Sul Fatto di domani in primo piano ancora lo scontro tra governo e regioni sulle “zone rosse”: nonostante l’appello del ministro Speranza, il governatore della Calabria Spirlì e quello lombardo Fontana contestano le ordinanze che entrano in vigore domani. Dietro le proteste dei presidenti, c’è anche la regia del leader della Lega Salvini. Alla vigilia dei nuovi provvedimenti, siamo andati a capire cosa accade a Milano (dove c’è un importante focolaio al Trivulzio) e a Reggio Calabria.
Oggi l’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato i criteri che hanno portato all’individuazione delle tre aree. Eppure ci sono casi come quello della Campania di De Luca che, dopo aver chiesto e adottato nelle scorse settimane misure estreme, non rientrano nelle regioni chiuse. Così come ci sono città in cui il contagio è basso che sono costrette alla serrata perché si trovano nelle regioni più colpite. Delle tensioni degli ultimi giorni si parlerà nel vertice di maggioranza che si apre in questi minuti: per la prima volta ci sarà anche Renzi, l’alleato che si comporta da oppositore.
Il nostro Focus sarà dedicato a Fratelli d’Italia: cercheremo di capire chi c’è dietro – multinazionali, immobili, investimenti – il partito di Giorgia Meloni, che sul web continua a veder aumentare il suo consenso.
C’è poi la partita tutta ancora aperta delle elezioni americane: Biden sembrerebbe vicino alla vittoria, ma Trump chiede lo stop allo spoglio. Tracceremo un’analisi del voto delle varie comunità e vi daremo conto degli scontri di piazza che si stanno verificando in molte città.
Tornando in Italia, questa mattina la città di Roma si è fermata per l’ultimo, commosso saluto al suo mattatore, Gigi Proietti. Di seguito potete leggere un’anticipazione del racconto che ne faremo nella sezione Radar. In quelle pagine ospiteremo anche una lettura di Barbara Spinelli sull’islamofobia.
Infine il Secondo Tempo, con una rilettura dei miti del rock… attraverso gli occhi dei grandi classici.
Sono 34.505 i nuovi positivi al coronavirus, a fronte di 220 mila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. I decessi sono stati 445 e l’indice positivi/tamponi è del 15,69%. Continua a preoccupare la crescita delle terapie intensive (+99 rispetto a ieri). L’accusa della Fondazione Gimbe: “Manca una strategia a lungo termine”. Bagarre alla Camera sulle zone: il centrodestra all’attacco.
Proietti, l’ultimo omaggio della sua “bella” Roma
di Tommaso Rodano
Quant’è bella Roma, nella luce quasi trasparente della mattina autunnale. Quant’è composta Roma, è raro vederla così: stamattina mostra la sua faccia gentile per salutare uno dei figli più amati.
L’auto che accompagna Gigi Proietti per l’ultimo viaggio nella città eterna procede adagio attraverso i luoghi della sua vita. Parte dalla clinica di Villa Margherita presto, sono le 9. Circonda villa Torlonia, scivola lungo la Nomentana, si ferma di fronte al Teatro Brancaccio. Proietti ne è stato direttore dal 2001 al 2007, il suo sorriso nella notte è stato dipinto da due artisti sulla serranda della porta d’ingresso.
Il carro funebre riparte, naviga intorno al Colosseo, imbocca via dei Fori Imperiali. È scortato da una piccola flotta di moto della polizia, seguito con rispetto e timidezza da una manciata di ciclisti e motociclisti. Sui marciapiedi di tutte le strade c’è qualcuno lo aspetta per applaudire. E chi non l’aspetta, magari ci si trova per caso, capisce subito e applaude lo stesso.
Questi tempi infami hanno privato Proietti dei funerali monumentali, del bagno di folla che la sua città gli avrebbe tributato, ma forse è meglio così. C’è un torrente di affetto spontaneo che accompagna il viaggio. Tutti in piedi, quasi tutti in silenzio; una prova d’amore intensa e piena di dignità, un lunghissimo applauso che tiene insieme la città, centinaia di guance rigate sotto le mascherine.
Il feretro sale verso il Campidoglio per il saluto ufficiale delle istituzioni, l’auto gira intorno alla statua di Marco Aurelio, si ferma di fronte al picchetto della polizia municipale, riceve il saluto di Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale (dagli arresti domiciliari alla fascia tricolore in 12 mesi, ma questa è davvero un’altra storia, problemi di Roma).
(continua a leggere sul giornale di domani)
Torna domani in seconda serata l’appuntamento su Nove con Accordi&Disaccordi, il programma di Andrea Scanzi e Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio: ospite della puntata, il virologo Andrea Crisanti.
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