ESPLOSIONE NELLO STABILIMENTO ENI DI CALENZANO: 2 MORTI, 26 FERITI E 3 DISPERSI. APERTA UN’INDAGINE A PRATO. MEDICI AMBIENTALI: “LA NUBE NERA È UN POTENZIALE PERICOLO”. Dopo l’esplosione e le fiamme, con la nube nera alta verso il cielo, poco dopo le 14 il governatore dem Eugenio Giani ha rassicurato: “Situazione sotto controllo, nessun contatto con i depositi di carburante, altrimenti l’esito sarebbe stato più drammatico”. Si chiama Vincenzo Martinelli, 51enne autista di autocisterne, la prima vittima identificata. Per l’incidente nella raffineria Eni di Settimello (comune di Calenzano alle porte di Firenze) hanno perso la vita 2 persone, con 3 dispersi e 26 feriti. Nove sono stati portati all’ospedale: 6 al Careggi (quattro in codice verde, uno giallo e uno rosso); 3 al centro grandi ustionati di Pisa e nell’ospedale di Prato. Altre 17 persone si sono presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche. Per domare l’incendio sono intervenute 9 squadre dei vigili del fuoco. L’esplosione, avvertita come un tuono, è deflagrata intorno alle 10.20 in un “punto di carico”, dove le autobotti si riforniscono di carburante: più di un mezzo è stato distrutto dalle fiamme, come la pensilina della struttura. Un odore acre ha invaso l’area per via della combustione di idrocarburi; sono state distribuite mascherine ai cittadini. La Protezione civile ha allestito una postazione medica, la zona è stata interdetta al traffico, chiusa l’uscita dell’autostrada A1 e fermati i treni. Vietato aprire le finestre nel raggio di 5 chilometri. “La nube di fumo nero sprigionata è potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l’ambiente”, ha scritto in una nota la Società italiana di medicina ambientale (Sima). La Procura di Prato ha annunciato un’indagine “per appurare le eventuali responsabilità penali”. Lo stabilimento Eni (170mila metri quadrati) è un importante snodo logistico e di stoccaggio per benzina, gasolio e petrolio (kerosene), destinati al settore aereo. “Sapevamo che quest’area era pericolosa, ma non fino a questo punto” ha dichiarato Nicolas Magnolfi, 29 anni, operaio di un’azienda di prodotti chimici distante 50 metri dall’incidente. Le sezioni locali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore per l’11 dicembre. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca e l’approfondimento del dramma di Calenzano.
SIRIA, I JIHADISTI NOMINANO UN NUOVO CAPO DEL GOVERNO E CONCEDONO L’AMNISTIA AI MILITARI. FORZE FILO TURCHE ATTACCANO I CURDI A MANBIJ. Sarà Muhammad Bashir il nuovo capo del governo siriano. I jihadisti lo hanno preferito all’ex premier siriano Riad Hijab. Bashir è il premier del “governo di salvezza”, che da anni amministra nel nord-ovest siriano le aree sotto controllo di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), l’ala fondamentalista guidata da Abu Muhammad Jolani (Ahmad Sharaa). Nel frattempo, la Turchia sfrutta il momento per attaccare i curdi. L’Esercito Nazionale Siriano (Syrian National Army), sostenuto da Ankara, ha lanciato un’offensiva contro le Forze Democratiche Siriane (Sdf) sia a Tal Rifaat che a Manbij. Il presidente turco Erdogan non fa mistero delle sue intenzioni, considerando le Sdf, composte principalmente milizie curde-siriane, come un’estensione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk): dunque, per Erdogan si tratta di “terroristi”. Per quanto riguarda il presidente Assad, è ormai assodata la sua fuga in Russia: Mosca, assieme all’Iran, era stata fondamentale per reprimere qualche anno fa la rivolta. In questa occasione, il presidente Putin si è limitato ad offrire ad Assad una via di fuga. Del resto, oltre 4.000 soldati dell’esercito siriano sono fuggiti in Iraq da quando le forze ribelli hanno preso Damasco e rovesciato il governo. A questo proposito, i jihadisti hanno annunciato che concederanno l’amnistia ai soldati del regime. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sulle tensioni in Medio Oriente – qui potrete seguire le notizie in tempo reale – che coinvolgono anche Israele: il primo ministro Netanyahu ha ordinato all’esercito di controllare alcune zone del Golan lasciate libere dall’esercito siriano. Inoltre, secondo diversi media, nello spazio di una o due settimane potrebbe esserci un accordo con Hamas per far rientrare dalla Striscia di Gaza un certo numero di ostaggi, che sono nella mani dei palestinesi dal massacro del 7 ottobre.
