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20 Marzo 2023
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Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre agli articoli del nostro inserto, con il Financial Times ci interroghiamo sul futuro dell’economia occidentale dopo le turbolenze bancarie delle ultime settimane. Siamo di fronte a un nuovo 2008? E abbiamo gli strumenti per affrontarlo, eventualmente? Per la criptovalute, Virginia della Sala, ci parla del rialzo del Bitcoin, dopo un lungo periodo di passione. Rialzo dovuto alla crisi del sistema bancario che ha indotto gli investitori a puntare sulla moneta virtuale più famosa.
Buona lettura
FT: banche, il sistema è più solido del 2008, ma è anche meno flessibile
di Patrick Jenkins
Northern Rock, Bear Stearns, Countrywide Financial e Alliance & Leicester. Nessuna di queste società era di importanza sistemica quando è fallita o è stata salvata, tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008. Pochi osservatori avrebbero previsto la crisi da incubo che avrebbe colpito entro l’anno, abbattendo colossi come la venerabile Lehman Brothers di Wall Street e Royal Bank of Scotland, all’epoca la più grande banca del mondo.
Quindici anni dopo sono tornate a vacillare quattro banche (Silicon Valley Bank, Signature e First Republic negli Stati Uniti e Credit Suisse in Europa), e sono state salvate in un modo o nell’altro. Non c’è da stupirsi se gli investitori si chiedano se siamo di fronte a una crisi tipo quella del 2007 e quindi ai prodromi di un disastro in stile 2008.
(Continua a leggere)
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