GUERRA RUSSIA-UCRAINA, L’ONU: “MOSCA HA COLPITO L’OSPEDALE DEI BAMBINI”. L’UE CONTRO ORBAN: “NESSUNO GLI HA CHIESTO DI MEDIARE”. LA NATO: “IL PERCORSO PER L’ADESIONE DI KIEV È IRREVERSIBILE”. Kiev aggiorna il numero di vittime dell’ospedale pediatrico, centrato ieri mattina da un missile. Almeno 31 persone sono state uccise, e 117 sono rimaste ferite. Per l’Alto Commissario Onu per i diritti umani in Ucraina, Danielle Bell, la struttura ha subito con “alta probabilità un colpo diretto” da un missile russo da crociera KH101. Mosca, come aveva già detto, ha ribadito che non ha preso di mira obiettivi civili ma solo militari, nel bombardamento di ieri, avandanzo l’ipotesi che sull’ospedale sia caduto un razzo dell’antiaerea ucraina, senza però fornire prove. Sul piano politico, Putin ha accolto il premier indiano Narendra Modi; la soluzione del conflitto, per Modi “non può essere attraverso la guerra”. In Europa, una ventina di Stati membri intendono domani affrontare l’Ungheria al Coreper dopo le “missioni di pace” in solitaria di Viktor Orban, per accusarlo di “slealtà”. “Nessun contatto prima, nessuna spiegazione dopo” ha detto il portavoce della Commissione Europea, Eric Mamer riferendosi al viaggio in Cina di Orban. A un giornalista di Pechino che ha chiesto sulle capacità di mediazione di Orban, Mamer ha ribadito: “La mediazione per definizione richiede due parti e nessuna delle due parti, né l’Ucraina né la Russia, gli ha chiesto di mediare”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sul conflitto e sul vertice Nato di Washington, dove un funzionario ha confermato al magazine Politico che “il percorso per l’adesione dell’Ucraina è irreversibile”. Inoltre, gli Stati Uniti dovrebbero confermare il prestito di due miliardi e l’invio di armi, come Patriot e tank Abrams.
FRANCIA, LA PROCURA INDAGA SU FINANZIAMENTI ILLECITI DI LE PEN NEL 2022. IL REBUS DEL PREMIER, IL SOCIALISTA FAURE: “SONO PRONTO”. Dopo la delusione del risultato al ballottaggio delle elezioni, per Marine Le Pen, leader dell’estrema destra del Rassemblement National, c’è una nuova questione spinosa: la procura di Parigi ha aperto di un’inchiesta per finanziamenti illeciti nella campagna elettorale delle presidenziali 2022. La segnalazione è stata fatta lo scorso aprile dalla Commissione nazionale dei conti delle campagne elettorali e dei finanziamenti politici. L’inchiesta è stata aperta il 2 luglio: fra le ipotesi di reato, appropriazione indebita nell’esercizio di funzioni pubbliche, truffa e falso. Sempre Marine Le Pen è in attesa di giudizio, con altre 24 persone e il RN, per appropriazione indebita di fondi europei, nel caso della remunerazione di assistenti di eurodeputati fra il 2004 e il 2016. A tutto ciò si aggiunge una resa dei conti nel Rassemblement National, dopo il mancato successo elettorale: si è dimesso il direttore generale Pennelle, mentre il candidato premier Bardella non nasconde la delusione per le scelte di Marine sui candidati “chiacchierati”. A Parigi il Nuovo Fronte Popolare deve decidere il nome del premier: i socialisti escono allo scoperto con Olivier Faure, il segretario del partito che dice “sono pronto ad assumere la carica”. Il clima è comunque teso, tanto che i collaboratori del presidente Macron lo hanno invitato a non andare al vertice Nato negli Usa. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulla politica d’Oltralpe.
