FRANCIA, IL PRESIDENTE MACRON PUNTA SU BAYROU COME NUOVO PREMIER. Il presidente Macron vuole nominare al più presto il nuovo primo ministro. Da più parti si fa il nome di François Bayrou, per le sue doti di dialogo che possono tornare utili nel rapporto con la destra di Marine Le Pen e con la sinistra; sono questi i due fronti che unendosi in una improbabile alleanza hanno mandato a casa Barnier dopo appena tre mesi di incarico. Macron oggi ha avviato gli incontri che sono necessari per uscire da questa ennesima crisi: dopo aver accolto le dimissioni di Barnier, sfiduciato ieri sera, due gli appuntamenti per il capo dell’Eliseo. Uno con il presidente dell’Assemblée Nationale, Yael Braun-Pivet, e l’altro con il presidente del Senato, Gérard Larcher. Di certo Macron non vuole arrivare al fine settimana, quando i leader mondiali saranno a Parigi per l’inaugurazione della restaurata Notre Dame, con una crisi politica che in molti attribuiscono alla sua conduzione. Sul Fatto di domani leggerete gli ultimi sviluppi delle vicende politiche francesi – Macron ha smentito che annuncerà stasera il nome del nuovo premier – con interviste ad esperti, e analisi sulle ricadute che la crisi d’Oltralpe può avere in Italia.
MEDIO ORIENTE, AMNESTY ACCUSA ISRAELE DI GENOCIDIO A GAZA, LO STATO EBRAICO: “RAPPORTO BASATO SU MENZOGNE”. SIRIA, I JIHADISTI PRENDONO ANCHE HAMA. Amnesty International ha elaborato un dossier nel quale accusa Israele di aver cercato di commettere un genocidio nella Striscia di Gaza. L’ingresso dell’esercito nell’enclave era stato motivato come reazione al massacro subito da parte di Hamas il 7 ottobre, con 1.200 morti e centinaia di ostaggi catturati. Ma, a parere di Amnesty, a Gaza si è andati al di là della risposta militare, cercando di annientare i civili in modo sistematico. Israele, tramite il suo ministero degli Esteri, ha respinto le accuse: “La deplorevole e fanatica organizzazione Amnesty International ha ancora una volta prodotto un rapporto inventato, completamente falso e basato su menzogne”. Secondo lo Stato ebraico, il vero genocidio è stato quello compiuto da Hamas il 7 ottobre e “Israele si sta difendendo, agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale”. Intanto si riparla di trattative per la liberazione degli ostaggi costretti nei tunnel della Striscia. Una delegazione israeliana è andata al Cairo per discutere un eventuale accordo con Hamas. Dentro Israele, molte famiglie delle persone ancora in mano ai fondamentalisti, accusano il primo ministro Netanyahu di non voler trovare una soluzione al fine di salvare i loro cari. Da uno scenario all’altro. In Siria i jihadisti, dopo aver preso Aleppo, sono entrati a Hama, la terza città del Paese; lo stesso esercito siriano ha confermato di essersi ritirato. L’avanzata dei ribelli, dunque, prosegue, nonostante Russia e Iran abbiano reagito proclamando ancora una volta l’appoggio al presidente Assad. Sul giornale di domani leggerete ulteriori notizie sul Medio Oriente in fiamme.
LAVORO PRECARIO E SALARI DA FAME, DA MODENA A GENOVA GLI OPERAI INIZIANO A NON POTERNE PIÙ. “I lavoratori metalmeccanici vogliono riconquistare il contratto, ed è per questo che oggi in Ansaldo c’è sciopero. Sciopero in concomitanza con l’assemblea di Confindustria proprio per mandare un segnale chiaro”: con queste motivazioni i lavoratori di Ansaldo Energia genovesi hanno scioperato per due ore e manifestato stamani davanti alla sede della fabbrica dove era in corso l’assemblea di Confindustria Genova. Gli operai, dopo la rottura del tavolo con Finmeccanica a novembre, chiedono che il contratto collettivo venga rinnovato subito tenendo conto degli aumenti dei minimi salariali, dei diritti e della riduzione dell’orario di lavoro. Lo sciopero è stato indetto da Fiom Cgil e Fim Cisl e proseguirà venerdì 13 con una manifestazione cittadina. Ma quella di Genova non è l’unica protesta. Ieri nello stabilimento modenese della Maserati si è presentato John Elkann, prima tappa italiana di un tour Stellantis dopo l’addio di Carlo Tavares. Ma, a differenza di quanto magnificato ieri dall’azienda, l’incontro con i lavoratori non è andato proprio benissimo. La Rsa Fiom Cgil di Maserati e la Fiom Cgil di Modena hanno riservato al presidente dichiarazioni al veleno: “Leggiamo che ha incontrato tutti i dipendenti… è stato informato male… Se ha visto persone che indossavano la divisa aziendale o erano scelti o erano controfigure perché quelli veri sono in cassa integrazione da mesi e hanno visto ora la tredicesima proporzionale al tempo lavorato, meno di 60 giorni in un anno”. Lo stabilimento è fermo dal 22 novembre e dovrebbe riprendere la produzione non prima di febbraio. Sul giornale di domani analizzeremo le crisi aziendali e la protesta degli operai, che comincia a montare in tutta Italia. Domani, dopo giorni di silenzio, Elly Schlein sarà a Pomigliano.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
M5S, in corso nuovo voto online voluto da Grillo. La consultazione è stata aperta alle 10 di oggi e terminerà alle 22 di domenica 8 dicembre. Anche questa volta la votazione si svolgerà esclusivamente utilizzando lo strumento telematico on line SkyVote. In questa occasione non sono messi tutti i quesiti, ma soltanto quelli relativi alle modifiche statutarie. La grande incognita è quella del quorum: per essere valido il devono partecipare almeno 44.705 iscritti.
‘Ndrangheta a Brescia, 25 arrestati: tra loro una suora. Ci sono anche un ex consigliere di Fdi, Giovanni Acri, uno della Lega, Mauro Galeazzi, e suor Anna Donelli tra le persone coinvolte in un’operazione antimafia della Procura di Brescia: gli indagati avrebbero favorito la cosca Tripodi. La religiosa, in particolare, è accusata di concorso esterno: si sarebbe occupata di “garantire il collegamento con i sodali detenuti” in carcere agendo come una sorta di intermediaria.
È morto Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano ed ex cognato di Craxi. Deputato per il Partito Socialista in due legislature, è stato primo cittadino del capoluogo lombardo tra il 1986 e il 1992. Ricevette un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta Mani Pulite con l’accusa di ricettazione di 500 milioni di lire: per quella vicenda, fu poi condannato a 4 anni per corruzione nel processo Aem, ottenendo la riabilitazione nel 2007 e tornando così incensurato. Assolto in appello dopo la condanna in primo grado per finanziamento illecito al processo Enimon, uscì da altri due processi con assoluzione e prescrizione.
Sanremo, “illegittimo l’affidamento diretto alla Rai”. Il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival della canzone italiana (anni 2024/2025). I giudici hanno accolto il ricorso presentato dal presidente dei discografici italiani, Sergio Cerrutti. Confermata solo l’edizione 2025 su Rai1. Viale Mazzini è già pronta al ricorso.
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