Pochi fondi e borse ai minimi: si laurea il 29%, ma la media Ue è al 42. Alloggi: solo il 5% vive in studentato e l’offerta privata è assorbita da turismo e affitti brevi. Così l’università è tornata ad essere classista: un luogo da ricchi, secondo il docente del Politecnico di Torino Juan Carlos De Martin. Nell’intervista di Alessandro Bonetti, il prof racconta come la laurea di rado venga premiata con stipendi all’altezza. Risultato: fuggono all’estero giovani laureati e ricercatori, con una perdita economica di miliardi di euro all’anno. La Commissione Ue stima almeno 50mila ricercatori italiani in giro per l’Europa. Voltiamo pagina per parlare dello sciopero: una forma di protesta garantita dalla Costituzione ma che nel corso dei decenni, in Italia, non ha impedito il crollo dei salari. Lo sciopero è diventata un’arma spuntata che non spaventa né le aziende né i governi: anzi, consente allo Stato e ai privati di risparmiare sul costo del lavoro. Nel nostro inserto scandaglieremo le forme di lotta più moderne ed efficaci. Nella rubrica sulle criptovalute, Nicola Borzi ci illustra un report di Consob, secondo cui gli italiani sono sempre meno affezionati alle monete virtuali.
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