RENZI CONTRO IL “FATTO”, MA FORSE NON SA LEGGERE. Non gli è andato bene lo scoop con cui abbiamo aperto il giornale questa mattina (che potete leggere in calce a questa newsletter) e così “il senatore ha dato mandato ai propri legali di agire in tutte le sedi istituzionali per verificare la correttezza delle acquisizioni e delle pubblicazioni di queste ore”. Questa la nota che ha consegnato alle agenzie e poco dopo ha scritto su Facebook: “Hanno messo online il mio conto corrente, violando Costituzione e Leggi. Hanno scelto come testimone dell’accusa penale un avversario politico. Hanno captato comunicazioni e intercettazioni con un metodo che è stato contestato persino dalla Cassazione”. Sul Fatto di domani la risposta della nostra Valeria Pacelli.
LANCIA ANCHE TU UN IMPROPONIBILE AL COLLE. Sembra un gioco, purtroppo non lo è. Più si avvicina l’elezione del prossimo presidente della Repubblica, più dai giornaloni e dai partiti vengono fuori nomi che hanno dell’incredibile. Gli ultimi in ordine di tempo sono figure che i lettori del Fatto conoscono bene: Giuliano Amato e Sabino Cassese. Il primo, il “dottor Sottile”, secondo Repubblica sarebbe addirittura stato l’oggetto della cena dell’altra sera tra Giorgetti e Di Maio. Il secondo, editorialista di punta del Corriere della Sera, piacerebbe agli ambienti del Pd. Sul giornale ci ricorderemo di chi sono. La partita del Quirinale è naturalmente legata a doppio filo con quella del governo, poiché si attende di capire cosa avrà intenzione di fare Draghi. Le prossime settimane saranno decisive. E non solo per il Colle: questo esecutivo si sta, infatti, distinguendo non solo per il numero di volte in cui ricorre alla fiducia, ma anche per il poco tempo messo a disposizione degli stessi ministri e delle parti sociali per prendere visione dei provvedimenti in discussione. Sul tema è arrivata la denuncia del segretario della Fiom, Maurizio Landini, secondo cui Draghi “chiama 48 ore prima del Cdm per dire quel che ha già deciso da solo”. Viene da chiedersi, dunque, quale sia la funzione del Parlamento. In tutto questo, bisogna continuare a registrare la profonda crisi interna alla Lega: oggi Matteo Salvini è intervenuto alla Scuola di formazione politica del suo partito e si è scagliato contro chi gli suggerisce di entrare nei Popolari europei. Giorgetti, guarda caso, non c’era.
COVID: L’EUROPA CORRE AI RIPARI, DA NOI CORRONO I NO PASS. Oltre ottomila persone si sono nuovamente radunate nel pomeriggio a Trieste per manifestare contro l’obbligo del certificato verde. Città che ha visto anche oggi 409 nuovi contagi da Coronavirus. Proteste e tensione alta anche a Milano, dopo che la Questura ha imposto ai partecipanti un percorso ben preciso. La manifestazione, in corso, si concluderà in serata. E sono state molte altre le città italiane in cui i No Pass sono scesi in piazza. Nelle stesse ore, arrivano le notizie drammatiche dal resto d’Europa: in Germania i nuovi casi registrati sono oltre 34 mila, con 142 decessi, in Russia 41 mila, 1.188 le vittime in un giorno solo. E l’Inghilterra anticipa la terza dose del vaccino (richiamo a cinque mesi dalla seconda). La Slovenia, dove il numero di immunizzazioni è ancora basso, si ipotizza un lockdown di 10 giorni. I dati italiani di oggi: 6.764 nuovi casi e 31 morti. Crescono i ricoveri e il tasso di positività.
COP26, IL BUSINESS DEI BLA BLA. Oltre centomila persone – secondo il Guardian – hanno invaso le strade di Glasgow: giovani e giovanissimi hanno sfidato pioggia e vento per chiedere impegni più concreti contro i cambiamenti climatici. In migliaia anche a Londra, come in altre 150 piazze del mondo. Diverso il clima all’interno del summit, dove si è discusso di natura e uso del suolo. Proprio contro i leader si è scagliata dal palco l’attivista ugandese Vanessa Nakate: la loro non azione, ha detto, distrugge l’ambiente. Sul giornale di domani vedremo com’è andata. E, rimanendo in tema di ambiente e bene pubblico, sul versante nazionale ci occuperemo del referendum sull’acqua che dopo 10 anni, anche a causa di provvedimenti recenti, può dirsi definitivamente cancellato.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Roma, a un mese dal voto le prime difficoltà di Gualtieri. In tre municipi la maggioranza che ha sostenuto il sindaco è già spaccata e lo stesso primo cittadino si è dovuto rendere conto che i rifiuti sono un problema.
Nicaragua, la prima fabbrica inter-statale di troll. Domani si vota, ma il governo Ortega ha usato centinaia di account per diffondere messaggi negativi contro l’opposizione.
Paola Quattrini, una vita in tournée. La tradizionale intervista della domenica all’attrice, sulle scene da quando aveva 4 anni.
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