Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre agli articoli del nostro inserto, cominciamo dal Financial Times che, dati statistici alla mano, dimostra come smartphone e social distruggono la salute mentale dei giovani. Dal mondo cripto, Nicola Borzi ci racconta il terremoto che si sta abbattendo sul mondo delle stablecoin, le cripto legate alle monete di corso, dopo che tre importanti banche Usa sono implose e sono state soccorse dalle autorità federali.
Buona lettura
FT: smartphone e social distruggono la salute mentale dei giovani, ecco la prova
di John Burn-Murdoch
Gli adolescenti non stanno bene. Qualcosa sta andando storto. Nel Regno Unito, tra il 1994 e il 2010 la percentuale di adolescenti che si ritenevano poco socievoli era scesa dal 6% al 4%, dal 2010 è più che raddoppiata. Parallelamente sono cresciute vertiginosamente anche le percentuali di chi si considera un fallito, chi si preoccupa molto o è insoddisfatto della propria vita.
Le stesse tendenze sono visibili oltreoceano. Negli Stati Uniti, negli ultimi 12 anni il numero di studenti di scuola superiore che affermano che la loro vita è “spesso priva di significato” è salito alle stelle. Ma il fenomeno non è circoscritto solo al mondo anglosassone: in Francia è stato rilevato che i tassi di depressione tra i 15 e i 24 anni sono quadruplicati in dieci anni.
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