile, la Corte suprema ha ordinato il blocco della piattaforma X di Elon Musk. Il ministro Alexandre de Moraes, della STF (Corte Suprema Federale), ha ordinato il blocco del social network X su territorio del Brasile dopo che la piattaforma non ha nominato un rappresentante legale nel Paese. La decisione è arrivata dopo che giovedì la Corte aveva utilizzato il proprio profilo su X per pubblicare un documento firmato dal ministro Alexandre de Moraes in cui chiedeva a Elon Musk, di presentare entro 24 ore il nome del nuovo rappresentante legale di X in Brasile, pena la messa offline del social network nel Paese. Sono stati avvisati i principali operatori di telecomunicazioni del Brasile: Vivo, Claro e Tim. Musk ha accusato il giudice di aver violato le leggi del suo Paese, bollandolo come “un dittatore e un impostore”. “Il popolo del Brasile verrà a sapere dei suoi crimini – ha incalzato – Non importa quanto si sforzi di impedirlo”.
Omicidio Verzeni, “Scusa per quello che ti sto per fare”: la frase di Sangare prima di accoltellare a morte Sharon. Un dettaglio trapelato dall’interrogatorio del fermato per l’omicidio della barista a Terno d’Isola. Nella sua confessione Sangare racconta che la donna mentre era colpita chiedeva: “Perchè? Perchè?”. Secondo la sua ricostruzione, era uscito dalla sua casa occupata di Suisio un’ora prima del delitto con un coltello con l’intenzione di colpire una qualsiasi persona.
Incidente a Fondi (Latina): muore mamma di 24 anni, ricoverato il figlio. Arrestato il compagno 22enne: guidava positivo ad alcol e droga. A bordo della Volkswagen, oltre ai due genitori, si trovavano il figlio (neonato di pochi mesi) e la sorella del padre. Quest’ultimo è risultato positivo alle analisi per rilevare la presenza di alcol e droghe nel sangue: il 22enne, dimesso dall’ospedale, è stato trasferito agli arresti domiciliari dalla polizia stradale di Formia. Solo la mamma ha perso la vita: gli altri passeggeri sono stati trasportati in gravi condizioni in ospedale; il piccolo, in particolare, è stato trasferito in eliambulanza a Roma.
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