ABRUZZO, SFIDA ALL’ULTIMO INDECISO. Ancora poco più di 24 ore e si saprà se quel “vento sta cambiando” pronunciato dai giallorosa all’indomani della vittoria sarda avrà spazzato via anche la gestione Marsilio dall’Abruzzo. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, lo spoglio comincerà subito dopo. Entrambi i candidati – il governatore uscente e lo sfidante Luciano D’Amico – si sono concessi una giornata di riposo, visto anche il silenzio elettorale. “Ho fatto venire ministri, sottosegretari e la premier che si è candidata all’Aquila. L’Abruzzo paga 30 anni di marginalità. Ora abbiamo più voce” ha dichiarato Marsilio al Corriere della Sera, che ha dato spazio anche all’ex rettore dell’Università di Teramo: “Solo in auto ho percorso 35 mila chilometri. Ho girato la mia terra in lungo e in largo. Ce l’ho messa tutta”. I sondaggi dei giorni scorsi continuavano a segnare un sostanziale testa a testa e anche la “Supermedia YouTrend/Agi” ha confermato il cosiddetto “effetto Sardegna”: la media ponderata delle rilevazioni sulle intenzioni di voto nazionali, effettuate tra il 22 febbraio e il 6 marzo, vedono un lieve calo del centrodestra e una altrettanto lieve ripresa del centrosinistra. Determinanti, secondo i sondaggisti, saranno gli indecisi, coloro cioè che ancora non sanno se si recheranno alle urne. Così come sarà interessante vedere se la Lega si riprenderà dopo il crollo che ha registrato in Sardegna. Sul Fatto di domani vi racconteremo le ultime dall’Abruzzo e analizzeremo come ha governato il primo presidente di Regione appartenente a Fratelli d’Italia.
EREDITÀ AGNELLI: L’OBIETTIVO ERA “MANTENERE E PROTEGGERE” LA RESIDENZA DI MARELLA IN SVIZZERA. La vicenda degli Agnelli e dell’eredità di Marella Caracciolo, vedova di Gianni, si arricchisce di una nuova puntata grazie al decreto di sequestro che è agli atti dell’inchiesta per “dichiarazioni fraudolente dei redditi”. “Finché la signora X è viva il nostro obiettivo principale deve essere quello di mantenere e proteggere il suo permesso permanente di residenza in Svizzera (il cosiddetto permesso C)”. È il testo di un documento, recuperato durante la perquisizione dell’8 febbraio scorso nel corso delle indagini che ruotano intorno all’eredità di Gianni Agnelli, con cui la procura di Torino vuole dimostrare che la residenza in terra elvetica di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato, era fittizia. Breve riassunto: i magistrati di Torino hanno tenuto ieri un nuovo vertice in Procura, dopo aver deciso di sequestrare una seconda volta diversi documenti che dovevano essere restituiti a John Elkann in base a una disposizione del Riesame. Il nodo è rappresentato dai 700 milioni di euro ottenuti da John, Lapo e Ginevra Elkann, come eredità dalla nonna: oltre loro tre, l’ipotesi di reato – truffa ai danni dello Stato – riguarda Gianluca Ferrero, commercialista, e Urs Robert von Gruenigen, il notaio che ha curato le fasi dell’eredità; si ipotizzano mancate tassazioni di successione per 40 milioni di euro. La novità consiste, tra gli altri passaggi, nell’analisi degli investigatori dell’agenda della segretaria di Marella, da cui emergerebbe una permanenza in Svizzera, nel 2015, di appena 67 giorni, contro i 298 trascorsi in Italia. Sul Fatto di domani troverete tutti i tasselli sulla vita di spostamenti della vedova di Gianni Agnelli e in che modo, secondo i magistrati, hanno influito poi sulla questione dell’eredità.