MOVIMENTO 5 STELLE, TONINELLI: “GRILLO IMPUGNERÀ IL SIMBOLO. CONTE DOVRÀ FARE IL SUO PARTITO”. “Quello che è successo ieri era scontato. Conte ha fatto una consultazione ratificatoria. Aveva deciso tutto lui: ha deciso quanti dovevano essere i votanti, ha deciso le domande e pure il notaio, ma Beppe non si darà per vinto. Dispiace che Conte e i suoi ballino sul cadavere di un leone, è un ballo, esultanza da perdenti. Grillo impugnerà il simbolo e lo farà tornare proprio e Conte si dovrà obbligatoriamente fare il suo partito”. Così Danilo Toninelli, membro del Collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle, anticipa le mosse di Grillo nell’intervista a Radio Cusano, riproposta sulla sua pagina Facebook. Giuseppe Conte non sembra preoccuparsi: ieri anche il secondo voto online degli iscritti M5S sui quesiti statutari ha ottenuto il quorum, confermando la cancellazione della figura del garante, ossia Grillo: hanno votato 58.029 iscritti su 89.408. L’80,56% ha detto sì all’eliminazione del ruolo. Conte ha esultato: “È stata l’onda dirompente di una comunità che non conosce limiti e ostacoli, in cui tutti contano davvero. Ora si volta pagina”. Sul giornale di domani troverete le ultime notizie sull’evoluzione del Movimento.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Guerra Russia-Ucraina, il presidente eletto Trump: “Putin ha perso, pensi a fare la pace”. Negli Stati Uniti, il presidente eletto Donald Trump, in una conversazione con il New York Post, ha ribadito che il leader ucraino Voldymyr Zelensky “vuole fare la pace”. “Non abbiamo parlato dei dettagli – ha affermato – lui pensa che sia giunto il momento, e Putin dovrebbe pensare che sia giunto il momento perché ha perso: quando perdi 700.000 persone, è giunto il momento. Non finirà finché non ci sarà la pace”. Trump ha concluso: “Sto elaborando un modo su come porre fine a questa guerra ridicola” ma non ha fornito dettagli.
Amazon, sospesi tre autisti: non caricavano i pacchi secondo l’algoritmo. Sospesi con effetto immediato per non aver caricato sul furgone tutti i pacchi assegnati dall’algoritmo di Amazon. È successo a tre autisti dipendenti di Team Work Srl, società in appalto che lavora nel magazzino di Calderara di Reno (Bologna). La vicenda è stata denunciata dalla Filt Cgil: “I lavoratori per ragioni di sicurezza non hanno caricato gli ultimi pacchi cosiddetti ‘over’, cioè di volume e peso superiore, e la loro società il successivo giorno lavorativo gli ha consegnato le lettere di sospensione dal lavoro con effetto immediato senza neppure attendere le giustificazioni”.
Medici pagati con gadget e buoni pasto: l’idea dell’Università di Torino per le gare invernali. In vista delle Universiadi (dal 13 al 23 gennaio 2025) l’ateneo del capoluogo piemontese potrebbe lasciare senza contratto i medici specializzandi chiamati in servizio. Al posto dello stipendio, alcuni benefit: un giubbotto brandizzato, un abbonamento ai trasporti pubblici della sola durata della competizione, qualche buono pasto da usare in loco. Il motivo? I ritardi nell’attivazione dei bandi per la contrattualizzazione. Lo rivela una comunicazione interna all’organizzazione dell’evento.
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