Joe Biden è il nuovo presidente americano: l’annuncio è stato dato alle 17,30 dai media, dopo la fine dello spoglio in Pennsylvania. Sul Fatto di domani vi racconteremo com’è andata quest’altra lunga giornata – anche alla luce degli annunci televisivi: l’ultima in ordine di tempo è stata la Fox dell’ex (forse) amico Murdoch – e tracceremo le dieci mosse di Biden. Però attenzione, ci fa sapere lo scrittore satirico scozzese John Niven: Trump non è finito. Di seguito potete leggere un’anticipazione dell’intervista.
Capitolo Covid: oltre all’analisi dei numeri di giornata (39.811 sui 231 mila tamponi effettuati. Le vittime sono state 425), intervisteremo l’epidemiologa Stefania Salmaso proprio a proposito dei dati che a volte sembrano non tornare. E ci occuperemo del caso Calabria, dopo che la trasmissione Titolo V ha “smascherato” l’ormai ex commissario alla Sanità della Calabria, Saverio Cotticelli: faremo luce su chi è, su cosa (non) ha fatto e proveremo a capire chi arriva al suo posto.
Il nostro Focus sarà dedicato ai vaccini antinfluenzali, perché è accaduto esattamente quanto Crisanti e Gismondo avevano previsto alla festa del Fatto all’inizio di settembre: molte regioni non hanno richiesto le dosi necessarie a vaccinare la popolazione più a rischio.
La Politica si occuperà di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti, indagati per finanziamento illecito, insieme con Alberto Bianchi e Marco Carrai. Secondo la Procura di Firenze, i soldi destinati alla Fondazione Open sarebbero stati utilizzati per sostenere l’attività politica, nel periodo in cui Renzi era segretario del Pd. La notizia è arrivata proprio nel giorno in cui si è tenuta l’assemblea di Italia Viva e vi daremo conto delle reazioni degli interessati.
L’Economia si occuperà invece delle circa trecento nomine che Palazzo Chigi deve effettuare con urgenza, dopo un parere legale che mette a rischio molti atti pubblici.
Nella sezione Radar ospiteremo un’intervento di Gian Carlo Caselli sul 41 bis. Nel Secondo Tempo, infine, la consueta intervista della domenica sarà a Fiorella Mannoia.
“Il trumpismo è come il genio della lampada: se lo liberi è per sempre”
di Sabrina Provenzani
John Niven, scozzese, è uno scrittore e sceneggiatore satirico. Il suo ultimo romanzo, “La lista degli stronzi” (Einaudi), ambientato nel 2026, è un intreccio fra thriller e satira politica in un’America immaginaria dominata dal trumpismo. Il protagonista, Frank Brill, è un sessantenne che accoglie la diagnosi di cancro terminale quasi con euforia.
Come è nata l’idea?
Dal mio amico Alan. Un giorno mi dice che aspetta il risultato di certe analisi. Chiedo: e in caso che farai? Il viaggio della vita? E lui: Ma no. Se sto per morire prendo un’arma e faccio fuori tutti quelli che mi hanno fottuto. Mi è sembrata un’idea divertente, il sessantenne che diventa un killer per togliersi i sassolini dalle scarpe, tanto che il libro all’inizio doveva essere comico. Poi la realtà americana lo ha reso molto più cupo del previsto.
Lei crea un futuro distopico: Ivanka figlia prediletta diventata presidente, Donald venerato come un Dio, Don J che evangelizza come lo spirito santo…
Al di là dei risultati elettorali, il trumpismo è come il genio della lampada: è uscito, nessuno può farlo rientrare. Era già nella società americana. L’intuito di Donald è stato parlare a questa massa di bianchi poveri, frasi brevi, parole semplici, come si fa con i bambini, dirgli: è ok essere razzisti, è ok essere violenti. È ok essere ignoranti. E loro gli hanno creduto, perché credono a qualsiasi cosa, perfino a un personaggio psicologicamente disfunzionale come Trump, una psiche danneggiata fin dall’infanzia, per il quale essere visto come un perdente è intollerabile. Per questo non concederà mai la sconfitta, continuerà con la storia della vittoria rubata, e potrebbe ricandidarsi nel 2024.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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