Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana nel nostro inserto, Roberto Rotunno racconta l’Odissea delle persone in povertà lungo la burocrazia dell’Assegno di inclusione. È il nuovo sostegno per le famiglie in difficoltà introdotto dal governo Meloni per spazzare via il Reddito di cittadinanza: nella narrazione delle destre, un modo per riportare al lavoro i cosiddetti “divanisti”. Nella sostanza, una “guerra” ai poveri. Il sussidio infatti dovrebbe arrivare in tasca ad una platea già dimezzata (700 mila famiglie rispetto al milione e 400 mila del Rdc) ma perfino chi ha requisiti in regola vi rinuncia per i disservizi informatici e la burocrazia folle. Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la povertà, certifica il flop della svolta meloniana e l’inefficacia dell’Assegno di inclusione (Adi) e del Supporto formazione e lavoro (Sfl). Il governo, per tutta risposta, nasconde i dati sulle domande respinte o il numero di occupati tra quelli che in passato hanno ricevuto l’assegno.
Marco Palombi ci introduce nella sessione di Bilancio che attende l’Italia, con le nuove regole del Patto di stabilità. Di solito, in autunno si approva la NaDef (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza) ma da quest’anno non ce ne sarebbe più bisogno. Entro il 20 settembre infatti il governo dovrà presentare a Bruxelles il Piano strutturale di Bilancio: la traiettorie delle finanza pubbliche dei prossimi 7 anni, per rientrare dal deficit eccessivo e chiudere la procedura d’infrazione. A Meloni e Giorgetti non dispiacerebbe rivoluzionare, via decreto legge, le procedure per l’approvazione della Manovra. Del resto, il Piano di Bilancio giungerà alla Commissione Ue senza neppure passare dal Parlamento.
Con Antonio Rizzo parliamo di energia e bollette: l’Italia paga il prezzo dell‘energia elettrica più alto in Europa. La media del costo all’ingrosso (Pun) è stato fino al 28 di agosto di 98,96 euro per MWh, più del doppio della Spagna e della Francia e il 30% superiore a quello della Germania. Con Marco Maroni affrontiamo il tema dell’auto elettrica, con il mercato e le vendite in frenata. Incidono il costo elevato dei veicoli e la scarsità delle colonnine di ricariche, ma ancora di più la volontà dell’industria di massimizzare i profitti sui motori a diesel e benzina.
Per la rubrica sulle tecnologie e le criptovalute, Virginia Della Sala racconta gli ultimi furti di credenziali e le minacce per i detentori di criptovalute che derivano da falle di Windows e Google Chrome.
Buona lettura
Sicurezza informatica, falle in Windows e Chrome nel mirino della Corea del Nord. Furto in massa di credenziali memorizzate nei browser di Google
di Virginia Della Sala
Due falle, una nei sistemi Windows e una nel browser Chrome che pare siano la miniera d’oro dei cyberciminali che in questo momento di hype del Bitcoin mirano ad accaparrarsi non solo criptovalute ma in generale account e credenziali.
La minaccia pare arrivi dalla Corea del Nord, malware sofisticati che utilizzando entrambe le falle, riescono a installarsi nei dispositivi, nascondersi e sottrarre le credenziali d’accesso ai wallet. I consigli sono sempre gli stessi: aggiornare sempre i sistemi e attivare le credenziali a doppio fattore. Per i miner e gli holder, ormai, dovrebbe essere cosa scontata. Dunque ci preoccupano meno.
(Continua)
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