B AL QUIRINALE? CHI SONO MEDIATORI E CHI È STATO “COMPRATO”. Per Ignazio la Russa la candidatura di Berlusconi può far convergere forze politiche diverse: “Finirebbe con l’unire tutti”, ha detto. Mentre la petizione lanciata dal Fatto quotidiano ha superato le 160 mila firme, il nome dell’ex Cavaliere continua a circolare nei palazzi della politica (sul giornale di domani la nuova puntata di Travaglio sulla storia del Caimano). Anche perché prosegue incessante la manovra di reclutamento dei pasdaran di B. per cercare di racimolare i voti necessari per la sua elezione a presidente della Repubblica. Sul giornale di domani vedremo chi sono i mediatori dell’operazione e chi sono i parlamentari “comprati” per dare il loro sostegno alla causa. Sempre in tema Quirinale, mentre per il Financial Times “la prospettiva che Mario Draghi si faccia da parte come premier per assumere la presidenza minaccia di far precipitare il paese nell’instabilità politica”, l’esponente Pd Goffredo Bettini offre una lettura diversa: “Se non si elegge Draghi al Colle, e quindi resta premier, il governo non regge”. Come dire che finirebbe sotto il fuoco incrociato dei partiti, cosa che aprirebbe la strada alle elezioni anticipate.
LA UE FA BENE SUI RIDER, MA ANNACQUA IL SALARIO MINIMO. Mentre il tribunale belga ha stabilito che non è necessario riclassificare come contratto di lavoro dipendente il rapporto tra i rider e Deliveroo, il collegio dei commissari europei ha approvato “il pacchetto di misure per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali”, tra i quali anche i cosiddetti rider. Si tratta di una stretta che riguarderà tantissimi fattorini: circa 4,1 milioni di lavoratori, secondo le stime Ue, potrebbero essere classificati come autonomi in modo erroneo, quindi le aziende sarebbero costrette ad assumerli, con tutte le garanzie per i dipendenti. Ma per un passo fatto per la salvaguardia del lavoro, Bruxelles ne ha fatto un altro in direzione opposta: ossia l’accordo al ribasso sul salario minimo in Consiglio Europeo. Sul giornale di domani vedremo perché. Altra questione di cui ci occuperemo domani sono i dati Ocse sulle pensioni. Il report dice che la spesa sul Pil è altissima (quasi il 16%) e l’età pensionabile bassa (61,8 anni quella media attuale, ma destinata a salire fino a 71 anni). Vedremo perché questi numeri non tengono conto di diversi fattori.
NO VAX, IL REPORT CHE SPAVENTA. Aumentano i pazienti Covid no vax nelle terapie intensive italiane: i casi sono cresciuti del 32 per cento nell’arco di 14 giorni. I ricoverati vaccinati invece diminuiscono del 33 per cento. Lo mette nero su bianco, in un report, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). L’associazione delle imprese ha monitorato 16 ospedali. Nessuno dei ricoverati gravi ha assunto la dose da meno di 4 mesi: tra le fila dei non immunizzati ci sono persino giovani in buona salute; tra i pazienti vaccinati, invece, a finire in terapia intensiva sono anziani fragili (età media 69 anni) e già affetti da altre patologie. Sul giornale scatteremo l’istantanea degli ospedali, ma cercheremo anche di capire come saranno i nosocomi domani. L’allarme è per gennaio: le feste natalizie, secondo gli esperti, potrebbero far volare i contagi. Oggi si segna un record: i nuovi positivi sono 17.959, il numero più alto dallo scorso 9 aprile. A preoccupare sono soprattutto Veneto e Lombardia: oltre 3mila casi nelle ultime 24 ore. Altra pessima notizia: le scorte del vaccino Pfizer si stanno assottigliando e la terza dose rischia di rallentare.
GUALTIERI AGGIUSTA ROMA, QUASI. Dopo roboanti promesse, Roberto Gualtieri ha le idee chiare: prima le nuove assunzioni. Sul giornale illustreremo il dettaglio delle nuove disposizioni riguardanti il personale capitolino. L’altra grana, per il primo cittadino del Pd, è la partita sui rifiuti. Ma a differenza dell’ex sindaca può contare su un alleato in Regione Lazio: il Governatore Nicola Zingaretti è pronto a sostenere il Campidoglio cambiando le carte in tavola.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Tutte le balle di Boris. Il parlamento britannico è furioso con il primo ministro. Il motivo? Johnson ha mentito sul party al 10 di Downing Street lo scorso 18 dicembre durante il lockdown, definendolo una bufala. Ora la stampa inglese ha tirato fuori un video. Leggerete anche una rassegna di tutte le bugie del premier.
Pittelli torna in prigione. L’ex senatore di Forza Italia ha violato i domiciliari per una telefonata a Carfagna.
La svista francese. L’arrestato a Parigi non è quel Khalid Alotaibi invischiato nell’omicidio di Khashoggi, ma sembrerebbe un caso di omonimia.
Zaki è libero. “Voglio dire molte grazie agli italiani, a Bologna, all’Università, ai miei colleghi, a chiunque mi abbia sostenuto”: sono le parole di Patrick Zaki appena arrivato a casa della famiglia a Mansura, dopo essere stato scarcerato.
La montagna incantata è in Italia. Da Rigoni Stern a Cognetti, dal Gennargentu della Deledda all’Etna di Dante, una escursione letteraria in vetta ai monti.
Roberto Speranza, Gianrico Carofiglio e Andrea Crisanti ospiti di Accordi&Disaccordi stasera alle 21.25 su Nove. Con Marco Travaglio
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