Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana nel nostro inserto, Marco Maroni illustra lo stato dell’arte dell’auto elettrica, tra sogni di decarbonizzazione e realtà. Il governo, infatti, nel Nuovo piano nazionale ambientale ha fissato l’obiettivo per il 2030 a 4,3 milioni di e-car. Ma nell’ultimo anno appena 80 mila auto elettriche sono state immatricolate. Conti alla mano, ne servirebbero 660 mila ogni anno, per arrivare al traguardo posto dall’esecutivo di Giorgia Meloni. Del resto, le vendite dei veicoli green sono in calo ovunque nel mondo, tranne che in Cina. In Germania, il principale mercato europeo, nei primi sei mesi di quest’anno le immatricolazioni sono calate del 18% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso; anche per via della fine degli ecobonus.
Leonardo Bison racconta le contraddizioni nel mondo della pallavolo: la nazionale femminile ha conquistato l’oro alle olimpiadi di Parigi ed è la terza federazione in Italia dietro calcio e tennis con oltre 300 mila tesserati nel 2023 (+15% sull’anno precedente). Eppure i pallavolisti, dalla serie B alle nazionali, da Paola Egonu a Simone Giannelli, non sono lavoratori sportivi professionisti. Una scelta, quella del dilettantismo, per Federazione e Lega, necessaria a garantire la sostenibilità del sistema. Con non pochi problemi per gli atleti.
Mauro Del Corno ci guida nei segreti del sistema creditizio, dove potrebbe celarsi la miccia della nuova crisi finanziaria. L’ultimo monito giunge da un sondaggio di Bank of America tra i gestori dei fondi, ma gli allarmi si sono moltiplicati nel tempo: il sistema bancario ombra (shadow banking, o, tecnicamente, Nbfi, Non banking financial istitutions) ha raggiunto un valore di 218mila miliardi di dollari, il 47% del totale globale.
Intanto, l’istruzione in Italia continua a non pagare. Roberto Rotunno mette in fila le cifre e il risultato è chiaro: l’Italia è il Paese europeo in cui i giovani neolaureati e neodiplomati hanno il peggiore tasso di occupazione, mentre il governo celebra la crescita del numero dei lavoratori. Nel 2023 il tasso di occupazione degli italiani tra i 20 e i 34 anni appena usciti dalle superiori o dall’università è fermo al 67,5%. Il dato europeo, invece, arriva all’83,5%.
Per la rubrica sulle tecnologie e le criptovalute, Nicola Borzi approfondisce la controversa figura di Pavel Durov, il fondatore di Telegram fermato sabato in Francia.
Buona lettura
Telegram e criptovalute, cosa c’è dietro l’arresto di Pavel Durov (e perché non è un paladino dell’informazione come Assange)
di Nicola Borzi
Il legame tra social network e criptovalute è strettissimo, quasi simbiotico. I social servono da cassa di risonanza per l’hype legata alle cripto, la rilanciano, la amplificano. Quando sono nelle mani sbagliate, finiscono per diventare un covo di truffatori, di “scammer” nel gergo cripto, che usano l’hype per intortare consumatori ignari e impreparati. A dimostrarlo ancora una volta è una vicenda che sta tenendo banco nelle cronache delle ultime ore: Pavel Durov, fondatore e amministratore delegato della società di messaggistica criptata Telegram, è stato fermato sabato sera intorno alle 20 appena sceso dal suo aereo privato sulla pista dell’aeroporto parigino di Le Bourget.
(Continua)
|