“L’ATTACCO DI ISRAELE ALL’IRAN E’ IMMINENTE”. TRUMP INCITA: “COLPITE GLI IMPIANTI NUCLEARI”. LIBANO, TEL AVIV CHIEDE AI CASCHI BLU DI RITIRARSI: L’ONU DICE NO. In attesa dell’arrivo in Israele di Michael Kurilla, capo del Comando militare centrale Usa, si accende il fronte delle dichiarazioni. Funzionari americani hanno detto a Ynet che l’attacco all’Iran è ormai “imminente”. Intanto sul terreno le operazioni continuano. L’esercito israeliano ha chiesto all’Unifil di ritirare i caschi blu da un avamposto lungo la Linea Blu, al confine tra Israele e Libano. La risposta è stata negativa: “Restiamo in tutte le nostre posizioni”. E in vista del primo anniversario del 7 ottobre Tel Aviv si dice pronta a espandere le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. “Basta consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza”, ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron. Sul Fatto di domani tutti gli sviluppi.
UCRAINA, IPOTESI PER LA TREGUA: “KIEV NELLA NATO SE CEDE TERRITORI A MOSCA”. NEL DONETSK UCCISI 6 UFFICIALI NORDCOREANI AL SERVIZIO DELLA RUSSIA. Cedere territori a Mosca per entrare nella Nato. E’ l’ipotesi alla quale, secondo il Financial Times, le cancellerie stanno lavorando per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina. Kiev e i suoi alleati stanno valutando un compromesso che prevede l’ingresso nell’Alleanza atlantica in cambio di una soluzione diplomatica sui territori occupati dalla Russia. I mediatori parlano di un’eventuale soluzione negoziata in cui la Russia abbia il controllo “de facto ma non de jure” dei territori ucraini attualmente occupati. Territori che dovrebbero essere recuperati nel tempo per vie diplomatiche. Finora per Kiev l’ipotesi è stata un tabù. Sul terreno, intanto, più di 20 militari, tra cui 6 ufficiali della Corea del Nord, sono stati uccisi il 3 ottobre in un attacco missilistico nel Donetsk. Il 19 giugno Vladimir Putin e Kim Jong-un avevano firmato un “patto di cooperazione strategica”.
CAOS A ROMA AL CORTEO PRO-PALESTINA: SASSI CONTRO GLI AGENTI, CARICHE E IDRANTI SUI MANIFESTANTI. UNA RAGAZZA FERITA ALLA TESTA. Cariche della polizia, lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti violenti durante la manifestazione pro-Palestina in corso a Roma. A piazzale Ostiense alcuni dei 7mila dimostranti dichiarati dagli organizzatori con cappuccio e volto coperto hanno lanciato oggetti e bombe carta contro le forze dell’ordine: un ragazzo ha divelto un cartello stradale e ha provato a scagliarlo contro gli agenti. Una giovane è rimasta ferita alla testa. Nel momento in cui inviamo la newsletter la situazione è tornata alla calma: i manifestanti hanno lasciato la piazza e stanno camminando adesso verso viale di Porta Ardeatina. Sul Fatto di domani la cronaca della giornata.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
L’assurdo caso del lido di Pozzuoli e dell’infaticabile consigliere comunale. A Pozzuoli alcuni lidi chiudono ai bagnanti e aprono ai pranzi di nozze. Il consigliere comunale Riccardo Volpe vuol capire e chiede gli atti al comune. Passano più di 100 giorni e 7 giri di lettere tra 4 uffici. “Il 21 giugno il dirigente mi mette sul tavolo 20 faldoni, un migliaio di fogli e mi chiede di leggerli a uno a uno e indicare cosa mi interessa. Hanno privatizzato la spiaggia, trasformando il business, fregandosene delle prescrizioni”. Volpe legge mille pagine di documenti, indica all’ufficio quelli che gli necessitano, e gli rispondono: vieni tra una settimana a ritirare le copie. Una settimana tira l’altra, l’altra ancora e ancora. L’estate è finita, intanto il governo ha provveduto a concedere ai concessionari ancora un po’ di tempo. Un anno per mettersi in regola e avanzare col bando. Sul Fatto di domani un articolo di Antonello Caporale.
“Componenti non a norma per i Boeing”: 7 indagati a Brindisi. Due società aerospaziali brindisine avrebbero fornito componenti aeronautiche non a norma alla Leonardo-Aerostrutture per la produzione dei settori 44 e 46 del Boeing 787 Dreamliner. Ciò ha comportato la realizzazione di parti aeree “con caratteristiche di resistenza statica e allo stress notevolmente inferiori, con riflessi sulla sicurezza del trasporto”. Per questo la Procura di Brindisi, che ha indagato 7 persone e due società. Per i componenti sotto indagine sarebbe stato impiegato titanio puro, invece di lega di titanio, e anche le leghe di alluminio utilizzate erano difformi dalle previste.
Giornata mondiale degli insegnanti, le parole vuote di Valditara. Oggi è la giornata mondiale degli insegnanti. I ministro dell’Istruzione Valditara ha già speso, e lo ha fatto più volte, parole vuote: “Autentici professionisti”, “pilastri della conoscenza”, ha definito la categoria. Ma la realtà è lontanissima da tutto ciò: gli insegnati hanno stipendi bassissimi, sono vittime di precariato a oltranza – è di due giorni fa la notizia di Bruxelles che deferiva l’Italia alla corte di giustizia Ue per l’abuso del precariato tra i docenti -, devono affrontare concorsi caotici, graduatorie fatte male e attese senza certezze. Sul Fatto di domani un articolo di Virginia Della Sala.
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