GIUSTIZIA, LA MAGGIORANZA IN ORDINE SPARSO. E NEANCHE NORDIO SI SENTE TANTO BENE. Su tutti i temi che riguardano la giustizia, dalle carceri sovraffollate (dove i detenuti continuano a suicidarsi: oggi il 54esimo dall’inizio dell’anno) ai reati, ormai Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia procedono ognuno per sé, non senza frizioni interne. Stamattina le commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera hanno dato l’ok a un emendamento al Ddl Sicurezza, a prima firma del leghista Igor Iezzi, che prevede l’introduzione di un’aggravante per i reati commessi all’interno dei treni, nelle stazioni della metropolitana o all’interno dei convogli adibiti al trasporto di passeggeri. Durante la stessa discussione nelle stesse commissioni, Forza Italia non ha partecipato al voto sugli emendamenti – tutti poi bocciati – all’articolo 12 che, tra l’altro, rende facoltativo l’attuale obbligo di rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli di meno di un anno. FI ha annunciato che in Aula presenterà un emendamento per mantenere questo obbligo. Immediata la risposta della relatrice del provvedimento, Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia: “A chi in queste ore si oppone allo stop dell’automatismo nel differimento della pena adducendo come motivazione la tutela dei bambini, ricordiamo che tra i primi diritti dei minori c’è quello di non essere utilizzati strumentalmente per compiere reati o per rinviare l’esecuzione della condanna”. In queste ore, poi, arriva in Senato il decreto svuotacarceri: la versione Nordio, come abbiamo visto, è piuttosto leggera, ma non è detto che rimanga tale. Sul Fatto di domani vedremo che lo stesso ministro è capace di contraddire se stesso, e non solo sullo svuotacarceri.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Roma, operazione antimafia, 18 arresti: riciclavano i soldi della camorra e della ‘ndrangheta. L’indagine della Dia ha colpito una centrale di riciclaggio al servizio dei clan che operano nella Capitale. Sono stati 18 gli arresti con un sequestro beni per oltre 130 milioni di euro. Gli investigatori puntano il dito contro due gruppi criminali che riciclavano per i clan campani e calabresi, grazie a società fittizie: i settori preferiti, carburanti e cinematografico. A capo di uno dei gruppi criminali c’erano Antonio Nicoletti, figlio dell’ex esponente della Banda della Magliana e Pasquale Lombardi, figura di riferimento nella zona di Aprilia, che avrebbero curato gli interessi dei clan di camorra Mazzarella-D’Amico e delle cosche della ‘ndrangheta. A capo del secondo gruppo, c’erano Vincenzo Senese, figlio di Michele, Salvatore D’Amico, detto ò pirata e Roberto Macori, cresciuto all’ombra di Massimo Carminati.
Cremona, l’auto nel Po celava un femminicidio. Lorena Vezzosi 51 anni, è stata accoltellata dall’ex Stefano Del Re, 53 anni, prima che entrambi finissero con l’auto nel fiume, venerdì scorso, nella zona di Casalmaggiore. L’autopsia eseguita questa mattina all’ospedale Maggiore di Cremona fornisce questi elementi, anche se la Procura mantiene il riserbo. Lorena era la madre dei due figli avuti con Del Re; le immagini delle telecamere avevano mostrato l’auto che si dirigeva a velocità verso il fiume, senza alcun tentativo di frenata.
Russia, ordinato l’arresto della moglie di Navalny. Un tribunale di Mosca ha ordinato l’arresto in contumacia di Yulia Navalnaya con l’accusa di coinvolgimento in un gruppo estremista. La corte ha affermato che Navalnaya è stata inserita nella lista internazionale dei ricercati perché “si è nascosta dalle autorità investigative”. La moglie del dissidente risiede all’estero; Navalny lo scorso febbraio è morto in un carcere della Siberia, e la donna ha preso il posto del compagno nella sfida al Cremlino di Putin. Dal 2021, le organizzazioni fondate da Navalny sono inserite dalla giustizia russa nell’elenco dei gruppi estremisti.
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