MCKINSEY CHI? Per la messa a punto del Recovery Plan “si parte dalla bozza attuale” che il governo “sta rafforzando dal punto di vista degli obiettivi e delle riforme”. Le parole del ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso dell’audizione delle commissioni Bilancio, Finanze e Politiche Ue di Senato e Camera, impegnate nell’esame del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per il ministro le responsabilità saranno suddivise su due livelli di governance, con la costituzione di una struttura centrale di coordinamento presso il Mef, affiancata da unità di audit indipendenti. Poi il lato dolente, la consulenza alla McKinsey: “Nessuna struttura privata prende decisioni o ha informazioni privilegiate e riservate”, ha detto Franco. Da parte di McKinsey “non c’è alcuna intromissione nelle scelte”. Si occuperà “di aspetti più editoriali che di sostanza”. “Tutte le decisioni e le riunioni e decisioni importati sono tra soggetti pubblici”, ha concluso. Vedremo come stanno le cose sul Fatto di domani.
BRUNETTA CONTRO BRUNETTA. Uno dei punti su cui ha insistito il ministro dell’Economia Franco per la realizzazione del Recovery è l’immissione urgente di nuove figure nella Pubblica Amministrazione: “Dobbiamo impostare una politica di reimmissione di persone più giovani nella Pa”, ha detto. Domani il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sarà in audizione per illustrare il piano (chiede 60 mila assunzioni negli enti locali). Morale della favola: sul giornale di domani leggerete come il Brunetta che ha disfatto la Pa ora debba ricostruirla.
MARTELLATE SUL CASHBACK DI CONTE. L’intenzione del governo Draghi di dirottare le risorse (3 miliardi) destinate alla lotta all’uso del contante per combattere la povertà. È un’ipotesi che circola, ma non si capisce da quando sarà fatto, probabilmente dall’anno prossimo. Vedremo con un fact checking quanti soldi sono stati distribuiti con il cashback e se la misura ha funzionato. Altra questione che troverete domani sono le conseguenze del blocco Covid sui concorsi: 300 mila assunzioni sono bloccate per le rigide regole da seguire per le selezioni pubbliche. Troverete anche l’iniziativa di Libertà e Giustizia (tra cui c’è Gustavo Zagrebelsky) contro il governo dei Migliori.
PARTITI A PEZZI. Rabbia dentro Forza Italia per lo strapotere di Antonio Tajani che si firma coordinatore degli azzurri, ma lo Statuto del partito non prevede tale figura. Ma anche nel Pd non tira una bella aria, dopo le dimissioni polemiche di Zingaretti si è scatenata la lotta per la successione: entro la settimana deve essere indicato il reggente che traghetterà i dem verso l’assemblea che ci sarà il prossimo fine settimana.
COVID, NUOVE MISURE E INCOMPETENTI. Oltre all’ultimo capitolo sui pasticci della Regione Lombardia sulla gestione della pandemia, vi daremo conto delle nuove misure restrittive in via di definizione: oggi l’incontro tra governo e Comitato tecnico Scientifico. E intanto il virologo Pregliasco propone il “coprifuoco anticipato e lockdown nei weekend”. Mentre Draghi dice che “servono scelte meditate, ma rapide”. Qui i dati di oggi (superati i 100 mila morti). Ma domani è anche l’anniversario della famosa conferenza stampa di Conte in cui annunciava il lockdown dell’Italia. A un anno dall’inizio della pandemia, l’ex ministro Francesco Boccia ripercorre con il Fatto qui momenti terribili.
L’AMORE DI RENZI PER I DESERTI. Dopo la pessima figura dell’incontro con bin Salman, Renzi è volato negli Emirati Arabi. E nonostante per la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti sia “un dibattito surreale”, continua la polemica, con richieste (inevase) di chiarimenti e querele annunciate ai giornali che hanno parlato della “nuova scampagnata” del leader di Italia Viva. Per restare in tema vi proponiamo l’intervista alla delegata Onu Agnes Callamard, la prima che ha fatto un’indagine sul caso Khashoggi.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Danni nucleari. A 10 anni dal disastro di Fukushima: vi racconteremo un paese diviso fra le promesse del governo di abbandonare il nucleare e la dura realtà delle famiglie che hanno perso tutto.
Black Lives Matter. Il processo per la morte di George Floyd inizia con la scelta della giuria di scorporare il processo: una decisione che è la prima sconfitta per l’accusa.
Secondo tempo. In anteprima (e in esclusiva) un estratto dal secondo diario di Jane Birkin che copre gli anni 1982-2013 e racconta della sua “seconda vita” dopo la fine del rapporto con Gainsbourg.
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