DOSSIER, INCHIESTE E POLEMICHE: IL MINISTRO NORDIO DISERTA LA LEOPOLDA. L’INDAGINE SULLE COMPRAVENDITE DI GRAVINA (FIGC). La vicenda dei dossieraggi che vede tra i protagonisti il magistrato Antonio Laudati e il luogotenente della Guardia di finanza, Pasquale Striano, non aiuta governo e responsabili di partiti a stare sereni. Un esempio: il ministro della Giustizia, Nordio, era tra gli ospiti della Leopolda di Firenze, ma ha deciso all’ultimo di non partecipare, probabilmente per evitare altre dichiarazioni. Piccata la replica di Matteo Renzi, leader di Iv: “Ci dispiace che il ministro Nordio, stamattina alle 10:02 ci abbia confermato che sarebbe venuto alle Leopolda e poi qualcuno gli abbia detto ‘No, tu non andare alla Leopolda’. Mi dispiace per Nordio, si è perso un’occasione”. Sulle indagini, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone non aggiunge altro, dopo quanto detto in audizione dinanzi alla Commissione parlamentare antimafia. Si tratta di una vicenda “inquietante”: prende spunto dagli accessi del luogotenente Striano, l’uomo al centro dell’inchiesta sui presunti dossieraggi, chein quasi quattro anni all’interno della banca dati Siva ha consultato 4.124 segnalazioni di operazioni sospette (Sos), digitando 1.531 identità. Sulla scia di questi eventi c’è anche l’inchiesta che riguarda Gabriele Gravina, il presidente della Federazione gioco calcio. La situazione di Gravina “mi preoccupa moltissimo, però oltre non vado. Sono abituato a parlare con la cautela necessaria, servono prudenza e garanzie”. Così oggi il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi che a margine di una tavola rotonda ha commentato l’indagine. Le ipotesi di reato parlano di autoriciclaggio e appropriazione indebita. L’inchiesta vuole appurare se Gravina abbia ottenuto dei pagamenti, sotto forma di opzioni di acquisto per la sua collezione di libri antichi – utilizzando poi il ricavato per acquistare una abitazione per la figlia della compagna – per assegnare il bando sullo sviluppo del canale della Lega Pro, di cui nel 2018 era responsabile. Sul giornale di domani leggerete maggiori particolari sulle dinamiche che portarono all’appalto del canale tematico.
GUERRA ISRAELE-HAMAS, SEGNALI DI VITA DAGLI OSTAGGI. NIENTE TREGUA PER IL RAMADAN, TENSIONE A GERUSALEMME. La notizia più attesa dai familiari degli ostaggi catturati da Hamas il 7 ottobre, giorno del massacro firmato dagli islamisti con 1.200 morti e centinaia di civili catturati, è arrivata, anche se in maniera flebile. Diverse famiglie, secondo Canale 12, hanno ricevuto segnali dai loro parenti, che fanno pensare siano ancora in vita. Secondo l’emittente israeliana, l’esercito avrebbe impedito la diffusione di ulteriori dettagli per non pregiudicare la loro liberazione. Nella Striscia, ricorda il quotidiano Haaretz, ci sono ancora 134 ostaggi; secondo le autorità militari però, 33 di loro hanno perso la vita. La sorte degli ostaggi è stato uno dei nodi che ha fatto saltare, per il momento, il dialogo tra Israele e Hamas su una tregua per il Ramadan: il presidente americano Biden sperava in un cessate il fuoco per il 10 marzo, ma la Casa Bianca si è dovuta ricredere. Lo Stato ebraico, prima di impegnarsi nell’accettare alcune condizioni come la liberazione di centinaia di detenuti palestinesi, ha chiesto agli estremisti di fornire la lista, e prove, degli ostaggi in vita; Hamas ha risposto che non era possibile. La mancata tregua per il Ramadan fa crescere la tensione a Gerusalemme, dove si temono incidenti durante le preghiere sulla Spianata delle Moschee, spesso teatro di scontri tra musulmani e polizia israeliana. Secondo un rapporto del Mossad, Hamas “non è interessata all’accordo e si sforza di infiammare la regione durante Ramadan a spese dei residenti palestinesi della Striscia”. Sul Fatto di domani leggerete altre notizie sul conflitto in Medio Oriente che Papa Francesco ha descritto così in una intervista alla Radiotelevisione svizzera: “È una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra”.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Gianluca Vacchi, Luis Sal e gli influencer lasciati “in mutande” dalla Finanza. Le Fiamme Gialle, dopo un esposto del Codacons, hanno certificato che quattro influencer bolognesi, seguiti da 50 milioni di follower, e cinque digital creator, questi ultimi attivi su siti su piattaforme come OnlyFans ed Escort Advisor, non avevano pagato le tasse sui proventi dei loro contenuti digitali. Sono stati così costretti a sborsare 11 milioni di euro.
Portogallo al voto: dopo Costa il Paese potrebbe andare a destra. Potrebbero essere gli indecisi e le donne a colmare il gap registrato nei sondaggi: finora l’Alleanza Democratica di centrodestra, rappresentata dal presidente dei socialdemocratici Luìs Montenegro, ha sei punti di vantaggio nell’ultimo rilevamento. I socialisti, al governo dal 2015, stanno pagando l’uscita dalla scena di Antonio Costa. Terzo incomodo l’ex personaggio televisivo André Ventura, presidente di Chega, leader di un partito populista di estrema destra che potrebbe essere premiato nelle urne.
Umbria, Erri De Luca contro il regalo della Lega ai cacciatori. Intervista allo scrittore, che attacca l’ultima trovata leghista nel “cuore verde d’Italia”: quad e moto liberi su tutti i sentieri.
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