Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Oltre agli articoli del nostro inserto, ecco in esclusiva un’inchiesta del Financial Times su come sta cambiando il turismo per via della pandemia. Poi le novità dal mondo delle criptovalute. Sette autorità di vigilanza mondiali hanno lanciato l’allarme sul boom delle monete virtuali che ormai hanno raggiunto i 2mila miliardi di dollari di capitalizzazione: rischi troppo elevati per gli investitori.
Buona lettura
FT. Così la pandemia cambia il turismo: meno low cost, si punta sui clienti di lusso
di Daniel Dombey e Alice Hancock
Nel 1910, dopo aver stabilito che a Madrid mancavano alloggi adeguati per l’alta società europea, il re Alfonso XIII di Spagna promosse nella capitale l’apertura del primo hotel di lusso del paese: un Ritz.
Mentre la Spagna e tutta l’Europa meridionale si preparano a una stagione di turismo “post-pandemico”, il mese scorso il Ritz di Madrid ha riaperto le sue 153 stanze dopo una ristrutturazione durata tre anni e costata 100 milioni di euro.
La scommessa della Mandarin Oriental, la società comproprietaria dell’hotel, è che dopo la pandemia il mondo sarà ancora più favorevole al turismo di alto livello. È un’ipotesi che sta guadagnando terreno anche altrove. Così, mentre l’Europa e il Regno Unito mettono a punto i loro piani estivi, la grande domanda da farsi è se il Covid non abbia cambiato per sempre il turismo.
“Gli ospiti sono impazienti di ricominciare a viaggiare. Il flusso di domanda è forte”, dice al FT il direttore generale del Ritz di Madrid Greg Liddell. Una camera del grand hotel può arrivare a costare anche 15.000 euro a notte. Nell’ultimo periodo nella capitale spagnola l’offerta di hotel di lusso è cresciuta: nel 2020 non lontano dal Ritz ha aperto il primo Four Seasons del paese. “In questo modo la città potrà competere con le destinazioni europee più gettonate”, afferma Liddell.
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