IL CAMMINO DI DRAGHI. Sul Fatto di domani il racconto dell’ultimo giorno di consultazioni per il premier incaricato (poi lunedì e martedì si ricomincia con un altro giro, Draghi farà una sintesi dei temi sul tavolo posti dai partiti). Ma la giornata di oggi è stata fondamentale per delineare il perimetro del prossimo esecutivo. Alle 11,40 esplode la bomba che potrebbe travolgere i giallorosa: Salvini, dopo il colloquio con Draghi, parla di “confronto interessante e stimolante”, di “idea dell’Italia che coincide”, per concludere con un “abbiamo detto di essere a disposizione”. In sostanza il leader della Lega, sulla scia di quanto detto da Mattarella, promette il suo sostegno “senza porre condizioni”. Per poi affermare, una volta fuori dal palazzo, che “preferisco gestire 209 miliardi che guardare da fuori”. Una frase che la dice lunga.
CONTORSIONI A SINISTRA. L’eco delle parole di Matteo scuote il Movimento, ma imbarazza anche gli alleati di Pd e Leu (o almeno dovrebbe). Potranno sedere nella stessa maggioranza con l’uomo che hanno attaccato fino a ieri? E a quale prezzo? Sul giornale di domani vedremo come i Dem e i cugini a sinistra riusciranno a conciliare le parole dure usate finora (e le promesse) con la partecipazione a un governo dove c’è anche il Capitano. E leggerete i pareri di scrittori e intellettuali di sinistra.
IL CAMMINO DEL MOVIMENTO. Dopo la sortita di Salvini è stata la volta dell’M5S (con Beppe Grillo che in mattinata aveva pubblicato sul blog i temi da discutere col premier): dopo un’ora di incontro con l’ex presidente della Bce (che vi racconteremo), Vito Crimi dice che serve “una maggioranza politica e solida” e che “se si formerà un governo, noi ci saremo sempre con lealtà”. E con Conte che ribadisce che “non guardiamo ai destini personali, ma al bene del Paese visto che c’è tanta sofferenza in giro”.
GUAI A 5 STELLE. Ma ora anche i 5 Stelle hanno un grosso problema con Salvini che si somma a Renzi e Berlusconi. Una parte del Movimento, Di Battista in primis, è molto critico sull’operazione. Tanto che Grillo, dopo l’incontro con Draghi, cita Platone per dire che “non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti”. E resta in pista la via d’uscita della consultazione della base tramite la piattaforma Russeau.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Il Focus: la geopolitica dei vaccini, ossia la lotta di classe per il farmaco. Poi quanti soldi hanno dato gli Stati alle aziende farmacologiche. Infine l’intervista al direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. Qui i numeri di giornata.
Gli orrori delle aliquote. Quanto è iniquo, specie per la classe media, il sistema fiscale italiano per i dipendenti.
Un altro modo è possibile. Il libro “We are Bellingcat” racconta come Eliot Higgins ha creato un altro modo di raccogliere notizie e fare giornalismo. Vedremo di che si tratta.
Secondo tempo. L’ampia intervista a Ornella Vanoni e la star dei record (ha oltre 40 anni) del Super Bowl Usa.
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