Sul Fatto di domani, riflettori sui numeri della pandemia, perché non sempre i conti tornano. Spicca l’aumento dei morti, ma la somma delle terapie intensive occupate resta stabile sollevando un dubbio: i dati sui numeri dei contagi sono sottostimati?
Intanto, Matteo Salvini cala nei sondaggi e incassa il voltafaccia dei governatori di Regione (di destra) sempre più vicini alle posizioni del governo Conte. Il dialogo con gli enti territoriali sarà decisivo, come ha spiegato nell’informativa alla Camera dei deputati il ministro della Salute Roberto Speranza. Ma come funzionano i negoziati governo-Regioni? Ce lo racconterà, in un’intervista, un testimone d’eccezione, Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza pandemia.
In Cronaca analizzeremo i dati Covid con una lente particolare: provincia per provincia, stileremo la classifica delle aree più a rischio, in base al numero dei contagiati su 100 mila residenti. Negli ospedali non sempre la priorità è il virus: vi racconteremo come al Niguarda di Milano le cure dentistiche fossero diventati un feudo di Paola Canegrati; condannata insieme a Fabio Rizzi, fedelissimo dell’ex governatore leghista della Lombardia, Roberto Maroni. Proprio lui esce assolto in Cassazione (lo racconteremo nel nostro Zoom) dall’accusa di aver favorito un’ex collaboratrice del suo staff al Viminale.
Il focus sarà sull’ipotesi del lockdown solo per anziani: una via realistica o solo una boutade? Piero Angela, in un’intervista, ci dirà cosa ne pensa.
Nelle pagine politiche leggerete il ritratto di Nino Spirlì, il presidente della Regione Calabria (salito in carica dopo la morte di Jole Santelli); colui che vagheggiava di “lobby frocia” sul palco del comizio di Matteo Salvini a Catania, ad ottobre. Alla Camera, intanto, gli onorevoli non si arrendono al taglio dei vitalizi e provano a riprendersi “il malloppo”.
Gli Esteri volano negli Usa, dove Joe Biden è ad un soffio dalla Casa Bianca, con l’incognita della Corte Suprema.
Nella Cultura racconteremo le radici ebraiche di Benito Mussolini (di seguito un’anticipazione). Poi parleremo del film Mank, una delle possibili sorprese cinematografiche. Spazio alle serie tv con “Lovecraft country” e “The morning show”.
Aumentano ancora i nuovi contagi: nelle ultime 24 ore sono stati accertati 37.809 casi (+3mila rispetto a ieri) a fronte di 234mila tamponi, anche questi in crescita. Il tasso di positività resta invariato: è pari al 28,1% su 134.556 casi testati (gli altri 100mila sono test di controllo). 446 i morti. Peggiora la situazione negli ospedali: altri 124 pazienti in terapia intensiva, mentre in 749 sono stati ricoverati in reparti Covid. Tra le Regioni, l’incremento maggiore è ancora in Lombardia, con 9.934 nuovi contagi e 131 i decessi. Intanto continua la polemica del governatore Cirio sulla zona rossa. Ma in Piemonte è emergenza posti letto: basta vedere in caso Orbassano, con le brande in chiesa. Oppure l’ospedale di Rivoli con le barelle in terra (il video).
Le radici ebraiche di Mussolini
di Massimo Novelli
Benito Mussolini era ebreo? Ricorrendo al titolo di un romanzo di Gabriele D’Annunzio, bisognerebbe dire: forse che sì, forse che no. Certo è che nell’autunno del 1941, quando Bompiani pubblicò il saggio Agenti segreti veneziani di Giovanni Comisso (Treviso, 1895-1969), il riferimento nel libro a un certo “Moisé Mussolin, ebreo” – un mestatore che attorno al 1760, a Venezia, “alimentava i tumulti nelle piazze” contro la Repubblica Serenissima – fece infuriare il Duce.
A tre anni dalle leggi razziali, non poteva che essere così. La macchina della censura fascista si mise subito in moto. E dopo un primo sequestro e l’ordine del silenzio stampa, il volume venne ristampato con la cancellazione del passo ritenuto infamante. Lo stesso Comisso accettò “di sostituire ‘Mussolin’ con ‘Massarin’, e di eliminare l’epiteto incriminato”. Il ministero della Cultura popolare, il Minculpop, approvò, “richiedendo tuttavia altri cambiamenti, per dissimulare l’importanza di quell’ebreo”.
A raccontare la vicenda in un articolo uscito sull’ultimo numero di Il presente e la storia, la rivista dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo, che si può leggere anche sul sito online del Premio letterario Comisso, è Emanuela Rotta Gentile.
(continua a leggere sul giornale di domani)
Oggi torna in seconda serata l’appuntamento su Nove con Accordi&Disaccordi, il programma di Andrea Scanzi e Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio: ospite della puntata, il virologo Andrea Crisanti.
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