Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Oltre agli articoli del nostro inserto, questa settimana parliamo del rapporto tra capitale e lavoro con un articolo del Financial Times sugli ultimi scioperi negli Stati Uniti: la notizia è che l’attuale carenza di manodopera post-pandemia non si sta traducendo in un maggiore potere di negoziazione. Nella rubrica cripto della settimana, Virginia Della Sala ci parla dell’iniziativa della Consob per la creazione di una maxi-agenzia per la regolamentazione delle criptovalute.
Buona lettura.
Financial Times. Gli imprenditori non sanno più negoziare: così la carenza di manodopera non aumenta i salari, ma solo gli scioperi
di Taylor Nicole Rogers
Da mesi i giornalisti che, come me, si occupano di lavoro scrivono che negli Stati Uniti la carenza persistente di manodopera del 2021 darà ai lavoratori a basso salario più potere contrattuale sulle loro controparti. Eppure basta guardarsi intorno per accorgersi che non è così.
Due settimane fa la Deere & Company, colosso della produzione di macchinari agricoli, ha licenziato complessivamente 10 mila lavoratori in 14 diversi stabilimenti sparsi per gli Usa. A New York e nel Massachussets 2700 infermiere sono in sciopero, come anche 1400 dipendenti della Kellogg’s in quattro diversi Stati. Si direbbe che tutti loro non abbiano guadagnato molta forza sui datori di lavoro. Il fatto è che questi ultimi non sono più abituati a negoziare.
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