Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, negli articoli del nostro inserto, vi parleremo della transizione ecologica ferma al palo in Europa. La Germania continua con le caldaie a gas e la Francia ritarda sul carbone. Ma anche in Svezia e Gran Bretagna le misure green rallentano. Intanto, il Parlamento Ue ha approvato la nuova direttiva sulla qualità dell’aria, imponendo limiti più stringenti per le emissioni inquinanti. Ma non è detto che l’Italia scelga di fare la sua parte. Sul nostro Paese tornano ad addensarsi le nubi dello spread, raccontano i “giornaloni”, magnificando talvolta la buona salute della Grecia dopo la cura dell’austerità. Ma la realtà è diversa: Atene non sta meglio di Roma, dopo i tagli draconiani imposti dalla Troika. Per l’Italia, le destre pensano alla medicina del cemento con il ddl Gasparri: con la scusa di migliorare le periferie degradate come Caivano, si rischia un forte aumento del consumo di suolo. Per la rubrica, Virginia Della Sala ci racconta la scommessa di una start-up anche italiana, sbarcata in India per portare il modello Usa di sanità (privata).
Buona lettura
Tecnologie e copertura sanitaria: così una startup (anche italiana) scommette sul mercato indiano
di Virginia Della Sala
Ogni tanto si torna a parlare di startup: l’ultima occasione è stata l’Italian Tech Week che si è svolta a Torino nei giorni scorsi e che in uno dei suoi panel ha dato voce ad una impresa che si sta sviluppando in India e che grazie alla diffusione delle tecnologie medicali sta di fatto portando alla luce un mercato potenzialmente in crescita, in mancanza di alternative: l’assistenza sanitaria nei paesi in via di Sviluppo sul modello assicurativo.
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