FINE DELLE CONSULTAZIONI. Sul Fatto di domani cercheremo di capire cosa hanno chiesto i partiti maggiori in questo seconda tornata di incontri con il premier incaricato, Mario Draghi. Oggi è stata la volta di Leu, Iv, Fratelli d’Italia (Meloni conferma il no alla fiducia, ma “saremo utili”), Forza Italia, Pd (Zingaretti: “Ministri e perimetro di maggioranza spettano a Draghi”) e M5S. E a proposito di Berlusconi, che stavolta è venuto a Roma per guidare di persona la delegazione di FI (“Non è una nuova maggioranza, esecutivo durerà tempo necessario”), ricorderemo tutte le volte in cui ha fatto saltare le udienze dei suoi processi per qualche “impedimento” di salute o parlamentare.
PROGRAMMA A TEMPO INDETERMINATO. A leggere i giornali o a sentire i talk, Draghi dovrà affrontare nei prossimi mesi un’agenda che in Italia neanche in dieci anni sarebbe realizzabile: dalla riforma del fisco alla giustizia civile, dalla pubblica amministrazione alla sanità, dal Recovery Fund all’emergenza Covid (l’ultima idea, quella della proroga dell’anno scolastico, quando l’aveva proposta la ministra Azzolina si era levato un rumorosissimo coro di no). Altro che programma da smaltire in pochi mesi…
M5S, LA TERZA VIA? Una delle formazioni che si gioca di più in questa tornata è sicuramente il Movimento. Domani partirà la votazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau ma, nonostante le indicazioni ribadite oggi da Beppe Grillo (che si è ripresentato a sorpresa alla Camera) e dai big del partito (Crimi: “Obiettivo: ministero della transizione ecologica, sul modello francese”), non è affatto detto che l’esito sia scontato, con la fiducia a Draghi. Poco fa, Andrea Scanzi ha intervistato Alessandro Di Battista, il quale ha ribadito il suo no, ma ha aperto a un’ipotesi astensione: “Qualora fosse inserita nel quesito su Rousseau, può essere una soluzione ragionevole”.
LA LEGA EUROPEISTA. A dimostrazione della propria redenzione (vista la seria possibilità di ottenere poltrone governative), il partito di Salvini potrebbe decidere di votare sì al regolamento sul Recovery al vaglio dell’Europarlamento tra stasera e domani. Leggi l’analisi di Giovanni Valentini. Sempre in tema Lega, vista la proposta del leader a Draghi di adottare il modello Bertolaso per affrontare la pandemia, leggeremo dei disastri che l’ex capo della Protezione civile sta facendo in Umbria.
GLI (IN)COMPETENTI. Nelle pagine del Focus, metteremo in evidenza i provvedimenti che, nonostante gli agguati degli ex alleati di maggioranza e nonostante la stampa avversa, il governo Conte ha portato a casa.
I “DRAGHETTI”. Nella sezione Radar, leggerete infine una divertente carrellata di tutti coloro che… credevate spariti e invece stanno tornando.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Covid, aggiornato il piano vaccinale: priorità ai soggetti più vulnerabili. Intanto a Wuhan gli ispettori dell’Oms proseguono il loro lavoro di inchiesta. Qui i numeri di giornata.
Covid all’estero. Nel Brasile di Bolsonaro ti vaccini subito (se puoi spendere 200 dollari nelle cliniche private).
Mps, approvati i conti 2020 (e sarà una delle prime grane per Draghi).
Sanremo, pronti via: dopo settimane di tribolazioni, Amadeus e Fiorello hanno presentato il prossimo Festival.
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