VERSO IL VOTO EUROPEO, TRA PATACCHE E PAURA PER LE PREFERENZE. A poche ore dall’apertura dei seggi (si vota dalle 15 alle 23 di sabato e dalle 7 alle 23 di domenica), i partiti sparano le ultime cartucce della campagna elettorale. Come abbiamo scritto oggi, Giorgia Meloni ha varato in fretta e furia un decreto sulle liste d’attesa – giudicato inutile per la mancanza di fondi dalle Regioni e dalle organizzazioni sindacali dei medici –, un ddl sulla sanità – che però dovrà affrontare l’iter parlamentare – e la nuova social card, che è stata presentata oggi. Alle famiglie con un Isee non superiore ai 15mila euro andranno poco meno di 500 euro, ma solo a partire dal prossimo settembre. Ieri la premier ha fatto anche la sua passerella a Tirana sui centri per migranti, sui quali tra l’altro ha pensato di scherzare. Non solo: in serata è apparsa nel Tg de La7, dando ai telespettatori una serie di informazioni sbagliate o incomplete. Dalla sanità pubblica all’andamento dei salari alle truffe del superbonus: sul Fatto di domani analizzeremo le balle di Meloni, che stasera è attesa anche negli studi di Bruno Vespa (e non è escluso che ne spari qualche altra). Forza Italia chiude la sua campagna a Napoli, con Tajani che ha organizzato due treni charter Frecciarossa con Trenitalia da Roma e dalla Puglia. Il segretario, però, non è tranquillo sull’esito delle urne: in una lettera inviata a iscritti, quadri ed eletti del partito ha chiesto di scrivere il suo nome sulla scheda. Evidentemente teme di non portare a casa un buon numero di preferenze. Continua a fare fuoco e fiamme anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri è stato ospite di Lilli Gruber e stasera chiuderà a Roma con il fedele Vannacci al seguito (nella speranza che il generale porti il Carroccio a un risultato a doppia cifra). Prenderete più voti di Forza Italia?, gli è stato chiesto oggi nella trasmissione Un giorno da pecora: “Penso proprio di sì – ha risposto –. Stanno celebrando il funerale della Lega di Salvini da anni, vedrete che saremo in buona salute”. Sul fronte dell’opposizione, Conte ha chiuso ieri a teatro la campagna dei 5Stelle mentre la segretaria del Pd, Elly Schlein, sarà domani a Catania. Sul giornale vi racconteremo gli ultimi colpi di questa lunga campagna per le Europea.
POSSIBILE ATTACCO ALL’EUROPA, PERSINO PUTIN SBUGIARDA I GUERRAFONDAI. ZELENSKY ALLA CERIMONIA DEL D-DAY. Sembra incredibile ma, a seggi per le Europee già aperti (oggi si vota nei Paesi Bassi), a spegnere le volontà guerrafondaie di molti leader comunitari (e pure della stessa Nato) è stato oggi il presidente russo: “Vi siete inventati che la Russia vuole attaccare la Nato. Siete diventati completamente pazzi? Guardate al nostro potenziale e a quello della Nato, non siamo scemi, la Russia non ha alcuna ambizione imperiale”, ha dichiarato Putin in un’intervista ad alcuni quotidiani europei. Parole che hanno costretto anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a mettere un freno: “Non vediamo alcun pericolo di un attacco imminente contro qualsiasi alleato Nato. Questa idea che ci sia una sorta di conto alla rovescia verso la prossima guerra è sbagliata”. Dalla Russia, invece, nessun passo indietro sulle possibili conseguenze per gli attacchi effettuati in territorio russo da Kiev utilizzando armi occidentali. Sul giornale di domani, oltre al punto sulla guerra, vedremo com’è andata la cerimonia internazionale per gli 80 anni dello Sbarco in Normandia, alla quale hanno partecipato anche il presidente Usa Biden e quello ucraino Zelensky.
GAZA, ENNESIMA STRAGE DI BAMBINI: ISRAELE ATTACCA UNA SCUOLA ONU. Poco prima dell’alba, la Israel Defense Force ha sferrato un attacco contro la scuola “Al Sardi” gestita dall’Unrwa – Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente – che ospitava sfollati a Nuseirat, nell’area centrale della Striscia. Le vittime sono almeno 40, tra cui 14 bambini e 9 donne, e i feriti 74, tra cui almeno 23 bambini. Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che un aereo da guerra ha lanciato due missili contro le aule all’ultimo piano dell’edificio. Tel Aviv ha giustificato l’accaduto con la caccia ai terroristi. “I jet da combattimento hanno condotto un attacco preciso contro un complesso di Hamas nascosto all’interno della scuola nell’area di Nuseirat”, si legge nel post pubblicato su X, “questi terroristi appartenevano alle Forze Nukhba e hanno partecipato al massacro del 7 ottobre”. In questo contesto parlare di accordo per la pace suona stonato. Secondo i media egiziani, i leader di Hamas stanno ancora valutando il piano per la tregua e daranno una risposta nei prossimi giorni. All’appello per il cessate il fuoco diffuso dalla Casa Bianca al momento aderiscono Stati Uniti, Spagna, Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Thailandia e Gran Bretagna. Sul giornale di domani capiremo anche perché Tel Aviv perderebbe in un eventuale attacco al Libano.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Bce taglia i tassi, ma rivede all’insù l’inflazione. Era dal 2016 che i tassi della Bce non scendevano. Anzi, hanno continuato a salire con la motivazione, per molti discutibile, di tenere a bada l’impennata dell’inflazione, dovuta in realtà all’aumento dei costi energetici, effetti collaterali dei recenti confitti. Oggi la banca di Francoforte ha tagliato i tassi di 0,25 punti, ma ha rivisto la previsione dell’inflazione europea al 2,5%. Sul giornale di domani vedremo perchè e quali sono le conseguenze.
Esce dal carcere e stupra di nuovo, in manette Simone Borgese. Tre anni dopo aver finito di scontare la sua pena per violenza sessuale, il 39enne romano avrebbe stuprato una studentessa di 26 anni adescata a una fermata di autobus. È successo l’8 maggio scorso, nella stessa data della precedente violenza, quando la vittima fu una tassista.
Hunter Biden fumava crack “ogni 20 minuti”. Continua in Delaware il processo al figlio del presidente Usa accusato di aver illegalmente acquistato un’arma mentre faceva uso di droga. Ieri in aula ci sono state le testimonianze, potenzialmente imbarazzanti per la Casa Bianca, dell’ex moglie e dell’ex fidanzata di Hunter che hanno descritto nel dettaglio la sua dipendenza dalla droga.
Impresa di Jasmine Paolini: vola in finale al Roland Garros. La 28enne azzurra, numero 15 del mondo e 12 del seeding, ha sconfitto la 17enne russa Mirra Andreeva, numero 38 del ranking Wta, con il punteggio di 6-3, 6-1 in un’ora e 13 minuti.
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