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14 Febbraio 2022
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre agli articoli del nostro inserto, un articolo del Financial Times spiega che anche la Russia sta affrontando l’ondata inflazionistica che ha colpito tutto il mondo: la banca centrale di Mosca ha optato per politiche di pesanti rialzi dei tassi, che hanno alcune controindicazioni. Dal mondo cripto Virginia Della Sala racconta l’ultima mossa “pop” di Coinbase, società di scambio specializzata in valute digitali: fare da sponsor al Super Bowl.
Buona lettura.
FT: anche la Russia nella morsa dell’inflazione, tra tensioni geopolitiche e un mercato del lavoro asfittico
di Nastassia Astrasheuskaya
La settimana scorsa la banca centrale russa ha aumentato il tasso d’interesse di riferimento di 100 punti base, portandolo al 9,5%, il valore più alto mai raggiunto negli ultimi cinque anni. L’istituto inoltre ha fatto sapere di non escludere ulteriori aumenti nel breve periodo, per contrastare da un lato la spinta inflazionistica provocata dalle tensioni geopolitiche delle ultime settimane e dall’altro gli affanni di un mercato del lavoro nazionale che rimane asfittico e irrigidito.
L’ammissione di Mosca è chiara: “l’inflazione è molto al di sopra delle nostre previsioni di ottobre”. Elvira Nabiullina, governatrice centrale, in conferenza stampa ha affermato di non vedere nessuna “svolta” all’orizzonte che permetta alla banca di prevedere un rallentamento sostenuto dell’inflazione. “Ci aspettiamo un rallentamento per la fine del primo trimestre o nel secondo trimestre dell’anno. Ma non siamo in grado di definire se si tratterà di un trend costante o se la frenata sarà temporanea”.
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