VACCINI, TRA CASTA E PASTICCI. Della serie, era meglio Gallera. Il sistema delle prenotazioni per i vaccini della Lombardia è andato in tilt: il portale regionale Aria, nato per raccogliere adesioni per il farmaco e fissare gli appuntamenti, è impazzito, mandando sms fasulli, fissando appuntamenti per poi disdirli. Un caos. E nel caos tante persone che non ne avevano diritto, sono riuscite a vaccinarsi. Ora, dopo l’ennesimo flop della macchina Lombarda e l’arrivo di Letizia Moratti alla guida della sanità, il difficile sarà capire quanti delle decine di migliaia di vaccinati ne avevano veramente diritto (intanto oggi sono aperte le adesioni in farmacia per gli over 80). Ci spostiamo al Sud per raccontare un’altra storia di cattiva gestione: in Calabria gli amministratori (e la maggioranza) di alcuni comuni si sono vaccinati, passando avanti ai cittadini che ne avevano diritto. Sempre nel comparto leggerete dell’incontro tra il nuovo commissario Francesco Paolo Figliuolo e Fabrizio Curcio della Protezione civile, per mettere a punto la strategia vaccinale. Uno dei problemi è la carenza di medici, in diverse Regioni, proprio per la somministrazione dei vaccini. Qui i numeri di giornata, con contagi e ricoveri in salita. Ma c’è anche un altro aspetto: il report con cui l’Antimafia segnala le decine di inchieste aperte su reati legati alla pandemia. Un fronte che fa gola alle cosche.
I CONSULENTI DA RECOVERY. La notizia della consulenza al colosso McKinsey per la stesura del Recovery plan continua a tenere banco, dopo il tentativo di chiarimento del governo: vedremo se (e chi sono) le altre società che potrebbero essere della partita e come sia una “consuetudine” per Draghi anche in passato, quanto ricopriva altri ruoli: per le privatizzazioni vennero usate ben 32 società di consulenza, tanto che la Corte dei Conti ebbe da ridire. Ma la vicenda ha fatto storcere il naso a molti osservatori. Uno di questi è Fabrizio Barca che su twitter ha espresso perplessità e ha posto al governo una serie di questioni. Leggerete cosa ha da dire nell’intervista al Fatto.
I GIALLOROTTI. Grillo ironizza sui social con un video in cui si “candida” a prendere il posto del dimissionario Zingaretti: “Io mi propongo per fare il vostro segretario elevato del Pd, mettete 2050 nel vostro simbolo, come sarà nel nostro prossimo con Conte. Invito tutti i partiti a mettere 2050 nel loro simbolo, facciamo un progetto in comune, ne usciremo in un modo straordinario”. Ma anche nel movimento di guai ce ne sono: dagli espulsi che non ci stanno, al progetto di Casaleggio mal visto dai big dell’M5S. E di problemi ne ha molti anche il Pd, dov’è partita la volata per nominare un reggente che dovrà traghettare il partito verso il congresso di primavera. Nel giornale di domani leggerete cosa sta succedendo dentro la (ex?) coalizione giallorosa.
L’IRA DI GIORGIA. La Meloni ha risposto con una diretta su Facebook a chi l’accusa di aver versato 35mila euro a un clan di nomadi per la campagna elettorale: “Io non faccio affari con i rom, io non metto i soldi nelle buste del pane, la notizia è inventata”. Vedremo come stanno le cose.
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Dopo Trump la guerra è a sinistra. Vi racconteremo lo sgambetto del “renziano” Usa Manchin a Biden. Dopo che in Senato 8 democratici hanno votato con il Gop sull’aumento del salario minimo, il guaio s’è riproposto sul pacchetto per la disoccupazione federale che prevede un contributo per chi perde il lavoro.
Verso l’8 marzo. Revenge porn e bullismo, i filmati-denuncia dei ragazzi.
Secondo Tempo. Un’ampia intervista a Gigi Marzullo. Poi Sanremo (questa sera per l’ultima serata la nostra newsletter con articoli e commenti dei nostri inviati all’Ariston)
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