SIRIA, I RIBELLI ALLE PORTE DI DAMASCO. L’ESERCITO DISERTA IN MASSA, IL REGIME SMENTISCE LA FUGA DI ASSAD. Alcune delle formazioni ribelli che hanno lanciato l’attacco al regime di Bashar Al Assad hanno annunciato di aver preso il controllo della città di Sanmin nelle campagne di Daraa, situata a circa 20 km a sud della capitale Damasco. L’esercito siriano sembra in rotta: truppe siriane in fuga di fronte all’avanzata degli insorti jihadisti stanno passando il confine ed entrando in Iraq, ha reso noto una fonte della sicurezza di Baghdad. Nessuna notizia sul presidente Assad, “forse è già all’estero”, scrivono alcuni media. Il Wall Street Journal riferisce che “Assad è stato invitato da Cairo e Amman a instaurare un governo in esilio”. “Al momento non ci sono preoccupazioni per i cittadini italiani”, ha detto il ministro degli Esteri Tajani, sottolineando che sono circa 300 i connazionali che vivono nel Paese e che il governo è pronto ad organizzare evacuazioni. Giordania e Usa, intanto, invitano i propri cittadini a lasciare il Paese e anche l’Iran avrebbe iniziato a evacuare il personale. L’ira della Russia, che appoggia il regime, nelle parole del ministro degli Esteri Serghei Lavrov: “Inammissibile che il Paese finisca in mano ai terroristi”. Ma le truppe russe abbandonano il confine con Israele.
ROMANIA, DOPO IL VOTO ANNULLATO PERQUISITE DIVERSE ABITAZIONI: “CORRUZIONE E RICICLAGGIO”. La polizia rumena ha effettuato perquisizioni in alcune abitazioni collegate all’inchiesta sulle interferenze straniere che hanno portato ieri la Corte costituzionale ad annullare il primo turno delle elezioni presidenziali, tenuto il 24 novembre, per il sospetto di un’ingerenza russa a favore del candidato dell’estrema destra. “Tre case nella città di Brasov”, nell’area centrale del paese, sono state perquisite “in relazione ai reati di corruzione di elettori, riciclaggio di denaro e falsificazione informatica”, ha fatto sapere la procura in una nota. Le abitazioni apparterrebbero a persone considerate coinvolte nella campagna social a favore del candidato Calin Georgescu nella regione di Bucarest e nei distretti di Ilfov, Timis, Maramures, Salaj e Neamt. Lo riporta la testata rumena Adevarul. Gli indagati sono anche sospettati di aver pubblicato messaggi social che incitano la violenza contro candidati e che promuovono concetti fascisti, razzisti e xenofobi.
PATENTE DI GUIDA E CANNABIS, MARCIA INDIETRO SU QUELLA TERAPEUTICA: “TUTELA PER CHI E’ IN CURA”. L’approvazione del nuovo codice della strada aveva introdotto tra le varie restrizioni anche una discriminazione: chi fa uso di cannabis terapeutica in caso di un controllo avrebbe rischiato il ritiro della patente e una multa fino a 6mila euro. Ora, dopo le proteste delle associazioni, il ministero dei Trasporti fa marcia indietro e alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto, il 14 dicembre, il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha inviato una lettera ai ministri di Interno e Salute, Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci e al sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano proprio con l’obiettivo la tutela delle persone in cura con sostanze psicotrope con protocolli terapeutici, sotto controllo medico (un esempio appunto è la cannabis terapeutica). La nuova norma, che contiene la delega per la modifica organica del Codice della strada, infatti, incide tra l’altro sull’articolo 187, che disciplina le sanzioni per la guida sotto l’effetto di droghe.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Corea del Sud, il Parlamento boccia l’impeachment di Yoon. La delusione dei 150mila in piazza. Il Parlamento di Seul ha bocciato la mozione di impeachment nei confronti del presidente Yoon Suk-yeol presentata dalle opposizioni dopo il caos scaturito dalla proclamazione della legge marziale, ritirata poche ore dopo. Non è stato raggiunto il necessario quorum dei 200 voti: il partito conservatore, di cui fa parte lo stesso Yoon, dopo averlo scaricato chiedendone le dimissioni oggi ha deciso di boicottare la mozione. Secondo Yonhap News, un nuovo disegno di legge di impeachment sarà proposto l’11 dicembre e sottoposto a votazione il 14. La bocciatura è stata accolta con delusione dalla folla radunata davanti al Parlamento: 150mila per la polizia, oltre un milione per gli organizzatori.
Crolla palazzo all’Aja: ci sono almeno due vittime. Polizia: “Un’auto si è allontanata dal luogo a forte velocità”. Un condominio del quartiere nord-orientale di Mariahoeve, a L’Aia, è crollato dopo un’esplosione. Al momento c’è una vittima, ha fatto sapere il sindaco Jan van Zanen, ma non è ancora chiaro quante persone siano ancora sepolte sotto le macerie: secondo una prima stima risalente a questa mattina potrebbero essercene circa 20. Quattro feriti sono stati trasportati in ospedale. Un’auto è stata vista allontanarsi ad alta velocità dal luogo poco dopo l’esplosione: la polizia è sulle sue tracce.
Congo, la malattia misteriosa si è diffusa “in un’area remota e scarsamente popolata, può essere contenuta”. Sembra rientrare l’allarme sulla malattia che in Congo ha provocato una settantina di vittime. Secondo il ministero della Sanità congolese l’epidemia dura da oltre 40 giorni ed i morti accertati in presidi sanitari sono 27 su 382 contagiati. Altri 44 decessi sono stati registrati nelle aree rurali, ma senza una verifica della diagnosi, per un totale di circa 70 morti. Una gran parte dei decessi si deve però alla totale mancanza di cure. La zona di Panzi, nell’area centro-occidentale della Repubblica Democratica, dove si è sviluppata la malattia, è remota e scarsamente popolata. La valutazione degli esperti al momento è che l’epidemia possa dunque essere contenuta.
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