FINE DI UN’ERA: MUORE LA REGINA ELISABETTA. Il Regno Unito è in lutto per la morte della regina Elisabetta, annunciata proprio pochi minuti fa. Che la situazione fosse particolarmente grave si è è capito già a metà giornata, quando la famiglia Reale ha fatto sapere che tutti e 4 i figli della regina sono accorsi al suo capezzale nella residenza scozzese di Balmoral. Carlo, che è il nuovo re, Anna, Andrea ed Edoardo e William, nipote della regina e secondo in linea di successione. Anche Harry e Meghan si sono precipitati (erano in Europa ma sembra che Harry sia andato a Balmoral solo). Altro segnale: i conduttori della Bbc già da ore erano apparsi in video vestiti di nero. Elisabetta II aveva 96 anni e regnava dal 1952, quando salì al trono venticinquenne. Soltanto il re Sole Luigi XIV rimase al trono più a lungo di lei. Il suo ultimo atto era stato consegnare a Liz Truss, proprio ieri a Balmoral, l’incarico di formare un nuovo governo dopo le dimissioni di Johnson. Sul Fatto di domani vi racconteremo questa giornata di ansia e lutto per il Regno Unito, con un ritratto della regina firmato da Leonardo Cohen.
SONDAGGI “EFFETTO CHURCHILL”: GLI ORFANI DI DRAGHI PERDONO ELETTORI. AL FATTO PARLA MÉLENCHON. L’aria di Londra ha investito anche la campagna elettorale, oggi. Ma per un altro motivo e con un altro riferimento storico. Parliamo di Churchill, anzi dell’effetto Churchill (il famoso premier britannico che vinse la seconda guerra mondiale ma perse le elezioni subito dopo). Con questo paragone l’istituto di ricerca Cise dell’Università Luiss ha deciso di intitolare il suo sondaggio sugli orientamenti di voto per il 25 settembre. I cui risultati sono spiazzanti. Il M5S sfiora il 17% e la Lega sprofonda sotto il 10%, Verdi Sinistra sopra Azione e Italia Viva (5,9% contro 5,3%). Nessuna variazione in testa: Meloni è sempre prima (con il 23% in questa rilevazione), seguita a un punto e mezzo di distacco dal Pd. L’effetto Churchill, allora, sarebbe il fatto che i partiti che hanno sostenuto e continuano a sostenere Draghi e il governo trasversale sono puniti dagli elettori, mentre gli unici a crescere sono i partiti come FdI che era all’opposizione o il M5S che ha cominciato una campagna nel solco della discontinuità con il governo dei Migliori. Questo dato, a dire la verità, sembra confermato anche da altri sondaggi, come quello che abbiamo pubblicato in esclusiva sul Fatto di oggi (dove si vede che il Pd è diventato un partito della borghesia colta e ricca, senza contatto con il mondo del lavoro), ma anche l’ultimo di Ilvo Diamanti dove il Pd scende al 19,5%. Venerdì è l’ultimo giorno in cui si potranno pubblicare intenzioni di voto. Sul Fatto di domani leggerete anche un’intervista al leader della gauche francese Jean-Luc Mélenchon, da ieri a Roma per sostenere De Magistris.
CARO ENERGIA, DRAGHI “TROVA” SOLO 6 MILIARDI (E ATTENDE LA PANACEA UE). L’allarme per Elisabetta ha oscurato le prime mosse del nuovo governo di Liz Truss. La premier britannica ha annunciato un importante intervento contro il caro energia, da oltre 100 miliardi di sterline (115 miliardi di euro). La misura principale è un tetto alle fatture garantito dallo Stato: le famiglie non pagheranno più di 2500 sterline all’anno per l’energia, il resto sarà coperto con fondi pubblici. Truss ha dato anche via libera a 100 nuove licenze di trivellazione nel Mare del nord e al fracking, ovvero l’estrazione di gas naturale liquido dalle rocce, vietata in Europa perché inquinante e distruttiva. Quello che colpisce, comunque, è l’entità dell’intervento rispetto alle mosse del governo Draghi in Italia. Oggi pomeriggio si è tenuto un Consiglio dei ministri per quantificare le risorse a disposizione (dovute a maggiori entrate essenzialmente). Alla fine si tratta di poco più di 6 miliardi, e a quanto si capisce Palazzo Chigi non è disposta a metterne molte di più sul nuovo decreto Aiuti. Ora le risorse dovranno essere votate dalla Camera lunedì e approvate a metà settimana. Il governo non fa mistero di puntare sullo scudo europeo. Ma la riunione dei ministri dell’energia di domani a Bruxelles sarà tutt’altro che risolutiva, anche perché i Paesi Ue sono divisi e secondo fonti la decisione sul price cap potrebbe slittare a ottobre. Vedremo sul Fatto di domani qual sarà lo scenario più credibile in vista del vertice.
