Sul Fatto di domani analizzeremo i nuovi scenari regionali decisi per fronteggiare la diffusione del coronavirus: da mercoledì Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria passano in zona arancione. Ci occuperemo poi delle linee guida per gli ospedali e dei vaccini, dopo l’annuncio di Pfitzer (“Entro l’anno 50 milioni di dosi”) che ha fatto schizzare le Borse. Proveremo a capire se e quanto possiamo davvero gioirne anche attraverso un’intervista all’infettivologo del Sacco di Milano, Massimo Galli.
Il nostro Focus sarà invece dedicato a uno dei politici che nelle ultime settimane ha fatto molto parlare di sé, e non sempre bene: il governatore della Liguria, Giovanni Toti, il più finanziato dalle aziende private.
Mentre l’Italia combatte contro il virus, la Politica ci racconterà che in Giunta per le autorizzazioni al Senato è in corso un dibattito surreale per allargare le maglie dell’impunità per le opinioni espresse dagli eletti. La Cronaca, invece, ci offrirà un ritratto dello 007 Marco Mancini, che potrebbe essere nominato numero due del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.
Gli Esteri andranno in Turchia, dove Erdogan vuole provare a mascherare la crisi con alcune manovre discutibili, e poi negli Stati Uniti per raccontarci il primo lunedì da presidente per Joe Biden. Trump e i 71 milioni di persone che hanno votato per lui sono invece al centro della rubrica di Andrea Scanzi, di cui potete leggere di seguito un’anticipazione.
La sezione Radar si occuperà del Vernacoliere, a rischio chiusura, e ospiterà un racconto dello scrittore Andrea Vitali. Infine il Secondo Tempo, con la vita di ipocondriaci eccellenti (da Marcel Proust a Andy Wahrol).
Come ogni lunedì crolla il numero di casi, per via dei minori tamponi. Nelle ultime 24 ore sono 25.271 i nuovi casi su 147.725 test. Mentre i morti sono 356. Cresce ancora la pressione sugli ospedali: 1.196 posti letto in più occupati (in una settimana sono oltre 7.700) e 100 in terapia intensiva. La Lombardia resta la regione con l’incremento più importante, 4.777. A seguire la Campania con 3.120 casi, 2.876 in Piemonte. Monza è la nuva Codogno: “340 operatori sanitari positivi, abbiamo chiesto l’intervento dell’esercito”. E in Campania spuntano dal nulla 1.200 posti letto.
In 71 milioni hanno scelto l’ignoranza e l’egoismo di Trump
di Andrea Scanzi
Nel suo tentativo misero e meschino di portare via il pallone dopo aver perso, quella caricatura umana e moralmente irricevibile chiamata Donald Trump ne ha detto se non altro una giusta: “Ho avuto 71 milioni di voti legali, mai così tanti per un presidente in carica”. Quella cifra è enorme. Spaventosa. E dimostra che l’animale uomo ha fallito.
Una smisurata moltitudine di americani ha avuto il coraggio, l’egoismo e l’ignoranza di rivotare Trump. Uno che ha sulla coscienza decine di migliaia di morti da Covid. Un razzista. Un illiberale. L’idolo di Socci (chi?) e della Maglie (eh?). Un uomo che ha seguito i dettami politologici di Steve Bannon, idolo di Giorgia Meloni, che di fronte alla sconfitta (nel corso di una puntata del suo podcast “The War”) ha detto: “Trump deve decapitare Fauci e Wray e impalare le teste ai cancelli della Casa Bianca”. Eccetera.
Eppure, dopo quattro anni drammatici, uno così è stato rivotato da 71 milioni di persone. Alla fine ha vinto “Sleepy” Biden, con tutto quel suo esplodere di carisma ipotetico, ma il sollievo provocato dal suo successo nasce in partenza smorzato dal consenso di cui ancora gode questo clown terrificante.
Breve carrellata machista delle frasi “migliori” di Trump. “Quando torno a casa e la cena non è pronta vado su tutte le furie”. “Guardate queste mani, vi sembrano piccole? Se fossero piccole lo sarebbe anche qualcos’altro…”. “L’aspetto è importante, per esempio tu – alla giornalista – non avresti il tuo lavoro se non fossi bella”. “Far lavorare una moglie è una cosa molto rischiosa”. “Concedere a vostra moglie beni materiali ed eccessiva sicurezza economica è un terribile errore”. “Una gravidanza è una cosa meravigliosa per una donna e il marito, ma è sicuramente una seccatura per un’azienda”. “Se Hillary non riesce a soddisfare il marito, come può soddisfare l’America?”. Eccetera.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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