CON IL REDDITO DI CITTADINANZA UN MILIONE DI POVERI IN MENO. Le persone in povertà assoluta in Italia sono quasi triplicate dal 2005 al 2021, passando da 1,9 a 5,6 milioni (mentre le famiglie in difficoltà sono raddoppiate da 800 mila a 1,96 milioni). Il bilancio è presentato nel Rapporto annuale dell’Istat, che però contiene un’altra notizia rilevante. I poveri sarebbero stati un milione in più senza le misure di sostegno economico erogate nel 2020, ovvero il reddito di cittadinanza e il sussidio del reddito di emergenza. L’intensità della povertà nel 2020, anno dello scoppio della pandemia, sarebbe stata 10 punti più alta, dice l’Istituto nazionale di statistica, raggiungendo il 28,8% della popolazione. Ulteriore riprova che il “sussidistan” di confindustriale memoria fa bene al Paese. Sul Fatto di domani leggeremo i dati nel dettaglio, soffermandoci anche sulla questione dei salari. Il report rileva infatti che quasi un milione di lavoratori del privato in Italia guadagnano meno di 8,40 euro lordi l’ora. Cioè meno della soglia del salario minimo fissata dalla prosposta di legge del M5S e sostenuta dal centrosinistra. Lo stesso presidente dell’Istat Blangiardo ha dichiarato che il lavoro “va valorizzato con un’adeguata retribuzione”. Nonostante tutto, il Governatore della Banca D’Italia Ignazio Visco oggi si è rallegrato del fatto che i salari italiani (al palo da 30 anni) non siano cresciuti più dell’inflazione (fugando lo spettro della “spirale prezzi salari”). Torneremo anche sulla questione degli extraprofitti energetici, per capire quali società dovranno pagare la tassa imposta dal governo e perché nella lista non ci sono quelle che si occupano di combustibili fossili.
CONTE AVVISA: “SE NON AVREMO RISPOSTE USCIAMO DAL GOVERNO”. Il leader del M5S è tornato oggi sulla lettera di richieste consegnata a Mario Draghi nell’incontro di lunedì. L’occasione è stata un evento sulla digitalizzazione in Puglia, dove ha chiarito che quei nove punti chiedono un riscontro: “Se di fronte a queste urgenze non arriva una risposta, dal nostro punto di vista non ci sono le condizioni per condividere una responsabilità di governo”. Inoltre, per la prima volta il leader 5S chiama in causa sull’argomento anche l’alleato giallorosa: “Sul documento ci aspettiamo una valutazione anche da altre forze politiche, anche dal Pd. È su questo che si può ragionare di alleanze”, liquidando così indirettamente anche il “campo largo” allargato a tutti. Oggi in sostegno dell’idea di Letta è intervenuto addirittura, dopo anni di silenzio, l’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti. Tornando al confronto Draghi-Conte, sul Fatto di domani leggerete l’analisi di Barbara Spinelli sui temi in discussione.
UCRAINA, NESSUN DIALOGO: LAVROV SNOBBATO DAL G7 LASCIA IL G20. ZELENSKY “NON CEDEREMO TERRITORI”. Dopo che ieri sera i ministri degli esteri del G7 hanno disertato una cena ufficiale del vertice G20 di Bali, in Indonesia, il titolare degli Esteri russo Lavrov oggi ha lasciato il summit prima della conclusione dei lavori. Nel suo intervento aveva negato che l’invasione russa dell’Ucraina fosse la causa della crisi alimentare globale e affermato che le sanzioni occidentali equivalgono a una dichiarazione di guerra. “Se l’Occidente non vuole che si svolgano colloqui, ma desidera che l’Ucraina sconfigga la Russia sul campo di battaglia, allora forse non c’è nulla di cui parlare”, le parole di Lavrov. Nel frattempo il presidente ucraino Zelensky ripeteva in un’intervista alla Cnn la linea dura: nessuna concessione territoriale. “Gli ucraini non sono pronti a dare via la loro terra, ad accettare che questi territori appartengano alla Russia”, ha detto il leader di Kiev, affermando anche che l’Ucraina sarebbe stata più al sicuro se fosse stata accettata come membro della Nato. Sul Fatto di domani pubblicheremo la seconda parte del colloquio con Gustavo Zagrebelsky su guerra, democrazia e Costituzione.
SHOCK IN GIAPPONE: SHINZO ABE ASSASSINATO DURANTE UN COMIZIO. L’ex primo ministro giapponese è stato ucciso con due colpi di arma da fuoco (una sorta di pistola artigianale) durante un comizio elettorale a Nara. I medici si sono arresi dopo aver cercato di rianimarlo per 4 ore. L’attentatore è stato arrestato. È un 41enne ex militare, che ha confessato e negato che il gesto fosse legato a motivazioni politiche. La polizia ha trovato esplosivi artigianali nella sua abitazione e ha riferito che nell’interrogatorio il killer ha menzionato una presunta associazione segreta di cui Abe avrebbe fatto parte, ma di cui non ci sono riscontri. Abe, l’ex leader del Partito liberaldemocratico (conservatore), è stato uno dei politici più influenti del Giappone contemporaneo, come ha raccontato Fabiola Palmeri nell’inserto Il Fatto internazionale del venerdì. Alla sua famiglia è arrivato il cordoglio dei leader mondiali. Domenica il Paese va a elezioni e si prevede che i liberali guadagneranno voti sull’onda dell’emozione. Sul Fatto di domani seguiremo gli sviluppi della vicenda.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Concessioni autostradali, due pesi e due misure. Dopo la revoca della concessione al gruppo Toto per l’Autostrada dei parchi, sul Fatto di domani ricorderemo quello che dicevano i giornaloni e i politici vicini ai Benetton sull’ipotesi di revoca della concessione ad Aspi, dopo la tragedia del crollo del Morandi.
Loggia Ungheria, Perugia chiede l’archiviazione. La Procura guidata da Raffaele Cantone ritiene “non adeguatamente riscontrata” l’esistenza di un’associazione segreta denominata Ungheria, come dichiarato dall’avvocato Piero Amara.
Covid, i dati di oggi. 100.690 nuovi casi e 105 i morti registrati nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività è al 27%.
Biden firma un ordine esecutivo per l’aborto. L’iniziativa serve a proteggere l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, dopo la decisione della Corte Suprema. Con l’atto, l’amministrazione chiede al Dipartimento della salute di elaborare un piano per proteggere, tra le altre cose, l’accesso ai farmaci abortivi, alle cure di emergenza e alla contraccezione. Inoltre verranno intraprese misure per proteggere la privacy delle pazienti.
Flagelli del rock. La ripresa dei concerti in giro per il mondo è stata accompagnata da una serie di sfortune per band e artisti. La nostra rassegna.
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