Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico: oltre agli articoli del nostro inserto, ecco in esclusiva un’analisi del Financial Times sul cambio di approccio dell’economia sull’austerità.
Buona lettura
L’autocritica del Financial Times: austerità e tagli non aiutano l’economia in crisi
L’editoriale della redazione
L’ortodossia fiscale è cambiata. Oggi sia l’Ocse che il Fondo monetario internazionale dicono ai governi che i costi di un indebitamento eccessivo per le economie avanzate, in un contesto di tassi di interesse che sembrano rimanere bassi, sono molto inferiori rispetto a quanto si credesse in precedenza. E i benefici sono maggiori, perché in questo modo i governi si fanno carico di una parte del fardello che abitualmente ricade sulle banche centrali nel sostegno alle economie in crisi. L’obiettivo del pareggio di bilancio può essere abbandonato, almeno temporaneamente.
Questa convinzione sembra ormai diffusa in tutto l’arco politico. Personalità politiche tanto distanti quanto la premier ombra del partito laburista britannico Anneliese Dodds e Christine Lagarde, presidente della Bce ed ex politica di centro-destra, hanno chiesto entrambe ai governi di non interrompere prematuramente gli aiuti ai settori economici colpiti dalla pandemia.
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