LE SPESE MILITARI NON VANNO IN BOLLETTA: DA LUGLIO PIANI PER 12,5 MILIARDI. Ci sono investimenti che superano ogni crisi. Nonostante il governo sia dimissionario e in gestione degli affari correnti. Si tratta degli acquisti di armamenti e dispositivi militari. L’osservatorio Milex ha pubblicato oggi i numeri del suo monitoraggio indipendente sulle spese militari, dove viene fuori che “dallo scioglimento delle Camere (il 21 luglio) il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha sottoposto all’esame del Parlamento oltre venti programmi di riarmo per un investimento che supera i 12,5 miliardi di euro. Per fare un paragone, i soldi stanziati per il caro bollette sono stati finora 8,5 miliardi (5,5 in aprile e 3 a giugno). Tra i programmi finanziati si leggono investimenti su voci come: scudo antimissile, armamento dei droni Predator in dotazione all’Italia, elicotteri e pattugliatori, razzi anticarro e antiaerei, satelliti spia, carri armati leggeri. Sul Fatto di domani leggerete nel dettaglio i numeri dell’aumento di spesa militare italiana. Intanto anche l’amministrazione americana di Biden ha annunciato nuovi aiuti militari per oltre 2 miliardi di dollari per l’Ucraina e altri 18 Paesi europei minacciati dalla Russia. Blinken è andato a Kiev per una visita non programmata.
LA BCE ALZA I TASSI DI 0.75 PUNTI, I MERCATI VEDONO LA RECESSIONE. La decisione è storica e promette tempi difficili. La Banca centrale europea ha alzato i tassi dello 0,75%, portando quello di riferimento all’1,25% (da 0,5%). Con l’ammissione di aver sbagliato le previsioni finora, perché l’inflazione è molto più alta del preventivato. La Bce targata Lagarde ha chinato la testa ai falchi, annunciando ulteriori interventi. La mossa ha fatto calare le principali Borse (che poi, tranne Francoforte, hanno chiuso col segno più), il timore degli analisti è che un rialzo così repentino possa innescare la recessione nell’area euro. La decisione, nelle intenzioni della Banca centrale, serve per frenare l’inflazione che viaggia sull’8,1%, ben lontana dall’obiettivo 2% da sempre riferimento per i banchieri centrali. Per questo motivo la presidente ha fatto mea culpa. Sul Fatto di domani vedremo cosa significa la mossa Bce per l’economia italiana.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Gkn, lo strappo dei lavoratori. Dopo il secondo incontro con l’acquirente al Mise di lunedì, i sindacati hanno chiesto più chiarezza sul piano industriale. Si è associata anche la regione toscana. Sul Fatto di domani parleremo di lavoro con la sottosegretaria Alessandra Todde (M5S).
‘Ndrangheta a Scilla. C’è anche il consigliere comunale di Scilla Girolamo Paladino tra le persone poste ai domiciliari nell’ambito dell’operazione messa a segno oggi nel Comune calabrese. L’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa. Tra gli indagati c’è invece il sindaco di Scilla, Pasqualino Ciccone, con l’ipotesi di reato contestata di scambio elettorale politico-mafioso.
Bestiario di Mantova. Il nostro reportage (serio e meno serio) dal festival della Letteratura di quest’anno.
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