Sul Fatto di domani torneremo sui contagi da covid: oltre all’analisi dei dati di giornata, vi daremo conto dei numeri aggiornati che riguardano le province italiane. Il Nord Est si conferma l’area maggiormente colpita dal virus. Ma ci sono altre tabelle che preoccupano: sono quelle del Censis relative alla Didattica a distanza, che certificano quanto sia dannosa per i ragazzi. Andremo poi a scoprire l’ultima di Guido Bertolaso.
La Politica si occuperà ancora del Mes e in particolare di cosa sta accadendo all’interno dei 5S dopo le dichiarazioni di Beppe Grillo su un possibile contributo del 2% per i patrimoni sopra i 50 milioni. Aria di tempesta anche in casa Forza Italia: chi può ancora dirsi parte del cerchio magico di Berlusconi?
Il nostro Focus sarà dedicato al Reddito di cittadinanza, dopo le polemiche degli ultimi giorni: cercheremo di capire come funziona e ospiteremo un’analisi di Domenico De Masi.
La Cronaca ci porterà a Firenze – dove la procura ha rigettato l’eccezione di competenza territoriale presentata dai legali di Matteo Renzi, che chiedevano di trasferire a Roma l’inchiesta sulla fondazione Open – e si occuperà dei conflitti d’interesse del senatore Pd, Andrea Marcucci. Leggerete poi da chi è composto il nuovo staff del governatore campano, Vincenzo De Luca, e la drammatica testimonianza della madre di una ragazza morta nella strage di Viareggio.
E poi ancora, gli sviluppi della vicenda Suarez, dove sono indagati il manager della Juve Paratici e due avvocati (ma nelle carte c’è anche il nome della ministra De Micheli, che si sarebbe interessata al caso). Ci occuperemo della sentenza tedesca secondo cui i nomi di Falcone e Borsellino si possono usare per una pizzeria perché tanto “la memoria è sbiadita” e di un triste anniversario: il 6 dicembre 1990 un MB-326 dell’Aeronautica Militare cadde su un edificio dell’Istituto Tecnico Salvemini di Casalecchio di Reno (Bologna) causando la morte di dodici studenti e il ferimento di altre 88 persone. Ce lo racconterà Antonio Padellaro in un articolo di cui potete leggere di seguito un’anteprima.
Gli Esteri andranno in Libia per capire quali sono le reali condizioni del Paese dilaniato dalla guerra, mentre si discute del futuro assetto politico, e poi in Venezuela, dove si vota domenica.
Infine il Secondo Tempo, con le lettere inedite dello scrittore austriaco Stefan Zweig, e il consueto appuntamento con l’inserto “Che c’è di bello”.
Sono 24.009 i nuovi positivi al coronavirus a fronte di 206mila tamponi effettuati. Le vittime delle ultime 24 ore sono state 814, leggermente in calo rispetto alle 993 di ieri ma ancora tante. Il saldo tra ingressi e uscite in terapia intensiva è negativo di 30 unità e continua anche il calo dei ricoverati nei reparti ordinari: sono 572 in meno. Otto regioni domenica cambiano colore.
La strage dei ragazzi di Casalecchio, uno squarcio (anche) nella giustizia
di Antonio Padellaro
“Io, la mattina del 6 dicembre 1990, ero al lavoro nello stabilimento Alcisa, che è un’industria alimentare di Zola Predosa e qualcuno mi ha detto: ho sentito che un aereo è caduto sulle colline di Casalecchio. Al che, siccome nell’azienda c’è una torre molto alta, sono salito al settimo piano, da dove appunto si scorge tutta la collina di Casalecchio, e da lontano ho visto del fumo. Più tardi la centralinista mi ha chiamato per dirmi che c’era mia moglie al telefono. Parlai con Vittoria che mi disse di andare a vedere presso la succursale della scuola che frequentava mia figlia Alessandra, il Salvemini. Mi disse che c’era molta gente e che aveva sentito dire che un aereo da turismo era caduto vicino alla scuola, in via del Fanciullo 2. Mi precipitai, presi la macchina e mentre mi avvicinavo vedevo che c’era molta gente, e quindi a un certo punto mi obbligarono a lasciare la macchina. Scesi e mi misi a correre: quasi cominciavo a sentire un presentimento. Mi avvicinavo e vedevo che c’erano carabinieri, vigili del fuoco e un grande agitarsi di gente sgomenta. Poi vidi lo squarcio. Quel maledetto squarcio che è rimasto nella scuola. Lo squarcio che è rimasto dentro di noi”. Camminiamo intorno al muro di cinta, basso, sovrastato da una grata di ferro smozzicata dalla ruggine, ma non troviamo un varco e allora scavalchiamo. L’ingresso della palazzina è sbarrato da alcune assi di legno incrociate. Si potrebbe entrare lo stesso, ma noi cerchiamo lo squarcio che è sul lato opposto dell’edificio giallastro, circondato da un prato di dimensioni modeste e confinante con i bassi condomini della periferia di Casalecchio. Sulla parete, all’altezza del secondo piano, il buco dove l’Aermacchi s’infilò uccidendo 12 studenti e ferendone 88 è una grande orbita vuota, con i bordi sfregiati dallo sfasciume dei calcinacci penduli, e dentro una specie di fondale di compensato marcito per celarne, ma solo in parte, l’oscenità. Vittorio Gennari indica la cavità, vittima che guarda il carnefice.
(continua a leggere sul giornale di domani)
Torna stasera, alle 22,45 su Nove, La Confessione di Peter Gomez: ospite della puntata, il professor Alberto Zangrillo: “L’Ospedale in Fiera di Milano? Scelta politica”. “Forza Italia? Molti mi odiano, cialtroni che cercano di ostacolarmi da 20 anni”.
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